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PRIMO RAID AMERICANO ALLE PORTE DI BAGHDAD |
http://www.misna.org © 2014 MISNA - Missionary International Service News Agency Srl - All Right Reserved. Un bombardamento aereo contro una posizione degli insorti dello Stato Islamico a sud-ovest di Baghdad ha segnato l’avvio ufficiale della campagna militare degli Stati Uniti a sostegno delle truppe irachene. A darne conferma ufficiale è il Comando dell’esercito americano incaricato del Medio Oriente e dell’Asia Centrale (il Centcom), precisando di aver risposto ad “una precisa richiesta di assistenza” da parte dell’esercito regolare nella lotta contro il gruppo armato. Nel raid è stata colpita una posizione dello Stato Islamico, conquistata alcune settimane fa dagli insorti a sud-ovest della capitale. In un altro bombardamento, nei pressi di Sinjar (nord), Il Centcom ha annunciato la distruzione di sei veicoli dello Stato Islamico.Nelle stesse ore la comunità internazionale si è riunita a Parigi in una conferenza “sulla sicurezza in Iraq”. I partecipanti si sono impegnati a sostenere “con ogni mezzo necessario, compreso quello militare” la lotta di Baghdad contro i jihadisti, riconoscendo apertamente la “difficoltà” della missione per un esercito indebolito. Escluso dall’Occidente il dispiegamento di truppe di terra ma confermati raid aerei e fornitura di droni all’esercito iracheno e alle milizie che lo sostengono. Intanto nel paese cresce l’attesa per la nomina dei nuovi ministri dell’Interno e della Difesa da parte del capo del governo Haidar al Abadi. Due incarichi cruciali nella lotta allo Stato Islamico, che richiede il consenso determinante della comunità sciita. Washington è impegnato militarmente in Iraq dallo scorso 8 agosto: da allora sono stati attuati 162 raid aerei a “scopo umanitario” per arginare la progressione dello Stato Islamico – che controlla ampie porzioni di territorio in Iraq e nella confinante Siria – proteggere le popolazioni nel nord e tutelare cittadini ed interessi americani. Nel suo ultimo discorso il presidente Barack Obama – che domani visiterà il Centcom – aveva promesso di “indebolire e distruggere” lo Stato Islamico in Iraq, escludendo una cooperazione militare con l’Iran e privilegiando soltanto un “dialogo diplomatico”. |
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