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Testi religiosi, a Milano il primo archivio del mondo

di Torno Armando (4 novembre 2009) - Corriere della Sera

Julien Ries dona le sue carte alla Cattolica. «Qui vivranno»

MILANO - L' archivio di Julien Ries, il più grande studioso delle religioni vivente, professore emerito all' Università di Lovanio, è stato donato alla Cattolica di Milano. Per delineare la sua figura, diremo che al nome di Ries è legata la nascita di una nuova disciplina: l' antropologia del sacro (o antropologia simbolica). Nato nel 1920, ha costituito a Lovanio un istituto chiamato «Homo religiosus», è stato in contatto con i più importanti teologi e i massimi esperti di storia religiosa e di preistoria. In queste sue carte, che invano la Sorbona, Oxford, Cambridge, la stessa Lovanio e le massime università americane hanno cercato di avere, vi sono carteggi inediti con Eliade, Dumézil, Girard, De Lubac, tanto per citarne alcuni.

Perché ha donato l' archivio alla Cattolica? Tra le risposte di Ries, sempre essenziali, occorre meditare sulle seguenti parole: «Le carte vivono nelle università dove non si dimenticano i problemi legati all' homo religiosus»; dove, per dirla in soldoni, si studiano le fedi come un fenomeno essenziale della contemporaneità. Del resto, il grande antropologo utilizza la simbologia e le caratteristiche del sacro per spiegare la politica e le conseguenti scelte del mondo attuale. Il razzismo, il totalitarismo, lo stesso integralismo, non sono per Ries degli incidenti o delle conseguenze recate dal nuovo bisogno religioso, ma nascono nell' ambito politico. Va altresì aggiunto che in tale contesto ci si deve muovere per decifrare il linguaggio simbolico dell' homo religiosus.

Lorenzo Ornaghi, allievo di Gianfranco Miglio e rettore della Cattolica, politologo, sottolinea: «L' homo religiosus non è un' astrazione o una figura metastorica. Anzi è quel "concetto operativo" che meglio di altri consente di afferrare il senso della realtà».

Julien Ries, da parte sua, ricorda: «Nell' attuale contesto del rapido sviluppo delle scienze esatte e della biologia da un lato e dall' altro di fronte alle esitazioni provocate dalla crisi delle discipline umanistiche, si pone l' esigenza di ricostruire una griglia di lettura dei fenomeni umani, esigenza che si colloca in primo piano in un discorso antropologico».

Poi precisa: «In particolare, l' antropologia religiosa esamina l' uomo in quanto portatore di convinzioni e di esperienze religiose tali da dirigere la sua vita e il suo comportamento». Va anche detto che oltre alle abili capacità diplomatiche del rettore Ornaghi, l' archivio di Ries giunge a Milano grazie alla lunga confidenza che il presidente della Jaca Book, Sante Bagnoli, assieme alla indimenticabile Maretta Campi, ha avuto e continua ad avere con lo studioso di Lovanio. Non soltanto la sua casa editrice sta pubblicando le opere complete di Ries (sino ad oggi sono usciti otto volumi: l' ultimo vede la luce in questi giorni con il titolo Incontro e dialogo. Cristianesimo, religione e cultura), ma Bagnoli ha investito in tempi lontani su opere oggi fondamentali. Il caso di Le costanti del sacro. Mito e rito sembra esemplare: è già considerato un classico.

Ries stesso ha confidato: «Il mio archivio sta bene vicino all' editore dove si stampano tutte le mie opere». Martedì 10 novembre, con una cerimonia in Cattolica, alla presenza di studiosi, dello stesso Bagnoli e del rettore Ornaghi, sarà annunciata la donazione. Certo, ci sarà poi l' inventario e le scoperte che si potranno fare in questo tesoro, la più cospicua raccolta privata di opere e documenti religiosi oggi esistente. Per valutare questo vasto patrimonio sarà costituito un comitato scientifico con professori ed esperti nominati dalla Cattolica e dalla Jaca Book: la nuova istituzione, diretta da Silvano Petrosino, avvierà seminari, giornate di studio et similia. Che aggiungere? Forse quanto lo stesso Julien Ries ci ha confidato in un incontro, ovvero che in ognuno di noi, credente o no, va riconosciuto un homo religiosus, del quale nessun totalitarismo potrà impossessarsi. Compreso quello delle merci.

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