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I luterani di Roma: «Francesco è il nostro vescovo»

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Il 15 novembre il pontefice farà visita alla Chiesa Evangelica di Roma Gelsomino Del Guercio and Aleteia 1 ottobre 2015 aleteia.org ©ALESSIA GIULIANI/CPP

La Chiesa Cristiana Evangelica spalanca le porte a Papa Francesco. «Vogliamo fare con lui una grande festa della fede. Accoglierlo nella gioia mettendo il Vangelo al centro dell’incontro. Come fratelli che dopo un po’ che non si vedono, fanno festa insieme», dice Jens-Martin Kruse, il pastore della Comunità evangelica luterana di Roma.



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Sarà Kruse domenica 15 novembre ad accogliere il pontefice nella Chiesa di Cristo in via Sicilia che da 100 anni è la «casa» dei luterani di Roma (ToscanaOggi, 1 ottobre).  Francesco sarà il terzo Papa ad incontrare la comunità luterana di via Sicilia: il primo ad entrare in una chiesa luterana dopo la riforma fu Giovanni Paolo II nel 1983. Poi è stato il turno dì papa Benedetto XVI nel 2010.

In Italia i luterani sono 4mila e 500 nella comunità di Roma. La maggioranza sono tedeschi sposati con italiani. Ma ci sono anche tedeschi che abitano a Roma per motivi di lavoro e luterani di tutto il mondo.

“IL NOSTRO VESCOVO”

«Per noi luterani a Roma – evidenzia Kruse – Francesco è il nostro vescovo. Non in senso giuridico ma in senso simbolico. Noi luterani di Roma abbiamo sempre avuto un rapporto molto vicino con i Papi. Anche in questo momento, molto difficile per il mondo, secondo me il Papa è il portavoce dei cristiani. Non abbiamo alcun problema particolare con lui. Papa Francesco vive il suo ministero in modo evangelico».

LA MISERICORDIA

Convergenza anche sulla scelta della Misericordia come tema del Giubileo. «Sono totalmente d’accordo con quanto il Papa dice sulla Misericordia – spiega il pastore evangelico – I luterani hanno sempre pensato così. La fede e l’amore sono parte della stessa medaglia. E’ un messaggio anche molto attuale in un momento in cui vediamo questo flusso di migranti che vengono in Europa alla ricerca di una nuova casa. Dobbiamo pensare veramente che l’amore di Dio è per ogni uomo e non solo per noi europei. C’è un grande compito e una grande attualità per questo messaggio della Misericordia»

IL VANGELO

Una visione comune la si incrocia anche sul modo di diffondere il Vangelo al giorno d’oggi. «C’è un distacco delle persone dal Vangelo. I tempi non sono sicuramente buoni per la fede e per i cristiani. Anche in Italia, le Chiese sono vuote. C’è allora un compito comune che è quello di trovare nuove vie per aiutare la gente ad accostarsi di nuovo alle pagine del Vangelo e avere un rapporto personale con Dio. E questa era la domanda di Lutero e su questo oggi non ci sono differenze con quanto sta facendo Papa Francesco».

Queste prospettive tra il Papa e i luterani non possono che avvicinare le parti in vista del 2017, quando si celebrerà il Giubileo della Riforma.

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