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Facciamo sesso quasi per caso (?)

testo : http://www.corriere.it

Studi Usa: due miliardi di anni fa le creature asessuate cambiarono (per rafforzarsi) sistema di riproduzione. Tutto nacque da un intoppo nella separazione delle cellule primordiali .

Perché animali e uomo fanno sesso? Gli animali, dagli insetti, agli uccelli, ai mammiferi per ri­prodursi hanno bisogno del ses so che non è nemmeno preroga tiva degli animali soltanto. Ci so no forme di sessualità delle pian te e dei funghi tricomonase perfino dei protozoi. Una ricerca pubblicata sul la rivista americana Science, fa vedere che il Trichomonas vaginalis, un protozoo che si pensa va si dividesse solo per via asessuata, ha tutto quello che serve per la riproduzione sessuale.

Ma quando è cominciato il sesso sulla terra?
Gli ultimi studi dicono circa due miliardi di anni fa.

C'erano allora sulla Terra creature ameboidi e asessuate che si riproducevano senza bisogno di sesso. Ciascuna sidivideva in due, e i geni passavano alla di scendenza così com'erano: era no aploidi e restavano aploidi (cioè con la metà dei cromosomi rispetto alle cellule dell’uomo oggi). Si è arrivati a cellule diploidi (con corredo cromosomico com pleto) perché i meccanismi di di visione di quelle cellule primordiali ogni tanto s'inceppavano. Così capitava che due cellule aploidi si fondessero per errore. O che cellule aploidi dopo aver duplicato il loro Dna non riuscissero più a dividersi, e si sono formate per caso cellule con un genoma il doppio più grande del normale. Era un bel guaio per ché ogni volta che dovevano co piare il Dna c'era rischio di sbgliare. Ciascun cromosoma si poteva combinare con qualunque altro anche se non condivideva la stessa sequenza di geni, si cre avano pezzi di Dna improbabili e la cellula poteva anche morire. È stato per difendersi da questo pericolo che le cellule hanno im parato ad allineare cromosomi omologhi che così si potevano ri combinare senza troppi rischi.

Ma riprodursi per via sessuale è complesso - si tratta di combinare il proprio Dna con quello di un altro per formare un nuovo genoma - costa molto di più in termini di energia e non è neanche vantaggioso sul piano genetico. Un organismo asessuato trasmette ai discendenti tutto il suo genoma, così com'è. Col sesso in vece il numero di geni che si pos sono trasmettere ai discendenti si dimezza.

E allora perché il sesso si è diffuso a tante specie diverse?

Perchél'integrazione dei due genomi offre una serie di vantaggi e aiuta l'evoluzione. Il nuovo genoma darà origine a individui migliori o più forti, capaci per esempio di affrontare meglio le situazioni di stress o adattarsi alle difficoltà dell'ambiente senza troppi problemi.

Matthew Goddard che lavora a Auckland in Nuova Zelanda ha voluto vederci chiaro. Ha creato due tipi di lieviti, alcuni che si possono riprodurre per via ses suale e altri senza sesso. In condizioni di stress, come quando c'è carenza di sostanze nutritive crescono bene solo i lieviti sessuati e gli altri scompaiono. Ciò vale anche per diversi organismi, come i protozoi.

«La Leishmania ( foto a sinistra, un parassita) trae vantaggio dal sesso», spiega no sempre su Science i ricercatori di Bethesda. Come? Col sesso riesce ad adattarsi all'uomo e a eludere la sorveglianza del sistema immune fino a sopraffarlo, certe volte. C'è anche il caso di mutazioni pericolose o fatali. Se capitano a un organismo asessuato quelle mutazioni lì ne rallentano la crescita e passano alle generazioni successive, così come sono.

Fin qui nessun problema ma se in contrano circostanze sfavorevo li, nei geni o nell'ambiente, quel le specie si possono persino estinguere. Invece chi si riprodu ce per via sessuale fa fronte a mu tazioni sfavorevoli utilizzando il gene omologo, sano, che sta sul l’altro cromosoma. Questo è solo un po' di ciò che sappiamo sulle ragioni del sesso sulla Terra al quale si è arri vati un po' per caso. Poi mescola re il Dna è diventato il modo più efficace per sopravvivere, evolve re e migliorare la specie. Il sesso costa di più ma rende anche di più: rende meno vulnerabili.

Giuseppe Remuzzi
17 novembre 2009

 

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