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“Diritto alla Scuola, Diritto al Futuro” - programma della Comunità di Sant’Egidio per favorire la riuscita scolastica dei bambini Rom e Sinti.

santegidio.org

Programma Diritto alla Scuola, Diritto al Futuro

“Diritto alla Scuola, Diritto al Futuro” è un programma realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio per favorire la riuscita scolastica dei bambini Rom e Sinti. Il programma - finanziato nel 2008/2009 con il Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e per gli anni successivi dalla Fondazione Mediolanum - ha permesso l'inserimento a scuola dei bambini rom attraverso il sostegno alle loro famiglie.
Il programma è nato dalla constatazione dell'inutilità di lamentare il ricorso dei bambini Rom all'accattonaggio senza creare le condizioni di un loro reale inserimento nella scuola. Per questo, sono state realizzate delle borse di studio a sostegno delle famiglie che si impegnano a far frequentare la scuola con serietà, evitando le assenze ingiustificate.


Il contratto di borsa di studio è sottoscritto dalla Comunità di Sant’Egidio e la famiglia del bambino e consiste in un contributo di 100 euro mensili a fronte del conseguimento di alcuni obblighi:
- Non superare 3 assenze mensili non giustificate. La scuola richiede una presenza minima del 75% dei giorni di lezione. Prendendo una media di  21 giorni di giorni effettivi di lezione al mese il bambino dovrebbe frequentare almeno 15 giorni al mese. Secondo il contratto la frequenza richiesta è di almeno 18 giorni.
- L’obbligo da parte dei genitori del bambino di avere regolari contatti con gli insegnanti.
- L’assegnatario si impegna a che suo figlio frequenti regolarmente la scuola ed adempia rigorosamente a tutti i doveri scolastici e alle attività extrascolastiche comprese quelle del periodo estivo.

Laboratori e attività extrascolastiche.

-Negli anni scolatici 2008/09 e 2009/10 nelle scuole elementari interessate dal Progetto sono stati attivati in orario extrascolastico un corso di pallavolo, laboratori di teatro, di arte, un laboratorio interdisciplinare sull’Africa e un laboratorio di “educazione alla pace”.
Oltre ai laboratori sono state avviate delle ore di docenza aggiuntiva in orario extrascolastico effettuate da quattro insegnanti della scuola Iqbal Masih. L’intervento, essenzialmente di carattere cognitivo, è un intervento mirato e tiene conto del livello scolastico di ogni bambino proponendosi di colmare quelle lacune maturate in passato a causa di una scarsa frequenza scolastica.
Sono stati inseriti nelle ore di docenza aggiuntiva 17 bambini che frequentano le scuole Iqbal Masih e Giovanni XXIII.

Promozione dell’integrazione dei genitori dei bambini rom. 

Attraverso il sostegno alla scolarizzazione, il Progetto mira anche a promuovere l’integrazione dei genitori dei bambini rom e la reciproca conoscenza tra questi e i genitori italiani. In particolare il 9 marzo 2009 e l’8 marzo 2010, in occasione della festa della donna e in coincidenza con la tradizione est-europea di festeggiare l’arrivo della primavera, le mamme dei bambini rom che frequentano le scuole Iqbal Masih e Romolo Balzani hanno donato a tutte le mamme e alle bambine presenti all’uscita di scuola le mimose e i “martisor” (nastri e ciondoli che nella tradizione di alcuni paesi europei si regalano all’inizio di marzo con l’augurio di una felice primavera). Sono state occasioni di incontro che hanno avvicinato i genitori rom e italiani in un clima di amicizia e simpatia, vincendo il pregiudizio e la distanza che spesso li separano.

Bambini e scuole coinvolti

Negli anni scolastici 2008/09 e 2009/10 il Progetto ha coinvolto direttamente più di 120 bambini italiani e rom che hanno frequentato regolarmente i laboratori, tra questi 52 sono beneficiari della borsa di studio; hanno partecipato al Progetto 10 scuole elementari e 3 medie.

Risultati raggiunti


I grafici di seguito riportati sono relativi alla frequenza scolastica dei bambini rom ed evidenziano gli ottimi risultati conseguiti dal progetto negli ultimi due anni scolastici.
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Il grafico si riferisce esclusivamente alla totalità degli alunni delle scuole Iqbal Masih e Giovanni XXIII. Il mese di febbraio 2009 è stato evidenziato in rosso perché è il mese in cui sono stati sottoscritti i primi contratti di borsa di studio. La minore frequenza scolastica nei mesi invernali, in particolare dicembre e gennaio, è dovuta principalmente all’influenza stagionale.

Il grafico che segue mostra l’aumento della frequenza scolastica degli alunni rom delle scuole Iqbal Masih e Giovanni XXIII da gennaio 2009 a gennaio 2010. La firma dei primi contratti e l’erogazione delle prime borse di studio hanno contribuito notevolmente all’aumento della frequenza scolastica degli alunni rom.
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Le borse di studio erogate inizialmente solo ad alcuni alunni rom e le attività di laboratorio aperte a tutti i bambini hanno avuto un effetto moltiplicatore che ha profondamente trasformato la frequenza scolastica non solo dei bambini beneficiari della borsa di studio, ma dell’intera popolazione rom della scuola come evidenziato nel grafico successivo che mostra il progressivo aumento della frequenza scolastica di tutta la popolazione rom a partire proprio  da febbraio 2009.
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