Due nuovi documenti in cantiere: su bioetica e legge naturale
Li sta preparando la congregazione per la dottrina della fede.

di Sandro Magister- www.chiesa.espressonline.it

È lo "stile Ratzinger" che continua, spiega il segretario del dicastero vaticano, l'arcivescovo Angelo Amato
ROMA, 5 febbraio 2007 – Vita nascente e legge naturale: su questi due temi la congregazione vaticana per la dottrina della fede ha in preparazione due nuovi documenti. L'ha annunciato in un'intervista al quotidiano della conferenza episcopale italiana, "Avvenire", il segretario della congregazione, l'arcivescovo Angelo Amato.
Il primo dei due nuovi documenti, quello sulla vita nascente, sarà nel solco dell'istruzione "Donum Vitae" pubblicata nel 1987 dall'allora prefetto della congregazione, il cardinale Joseph Ratzinger.

Dice a questo proposito Amato:

"Questa 'Donum Vitae due' non è concepita per abolire la precedente, ma per affrontare le varie questione bioetiche e biotecnologiche che si pongono oggi e che all'epoca erano ancora impensabili. La Donum Vitae conserva tutto il suo valore e per certi versi è profetica. Il problema è che nonostante abbia vent'anni è ancora scarsamente sconosciuta. La questione quindi non è, ad esempio, una revisione della dottrina morale riguardo la liceità del profilattico, che non mi sembra all'ordine del giorno, quanto invece nuove sfide per certi versi ben più gravi e disgregatrici dell'identità della persona umana, come quella del concepito che viene considerato come prodotto biologico e non come essere umano. Come afferma la Donum Vitae, 'l'essere umano è da rispettare – come una persona – fin dal primo istante della sua esistenza' ('Viventi humano – uti persona – observantia debetur inde a primo eius vitae momento'). E questa considerazione dovuta all'embrione umano è 'un principio antropologico non negoziabile'".

Amato precisa inoltre:

“Lo studio di argomenti così delicati è di competenza della nostra congregazione, che poi sottopone i suoi lavori al papa. E quindi le opinioni su questi temi provenienti da altre pur rispettabili istituzioni o personalità ecclesiastiche non possono avere quella autorevolezza che a volte i mass media sembrano voler riconoscere".

Tra le opinioni di personalità ecclesiastiche cui Amato fa riferimento ci sono in particolare quelle espresse dal cardinale Carlo Maria Martini nel "Dialogo sulla vita" da lui pubblicato sul settimanale "L'espresso" nell'aprile del 2006, riguardanti proprio i temi della "Donum Vitae". Così come le opinioni formulate dallo stesso cardinale in materia di eutanasia lo scorso 21 gennaio sul quotidiano "Il Sole 24 Ore", una settimana prima di questa intervista di Amato ad "Avvenire". Entrambi gli interventi del cardinale Martini si distaccano in più punti dall'insegnamento ufficiale della Chiesa.

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Il secondo nuovo documento, quello sulla legge naturale, sarà invece una prima assoluta. In più occasioni Benedetto XVI ha indicato come fondamento della comune convivenza tra tutti gli uomini i principi morali impressi nel cuore di ogni uomo e "scanditi in modo inconfondibile dalla voce sommessa ma chiara della coscienza". Ma nemmeno da prefetto della congregazione per la dottrina della fede vi aveva dedicato un documento specifico.

Spiega Amato:

"Un cattolico, ad esempio, non può dare il proprio consenso ad una legislazione che introduce il matrimonio tra due persone dello stesso sesso; è contro la rivelazione biblica e contro la stessa legge naturale. [...] Il papa la cita spesso nelle sue catechesi. E la nostra congregazione sta preparando qualcosa sull'argomento e a tal fine ha già consultato tutte le università cattoliche. Le risposte sono molto incoraggianti da tutto il mondo, anche da parte di quegli atenei che vengono considerati più 'difficili'. La legge naturale è importantissima anche perché, tra l'altro, può essere l'unico fondamento per un fruttuoso dialogo inter-religioso".

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Amato ha rilasciato questa intervista in occasione della pubblicazione di un grosso volume che raccoglie i 105 documenti emessi dalla congregazione per la dottrina della fede nei quarant'anni che intercorrono dal 1965 a oggi.

La richiesta di ripubblicare in un solo volume tutti questi testi – spiega Amato nell'intervista e nell'introduzione al volume – è venuta da "molti vescovi, cardinali e teologi" di tutto il mondo.

I testi sono quasi tutti nella versione originale latina, oppure in quella italiana. Ma per leggere i più importanti nelle diverse lingue basta accedere alla sezione internet della congregazione per la dottrina della fede, nel sito web del Vaticano.

Le prime 200 pagine del volume raccolgono i documenti emessi dalla congregazione quando ne erano prefetti i cardinali Alfredo Ottaviani e Franjo Seper. Le successive 400 pagine raccolgono invece i testi di quand'era prefetto Ratzinger, molto più ampi e numerosi. A giudizio di Amato è possibile parlare di uno "stile Ratzinger" nella congregazione:

"Con lui si è cercato da una parte di ampliare e articolare le motivazioni a giustificazione delle verità di fede contestate, e dall'altra si è voluto proporre orientamenti sicuri per le molteplici sfide della cultura contemporanea".

Solo una parte minore degli interventi della congregazione riguarda dei teologi entrati in collisione con il magistero della Chiesa. In quarant'anni sono stati oggetto di provvedimenti alcune opere dei seguenti undici teologi: Hans Küng, Jacques Pohier, Edward Schillebeeckx, Leonardo Boff, Charles Curran, Tissa Balasuriya, Anthony de Mello, Reinhard Messner, Jacques Dupuis, Marciano Vidal, Roger Haight.

Molto più qualificanti il lavoro della congregazione nell'era Ratzinger sono stati, invece, documenti quali le due istruzioni sulla teologia della liberazione del 1984 e del 1986, l'istruzione "Donum Vitae" del 1987 sulla vita naascente e la procreazione, l'istruzione "Donum Veritatis" del 1990 sul rapporto tra teologi e magistero, la lettera "Communionis Notio" del 1992 sul rapporto tra Chiesa universale e Chiese locali, la dichiarazione "Dominus Iesus" del 2000 sul cristianesimo rispetto alle altre religioni, la nota dottrinale sui cattolici nella vita politica del 2002, la nota del 2003 sulla legalizzazione delle unioni tra persone dello stesso sesso, la lettera del 2004 sulla donna.

Alcuni di questi documenti – ad esempio quelli sulla teologia della liberazione e la "Dominus Iesus" – all'epoca della loro pubblicazione furono oggetto di dure critiche anche da parte di membri della gerarchia. Altri – come la nota del 2002 sui cattolici nella vita politica – furono ignorati o sottovalutati.

Quest'ultimo documento si rivela invece oggi di stringente attualità. I principi "fondamentali e irrinunciabili" ivi richiamati – e costantemente ripresi da Benedetto XVI nella sua predicazione – sono sempre più al centro delle controversie etico-politiche che dividono i vari paesi su aborto, eutanasia, embrione, famiglia, educazione... In Italia, ad esempio, proprio in questi giorni sono in elaborazione una legge sul "testamento biologico" e un'altra che riguarda le coppie di fatto, con la Chiesa energicamente impegnata sia contro l'eutanasia sia in difesa della famiglia fondata sul matrimonio monogamico tra un uomo e una donna.

Osserva Amato nell'intervista ad "Avvenire":

"Molti politici cattolici chiedono chiarimenti di questo tipo di argomenti. Che poi vogliano o riescano ad agire di conseguenza è un'altra questione. I politici cattolici comunque dovrebbero sempre ricordare che non dovrebbero mai dare il loro consenso all'introduzione di leggi che contrastino con i principi morali, mentre nel caso che leggi di questo tipo siano già in vigore allora possono limitarsi a cercare di attenuarne la portata".

Il futuro documento sulla legge naturale si prefigge di spiegare che difendendo tali principi fondamentali la Chiesa non obbedisce solo alla rivelazione divina, ma difende ogni uomo in quanto tale.

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Il libro:

Congregatio pro Doctrina Fidei, "Documenta inde a Concilio Vaticano Secundo Expleto Edita (1966-2005), Libreria Editrice Vaticana, 2006, pp. 665, euro 40,00.

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L'intervista integrale dell'arcivescovo Angelo Amato, segretario della congregazione per la dottrina della fede, ad "Avvenire" del 28 gennaio 2007:

Una "Donum Vitae" due: allo studio un documento sulla bioetica