CRISTIANI PERSEGUITATI NEL MONDO
(Corriere della Sera 3/4/2002-Paolo Mieli
Ho appena finito di leggere le bozze di uno straordinario
libro scritto da Antonio Socci che sarà pubblicato da Piemme.
Si chiama
«I nuovi perseguitati» e ha come sottotitolo «Indagine
sulla intolleranza anticristiana nel nuovo secolo del martirio».
Nella prefazione, Ernesto Galli della Loggia racconta di essere rimasto
senza fiato nell'apprendere che nel Novecento sono stati oltre
quaranta milioni i cristiani uccisi per la loro fede. Uccisi in
quelle che Socci definisce «persecuzioni mai viste in duemila
anni per ferocia, vastità, durata e quantità di vittime».
I media se ne occupano poco o niente. Ma già Olga Mattera,
due anni fa, sul Limes, aveva scritto che «il Cristianesimo
è la religione oggi più perseguitata nel mondo».
Tant'è che ancora adesso, secondo la «World Christian
Encyclopedia», «circa centosessantamila persone ogni
anno trovano la morte a causa della loro fede in Gesù».
Sostiene Paul Marshall («Their Blood cries out», Worid
Publishing, 1997) che ci sono almeno sessanta Paesi in cui i cristiani
subiscono a tutt'oggi persecuzioni: «In generale»,
scrive, «possiamo dire che, attualmente, dai duecento ai
duecentocinquanta milioni di cristiani sono perseguitati a causa della
loro fede in Cristo e altri quattrocento milioni subiscono restrizioni
non lievi delle loro libertà religíose». «Si
parla giustamente delle vittime di regimi di destra», annota
Socci, sottolineando bene quei «giustamente». «Ma»,
aggiunge, «dell'immane macello di cristiani perpetrato dal comunismo
nessuna traccia; come pure delle persecuzioni anticristiane dell'Islam.
Mentre non manca mai il ricordo delle colpe di cui si sono macchiati
i criIstiani stessi». Dell'Islam si sa, ma Il comunismo? Non
è scomparso nel 1989 sotto il crollo del muro di Berlino? «Si
dà il caso», risponde Socci, «che il comunismo
non sia affatto morto, visto che tuttora vivono sotto regimi marxisti
più di un miliardo e mezzo di esseri umani che non sono - fino
a prova contraria- spazzatura della storia. E visto che milioni
di cristiani tuttora subiscono, sotto i simboli della falce e martello,
gli strazi e le persecuzioni che ad altri milioni di credenti sono
sta. te inflitte nel Novecento».Quel che più colpisce
nel libro di Socci è ...: lo stile asciutto, le argomentazioni
in punta di fatto, l'assenza di foga e d'invettiva. Forse stiamo davvero
voltando pagina.