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L'ISIS alla conquista di Roma

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Le generazione future dell'ISIS : Addestrate a conquistare Roma. memri.tv 



Isis-Terrore, Allam: “Corano prevede la conquista di Roma.
source: http://www.intelligonews.it 23 settembre 2014, Lucia Bigozzi

Lo sguardo dentro l’Isis è come una coltellata. Magdi Cristiano Allam, giornalista, scrittore ed editorialista de Il Giornale nella conversazione con Intelligonews, spiega cosa c’è dietro la logica del terrore che parte dall’Iraq e dalla Siria ma mira a Roma… Come legge l’ultimo video-messaggio del leader dell’Isis Al Baghdadi che invita a tagliare le teste dei miscredenti ovunque si trovino. E una tattica per aumentare la soglia del terrore in Occidente oppure è una minaccia realistica che potrebbe accadere a ognuno di noi per strada? 

«Noi dobbiamo aver chiaro che i terroristi islamici non operano, come dire, in modo estemporaneo. In realtà fanno riferimento a versetti coranici estremamente espliciti. Sono innumerevoli e innanzitutto legittimano pienamente il combattimento, la Guerra Santa.

Ad esempio il versetto 4 della Sura 61 che dice: ‘in verità Allah ama coloro che combattono per la sua causa’. O il versetto 190 della Sura 2 che dice: ‘combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono”; o ancora dalla Sura 2 il versetto che recita: ‘vi è stato ordinato di combattere anche se non lo gradite ; così come ci sono versetti che parlano dei cristiani, ad esempio il numero 5 della Sura 9 e dicono: ‘uccidete questi associatori ovunque li incontrate, catturateli, assediateli, tendete loro agguati’. Gli ‘associatori’ sono i cristiani.

E’ fondamentale comprendere che i terroristi islamici attuano in modo letterale ciò che Allah ha prescritto loro, perché altrimenti continueremo in modo mistificatorio a concepirli come se fossero delle schegge impazzite e faremmo un torto a loro in quanto li facciamo passare come se fossero dei musulmani, ma soprattutto faremmo male a noi stessi perché se non comprendiamo questo, se lo occultiamo, se ci illudiamo che siano semplicemente dei pazzi, non riusciremo mai ad eliminare quella che è la radice dell’odio»


Al Baghdadi ha lanciato un messaggio di morte anche nei confronti di Roma la Capitale della Cristianità che sarà conquistata dall’Isis. Qual è la sua valutazione? 

«Anche questo fa riferimento a un detto attribuito a Maometto che recita così: ‘al Profeta fu chiesto: quale città verrà conquistata per prima? Costantinopoli o Roma? Ed egli rispose: la città di Eraclio’; Eraclio era l’imperatore bizantino. Tutti i giureconsulti islamici concordano sul fatto che Maometto ha previsto che dopo Costantinopoli (l’attuale Istanbul) anche Roma diventerà islamica. Anche i terroristi dell’Isis dicono questo e non lo dicono a casaccio ma perché Maometto lo ha ordinato.

Ecco perché Obama, Cameron, dicono delle sciocchezze quando affermano che i terroristi dell’Isis non fanno riferimento all’Islam e sono contro l’Islam. Capisco che lo dicano per opportunità perché vogliono avere nella coalizione anche i Paesi musulmani, però noi dobbiamo avere chiara tutta la verità: l’Arabia Saudita che partecipa alla coalizione contro l’Isis, in realtà è stata un sostenitore dell’Isis».


 E’ sufficiente secondo lei la presa di distanza dai terroristi dell’Isis delle comunità islamiche in Italia? 

«Io le definisco sedicenti comunità islamiche perché anche qui dobbiamo chiarire che le realtà organizzate sono una minoranza rispetto all’insieme dei musulmani in Europa che si arrogano il titolo e il diritto di rappresentare la totalità dei musulmani. Le sedicenti comunità islamiche e ragionano anche loro in termini coranici, dicendo ad esempio che il Califfato islamico è una realtà legittima ma che non va perseguita con le modalità attuate dall’Isis.

Questo ragionamento per noi rappresenta un problema perché noi vogliamo interfacciarci con persone che operano nell’assoluta condivisione dei valori fondanti della nostra civiltà, delle leggi del nostro Stato. Non vogliamo un Califfato islamico né gestito dall’Isis, nè dai Fratelli Musulmani. Ecco perché, in realtà all’interno della stessa galassia c’è una competizione, un conflitto che verte sul monopolio della rappresentanza dei musulmani, dell’acquisizione del potere, ma non è che sono favorevoli a un modello di società o di comunità internazionale dove ebrei, cristiani, musulmani, laici, atei possano godere degli stessi diritti a partire dalla sacralità della vita di tutti.

Loro restano comunque ancorati al Corano e a Maometto che dice loro che il mondo, prima o poi, deve diventare islamico».


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