SOMMARIO RASSEGNA STAMPA |
Attacco istituzionale alla natura umana ? : obiezione di coscienza verso lo Stato ! |
di Stefano Fontana 16-06-2014 http://www.lanuovabq.it Pensiamo all'obiezione di coscienza verso lo Stato La sentenza della Corte Costituzionale sulla fecondazione eterologa, e soprattutto le sue motivazioni, ci mettono davanti senza ormai nessuna scappatoia ad una situazione di epocale gravità per i cattolici italiani. Non so quanti ne siano consapevoli, ma la realtà si impone da sé. Il dato sostanziale è che ormai l’attacco alla natura e alla natura umana è diventato istituzionale. Vale a dire che se ne occupano ormai le istituzioni dello Stato. Quel plesso teorico e pratico che solitamente chiamiamo ideologia del gender e che comprende lo stravolgimento della procreazione e dell’identità umana, della sessualità e della famiglia con il definitivo congedo dalla natura e da qualsiasi rimasuglio di legge morale naturale è fatta propria dalle istituzioni e procederà per dovere istituzionale. Le scuole, le Asl e i comuni sono già collegati istituzionalmente tra loro in questo senso. La famiglia che iscrive il figlio alla scuola materna sa già che, per doveri istituzionali, a suo figlio sarà raccontata la storia dei due pinguini maschi che covavano un sasso a forma di uovo, da cui però non nasceva niente, e loro erano tristi; allora vanno a prendere un uovo vero togliendolo ad una coppia di pinguini etero, lo covano e il pinguino neonato è accolto tra gli affetti dei due genitori. Perfino l’Ordine dei Giornalisti organizza eventi formativi per gli iscritti incentrati sul superamento degli stereotipi sessuali in ottemperanza alle Linee guida del Dipartimento per le pari opportunità, considerandole istituzionali. Anche la RAI in Italia è una “istituzione”, seppure in un senso molto particolare. La pubblicità della Findus ci ha fatto capire che anche qui saremo sommersi “istituzionalmente” dalla grande narrazione, l’ultima rimasta, del diritto degenere all’identità di genere. Ora, se questa analisi è vera, se cioè siamo di fronte ad una istituzionalizzazione dell’anti-natura, alle istituzioni bisognerà fare obiezione di coscienza: non a questa o a quella loro disposizione ma alle istituzioni in quanto tali. Ai cattolici questo è già capitato, all’indomani della presa di Porta Pia. Allora fecero obiezione di coscienza nei confronti dello Stato che voleva estromettere Dio dalla pubblica piazza. Dovranno ora rifare obiezione di coscienza allo Stato, accusandolo di estromettere l’uomo dalla pubblica piazza? Questa estromissione è figlia di quella e la sentenza della Corte costituzionale sull’eterologa è una nuova breccia di Porta Pia. Da quando Giuseppe Dossetti ha invitato a non aver paura dello Stato, tutta una parte di cattolici lo ha preso alla lettera e ha impostato il rapporto col mondo intenzionata a mettere sullo stesso piano la Costituzione e il Vangelo. Ora che i contenuti umani della Costituzione vengono superati dalle stesse istituzioni democratiche e costituzionali e perfino istituzionalizzati, costoro a cosa si appelleranno? Non è la fine di un percorso? L’obiezione alle istituzioni sarebbe la fine di un lungo percorso, complesso e fortemente articolato, circa il rapporto dei cattolici con la modernità durante il quale i cattolici si sono impegnati sia ad una presenza nelle istituzioni pubbliche che ad avere proprie istituzioni. Il caso più evidente è quello della scuola. Ciò ha permesso di attutire lo scontro, di gestire i contrasti con prudenza, di assimilarsi senza essere assimilati. La cosa è stata resa possibile dal serbatoio di virtù umane e cristiane che ancora era rimasto a lungo nella nostra gente. Ma se le istituzioni dovessero far propria istituzionalmente la negazione della natura umana che spazio di praticabilità rimarrebbe per una simile doppia prospettiva? Si tornerebbe alla divaricazione tra Paese legale e Paese reale, con la sola differenza delle cifre invertite: a fare obiezione di coscienza allo Stato stavolta non sarebbero le masse, ma una minoranza, consapevole, non ancora assimilata, non meno determinata. - NEGRI: LA CONSULTA TRADISCE LA COSTITUZIONE, di Riccardo Cascioli - CONSULTA, LA TERZA CAMERA DEL PARLAMENTO, di Tommaso Scandroglio Gli articoli de lanuovabq.it sono coperti da Copyright - Omni Die srl - Via Bice Cremagnani, 16 - 20871 Vimercate - MB
P.Iva 08001620965
|
SOMMARIO RASSEGNA STAMPA |