SOMMARIO RASSEGNA STAMPA
Un archivio di 30 mila anomalie climatiche inchioda l’uomo alle sue responsabilità

Sempre più disordine fra animali e piante che reagiscono cambiando abitudini
Tasso di scioglimento dei ghiacciai e del «permafrost» in aumento.

di Franco Foresta Martin-Corriere della Sera-15 maggio 2008

E’ il più ricco e accurato archivio delle anomalie correlabili al cambiamento climatico che sia stato realizzato finora: quasi 30 mila indicatori di natura fisica, chimica o biologica che ci raccontano come siano mutati dal 1970 al 2005 gli ambienti naturali del nostro pianeta. Trent'anni di metamorfosi rapide e sconvolgenti, che interessano tutti i continenti della Terra e che sono riconducibili all’aumento delle temperature medie di un grado causato dall’effetto serra. Ne sono autori Cynthia Rosenzweig, una climatologa del Nasa Goddard Institute for Space Science, e numerosi suoi colleghi appartenenti a una decina di altre istituzioni scientifiche, i quali hanno deciso di raccontare sull’ultimo numero della rivista Nature (15 maggio 2008) la forza e la vastità dell'impatto umano sul clima. Con un messaggio finale rivolto agli scettici: tutto questo non può che riportare alle responsabilità dell’uomo e al suo attuale modello di sviluppo.

«Questo è il primo studio a legare insieme l’andamento delle temperature globali e i cambiamenti osservati in un vasto contesto di sistemi fisici e biologici», spiega la Rosenzweig, enumerando alcuni dei fattori di cambiamento più appariscenti. Fra questi: l’assottigliamento dei ghiacciai; lo scioglimento del permafrost (il terreno perennemente congelato in paesi come la Siberia o il Canada); l’aumento delle temperature medie dell’acqua in laghi, fiumi e bacini chiusi come il Mediterraneo; le fioriture primaverili anticipate di centinaia di specie vegetali; lo spostamento verso le latitudini più alte di piante e di animali che tentano di sfuggire all’eccesso di caldo; l’invasione di specie tropicali nei mari surriscaldati delle medie latitudini; le migrazioni degli uccelli ritardate in autunno, anticipate in primavera o addirittura cancellate quando si verificano inverni molto miti. «Si tratta di un panorama talmente ricco di casi, di portata talmente ampia, e così strettamente correlabile all’aumento delle temperature medie riscontrabile in ogni continente della Terra, che non è possibile invocare le naturali oscillazioni del sistema climatico per giustificarlo», spiegano gli autori dello studio. Mutamenti di questa portata, in tempi così brevi, non hanno precedenti nelle ultime centinaia di migliaia di anni. L’uomo e l’aumento esponenziale dei suoi gas serra, emergono come i fattori che più di ogni altra causa naturale di breve periodo (attività vulcanica, variazioni della radiazione solare, eccetera) possono aver provocato tutto ciò.

Carburante ecologico fatto in casa
In vendita la prima macchina per produrre l'etanolo in casa attraverso la fermentazione dello zucchero

di Alessandra Carboni-Corriere della Sera- 09 maggio 2008

Dagli Stati Uniti un dispositivo che permette di produrre carburante ecologico fai da te in modo semplice ed economico. Si chiama MicroFueler e altro non è che un piccolo impianto portatile in grado di trasformare lieviti e zucchero in etanolo da utilizzare per l'alimentazione delle automobili.

L'apparecchio - nell'aspetto simile a una piccola pompa di benzina - è venduto da E-Fuel Corp al prezzo di 10 mila dollari. Certo non sarà alla portata di tutti, ma l'azienda produttrice assicura che l'investimento iniziale viene ripagato in breve tempo, poiché un litro di etanolo ottenuto tramite il MicroFueler dalla fermentazione dello zucchero costa meno di 15 centesimi di euro. Così, per esempio, al prezzo attuale della benzina, una famiglia dotata di due automobili che percorrono un totale di circa 55 mila chilometri all'anno ammortizzerebbe il costo in meno di due anni. Da lì in avanti sarebbe tutto risparmio. Senza contare la comodità di avere in casa il proprio distributore: occorre solo collegarlo alla rete elettrica e all'impianto idraulico domestico, dopodiché il rifornimento avviene esattamente come dal benzinaio, tramite la pompa, direttamente nel serbatoio dell'auto.

Il distillatore è in grado di produrre fino a 132 litri di carburante a settimana, ma la particolarità che distingue il dispositivo di E-Fuel dagli impianti già sperimentati in passato è il fatto che in questo caso l'etanolo è puro al 100 per cento, poiché gli speciali filtri di cui è dotato l'apparecchio sono in grado di rimuovere completamente l'acqua. Mentre solitamente è necessaria una ulteriore fase di distillazione per l'eliminazione dell'acqua, ovviamente con costi aggiuntivi. Il MicroFueler sarà presto prodotto in Cina, Stati Uniti e Inghilterra, e il produttore ha già annunciato di avere in programma una versione per uso commerciale che sfrutti anche altre materie prime.

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