Piccolo Corso Biblico

         


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Dacci oggi il nostro pane ἐπιούσιον quotidiano
Il pane Mt6, 25perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; ... 31non affannatevi dunque dicendo: che cosa mangeremo? che cosa berremo? che cosa indosseremo? 32di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno . 33 cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Il padre e' universalmente colui che procura il pane ai figli ogni giorno per il loro nutrimento.

Il Padre Celeste sa di cosa hanno bisogno i Figli e - dice Gesù - non è necessario preoccuparsi e // chiederGli il pane.

La richiesta del Padrenostro  perciò non è la richiesta di pane come cibo  per il corpo.

il "pane di domani" , quello che non marcisce mai ἐπιούσιον- Epiuosion è un termine greco che a detta di Origene non si trovava nella letteratura greca nè nella lingua parlata ma era stato coniato dagli evangelisti per tradurre un termine aramaico ( la lingua parlata da Gesù), mahar .
Il termine mahar significa del domani, del futuroCosì infatti traducono i testi copti e arabi antichi. Cirillo di Alessandria e Pietro di Laodicea collegavano epiousios con il verbo epienai, "di domani" Nel deserto Dio mandava la manna ogni giorno per 6 giorni la settimana. La manna del 6° giorno veniva tenuta per il 7° , il sabato, quando non si poteva " lavorare" . Era la manna " per domani o di domaniUna presa di questa manna veniva posta in un vaso nell'arca dell'alleanza e quella era la manna "che non marciva mai " perchè destinata alle future generazioni di Israele. Es 16,33 Mosè disse quindi ad Aronne: «Prendi un'urna e mettici un omer completo di manna; deponila davanti al Signore e conservala per i vostri discendenti ( non marciva come quella dei 6 giorni) ».

L'esodo dall'Egitto verso "la Terra della vita insieme a Dio" era diventato nella teologia ebraica il paradigma della vita stessa (di Israele  e in definitiva di ogni essere umano) : uscire dalle "terre di oppressione e di morte " ed antrare nella "Terra della vita eterna insieme a Dio", il SUO REGNO ... in Palestina.
Il Pane  che dà la Forza per compiere ogni esodo insieme a Dio sarebbe stato quel " pane durevole che non marcisce mai , che si conserva per le generazioni , il pane di domani"  .

La petizione del Pater sarebbe: " dacci oggi il Pane di domani "  quello per l' esodo alla sequela di Gesù.

Si tratta dell'esodo pasquale di Gesù - il passaggio dalla morte alla VITA definitiva- che si compie per tutti coloro che lo seguono con fedeltà e perseveranza  fino alla loro morte.
Il pane supersostanziale" ... dacci oggi il nostro pane epiousion ..

Nella Vulgata ( versione della Bibbia in latino) Girolamo ha tradotto epiousion con pane supersostanziale coniando una nuova parola latina. . Questa interpretazione è stata sostenuta dai primi scrittori cristiani come Agostino, Cirillo di Gerusalemme, Cipriano di Cartagine e Giovanni Cassiano.  

[cf. Brant Pitre , Gesù e l'ultima cena, 2015 WM. B. Eerdmans Publishing ]
La richiesta del Padrenostro è per un Pane che è oltre-la-sostanza materiale , un Pane soprannaturale che dà ad ogni discepolo di Gesù la FORZA -soprannaturale- per compiere l'esodo definitivo : dalla morte ... al Regno di Dio

( Giovanni 18, 36 "Il mio Regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio Regno non è di quaggiù". )l pane del banchetto nuziale escatologico Gesù ha detto di non preoccuparsi del domani ( quanto al cibo/vestito etc, Mt 6,34) e la richiesta del pane del domani rimanderebbe allora al compimento futuro della promessa divina : il banchetto nuziale del Regno definitivo  ?

Mt8,11Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel Regno dei cieli.
Ap 19,9 Allora l'angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello!  »

Il banchetto dell'eucarestia è il banchetto di nozze dell'Agnello con la sua sposa, la sua chiesa, e la comunità  allora direbbe : "dacci oggi " .. il pane di domani , quello che non marcisce mai" ( l'eucarestia) per celebrare  le nostre nozze  eterne , il banchetto escatologico"Il Pane della Sapienza Rm 7, 5Quando infatti eravamo nella debolezza della carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla Legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte. 6Ora invece, morti a ciò che ci teneva prigionieri, siamo stati liberati dalla Legge per servire secondo lo Spirito, che è nuovo Tutte le sapienze ( la sapienza di questo mondo ) anche quelle religiose sono inadeguate per l' uomo, non lo orientano alla perfezione, al suo compimento, anzi stimolano in lui il preumano , il " maligno" che lo perseguita, che lo induce in tentazione di peccato, che lo porta alla morte come fallimento definitivo.
Gv 6,63 E' lo Spirito che dà  la VITA, la carne non giova a nulla; le Parole che io vi ho detto sono Spirito e sono VITA.

La sapienza divina è di natura divina ed è altra dalla natura umana ma in Gesù Essa si fa visibile //compatibile con l'uomo.
La sapienza divina si è fatta Uomo come Pane/Parola . Chi ascolta e mastica/assimila la Parola-Sapienza ( Gesù) assimila lo Spirito. la VITA divina.Mt 4,4 «Sta scritto : l'uomo non vive di solo pana ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio». la Parola che è uscita dalla " bocca" di Dio è il suo Verbo, Gesù.


Gesù, il Pane di VITA ( zoè, quella eterna) Fin dalla nascita, Gesù a Betlehem ( lett. la casa del pane ) viene posto ‘in una mangiatoia’; se la narrazione di Luca 2 insiste per tre volte sulla mangiatoia, è per indicare che il NEONATO BAMBINO DI DIO è un nutrimento, ciò che si realizzerà alla fine del Vangelo nel dono del corpo di Gesù durante il pasto pasquale (Lc 22,19).
Il padre è " colui che dà": il Padre ( Dio) dà il suo Spirito //VITA e dà il Figlio come Pane la  VITA . Gesù è il Pane del Cielo che è VITA ed è donato dal Padre agli uomini perchè abbiano anche loro la VITA. Gesù in ebraico significa " Dio-salva" : Egli è il Verbo//Spirito Creatore che Salva l'umanità dal fallimento dell'essere ( la morte) dandole la VITA che la fa UMANITA' immortale e la porta a compimento definitivo. Gv 6,33 Infatti il Pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà  la VITA  al mondo».
Gv 6,35 // Gv 6,48 Io sono il pane della VITA .; chi viene a me non avrà  fame e chi crede in me non avrà  sete, mai! .
Gesù, Pane che dà  VITA eterna e// colma tutti i bisogni dell'uomo che culminano nel desiderio di compimento dell'essere e di immortalità Gv 6,51 Io sono il pane vivo,  // disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo pane Vivrà  in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la VITA del mondo  ».
Gv 6,50 questo è il pane che discende dal cielo, perchè chi ne mangia non muoia 
Gv 6, 53 «In verità , in verità  io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'UOMO  e non bevete il suo sangue, non avete in voi la VITA. 

Mangiare Gesù non è una metafora ma è una necessità : è indispensabile all'UOMO perchè cresca nella VITA e giunga a compimento e abbia la FORZA per compiere l'esodo definitivo : risorgere da morte . Apocalisse 19, 18 "Venite, radunatevi al grande banchetto di Dio. Mangiate le carni dei re, le carni dei comandanti, le carni degli eroi, le carni dei cavalli e dei cavalieri e le carni di tutti gli uomini, liberi e schiavi, piccoli e grandi".

NOTA : Il Banchetto escatologico

Il banchetto di comunione era una tradizione per i popoli nomadi quando stipulavano una alleanza. 

Es 24, 9Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani d'Israele. 10Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffìro, limpido come il cielo. 11Contro i privilegiati degli Israeliti non stese la mano: essi videro Dio e poi mangiarono e bevvero.

Il banchetto sacro era comune al Tempio in occasione del sacrificio di comunione che rinsaldava i rapporti con Jhwh ( Lv3,1 . 7,11). I profeti prefigurano l'era messianica dell'intervento salvifico finale di Dio come un periodo di cibo abbondante per Israele e per tutti i popoli ( cf. Os 2,23ss Os 14,8ss Am 9,13 ss Ger 31,12ss Ez 36,29ss Is 30,23ss Ag 2,18ss Gl 2,19ss Ml 3,11ss Sal 144,13 132,15 etc ) quindi di grandi banchetti.

Questa prosperità era simbolo della gioia di una piena comunione con Dio ; comunione gioiosa tanto agognata ma sempre perduta a causa dell'infedeltà all'alleanza. Il segno della prosperità messianica diventa nella visione profetica della restaurazione dopo l'esilio a Babilonia un banchetto succulento in cui Dio stipula una nuova alleanza eterna :

Is 55, 1 O voi tutti assetati, venite all'acqua, voi che non avete denaro, venite, comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. 2Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. 3Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide.


e nella visione della retribuzione del giusto , un ritorno universale a Dio e una festa con un grasso banchetto sacro per i poveri :

Sal 22, 24 Lodate il Signore, voi suoi fedeli, gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe, lo tema tutta la discendenza d'Israele; 25 perché egli non ha disprezzato né disdegnato l'afflizione del povero, il proprio volto non gli ha nascosto ma ha ascoltato il suo grido di aiuto. 26 Da te la mia lode nella grande assemblea; scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli. 27 I poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano; il vostro cuore viva per sempre!

Nella visione profetica del compimento della salvezza un banchetto sacro che segnerà la rivelazione di Dio analoga a quella del Sinai ma aperta a tutti i popoli :

Is 25, 6Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. 7Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. 8 Eliminerà la morte per sempre.

Ogni banchetto sacro rimandava al banchetto escatologico profetizzato da Isaia. Nello sviluppo rabbinico anche Dio si sarebbe messo a banchettare : (Esodo Rabbah 15: 7): "Nell'era messianica Dio stabilirà la pace per le nazioni
e si siederà a proprio agio a mangiare in Gan Eden ."
(cf Numeri Rabbah 13: 2 )

 Il banchetto escatologico di comunione fra Dio e il suo popolo veniva visto come un banchetto di nozze secondo la visione profetica di Osea :


Os 2,21 Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell'amore e nella benevolenza, Os 2,22 ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore.

Secondo gli evangelisti Gesù è colui che compie la profezia. Il banchetto escatologico è la festa di nozze tra Gesù, l'Agnello e la Sua sposa, la comunità dei credenti/salvati . Questa festa di nozze avviene già realmente e profeticamente in ogni celebrazione eucaristica della chiesa.
Pane : Forza e VITA La Parola-Spirito di Gesù è Pane di VITA ma non basta all'uomo : è necessario che assimili anche il Pane di Vita. carne=forza
sangue=vita

la carne non giova a nulla; non ha in sè la Vita ; la carne è debole non ha in sè la Forza ; Vita e Forza sono in Gesù, il Pane supersostanziale.

Gv 6, 55Perchè la mia carne è vero cibo che dà la Forza e il mio sangue vera bevanda
che dà la Vita . 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. e possiede la mia Vita e la mia Forza. // Lo Spirito.

Chi mangia Gesù è in-corporato in Lui , è in comunione di Spirito//Vita//Forza con Lui . Nel linguaggio biblico il termine "pane" rappresenta tutto ciò che è necessario alla vita. Carne e sangue è una espressione di Gv che richiama l'agnello dell'esodo dall'Egitto.

Mosè ha sacrificato un agnello e ne versato il sangue sul popolo e sull'altare ( Dio) perchè fosse segno che in Dio e nel Suo popolo "circolava lo stesso sangue" . Era il segno di una comunione di forza e vita.
Avere in sè la VITA è pegno di risurrezione : ' "ultimo giorno" citato spesso da Gv nel suo vangelo è il venerdi santo, giorno della morte-risurrezione di Gesù, il passaggio, l'esodo definitivo dalla morte alla VITA. Gesù è il Nuovo Adamo (l' Uomo-origine dell'Umanità Nuova, Compiuta) che invece di prendere il cibo proibito di Dio (dall'albero dell'Eden ) per diventare come Dio DA' se stesso all'umanità come Cibo di VITA eterna perchè diventi veramente " come Dio" cioè immortale (esodi dalla morte alla VITA) e si compia per esodare definitivamente nel Regno del Padre .

Gesù che si dà come Pane-Agnello per la Vita-Forza dell'uomo che lo fa UOMO, riscatta-cancella il peccato dell' uomo-Adamo (che trasgredisce la volontà di Dio prendendo il pane-cibo proibito ) e lo salva cioè lo porta a compimento come Uomo Definitivo.

In Gesù e nel Suo popolo circola lo stesso sangue // la stessa Vita-Forza di Dio: è la Nuova Alleanza e Alleanza significa anche sposalizio.

Chi partecipa al corpo e al sangue //Vita//Spirito di Gesù si "sposa" con Lui, forma un sol corpo e un solo Spirito con Lui , una sola Umanità  Compiuta e Definitiva .
1Cor 6,17 chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito.
1Cor 12,13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito
Ef 2,18 Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.
Ef 4,4 Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione;

Di memoriale in memoriale il banchetto di nozze tra Gesù ed i suoi salvati è la Nuova creazione, la Creazione Compiuta e Definitiva nella Umanità  Compiuta e Definitiva, il compimento della storia, il Regno di Dio .1Cor 10,17 Poichè vi è un solo pane, noi siamo, benchè molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all'unico pane.
Ef 4, 4 Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; 5un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. 6 Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti,
opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

Libretto sul Padre nostro
F. Armellini
DACCI OGGI IL NOSTRO PANE 
" .. Si può capire questa domanda solo dopo che si è accettata la proposta delle Beatitudini e del Regno di Dio . Solo dopo avere contemplato il disegno di Dio si è in grado di vedere con occhi nuovi i problemi di ogni giorno, la propria vita .."

" .. La richiesta del pane, posta strategicamente al centro del Pater, serve da perno tra la strofa riguardante l'intervento di Dio sull'umanità e quella che si riferisce alle necessità della comunità.

La richiesta del "pane" è l'unica a iniziare con enfasi mediante il complemento (“il pane...”), anziché con un verbo come tutte le altre petizioni ("sia santificato... venga... cancella… non c’indurre…); l'uso (non indispensabile) del doppio articolo determinativo pone deliberatamente l'accento sull'aggettivo che qualifica questo pane (“il pane... il…….. ”).
Non è pertanto un pane qualunque, ma il pane o quel pane ben determinato, che è già in qualche maniera conosciuto ai lettori di Luca destinatari del Pater. epiousion] assolutamente sconosciuto nella lingua greca. La traduzione latina del quarto secolo denominata Vulgata tentò di superare la difficoltà presentata da questo termine sconosciuto traducendo l’aggettivo in due diverse maniere: "cotidianum" in Lc 11,3 e "supersubstantialem" In Mt 6,11.
Per la preghiera liturgica venne scelto il testo di Matteo considerato più completo ma con la sostituzione di "supersubstantialem" di Mt con cotidianum di Lc, termine più facile a pronunziarsi e più comprensibile.   ...il contesto mostra che si tratta del pane necessario per vivere oggi. E' l' opposto dell' accumulo, della frenesia del possesso, del non averne mai abbastanza, dell' angosciarsi per il domani.

L'aggettivo epioùsion richiama in modo evidente il dono della manna nel deserto che veniva donata per il giorno che viene.

A.Maggi .
Appunti da conferenze. Non verificati da A.Maggi." Le diverse possibili interpretazioni date al termine greco sono riconducibili principalmente al significato di un pane inteso non come alimento per il corpo, ma per lo spirito. Girolamo, incaricato dal papa Damaso di portare ordine nelle varie traduzioni latine del testo greco dei vangeli, riguardo a questo termine strano scrive: “Nel vangelo detto degli Ebrei, in luogo di pane “supersubstantiali” ho trovato “maar”, cioè “di domani”, da qui il significato: “il pane del giorno dopo”, cioè futuro, daccelo oggi.

Secondo questa interpretazione, nella petizione del Pater si tratterebbe di chiedere a Dio il pane del/per domani. Evidentemente non si tratta di chiedere per il domani il pane in quanto cibo, perché sarebbe in contraddizione con quanto di seguito affermato da Gesù: “non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia..” (Lc 12,29).

L'insegnamento della Scrittura : non è l'affanno dell'uomo, ma è la generosità di Dio che nutre il creato e "dà il cibo ad ogni vivente"; questo non esime gli uomini dal procurarsi il cibo quale frutto del loro lavoro ( "con il sudore del tuo volto mangerai il pane" .. Gen 3,19; cf 2,15; Sal 104,1415).
Il pane che nutre l’uomo non va richiesto a Dio e non viene inviato dal cielo, ma è compito degli uomini produrlo e condividerlo generosamente con chi non ne ha.

Non c’è da aspettarsi miracolose moltiplicazioni dei pani, ma moltiplicarlo condividendo quello che già c’è.
L’esortazione di Gesù ai suoi discepoli di non preoccuparsi del cibo non è certo un invito a non occuparsene (cf Lc 12,2232). Se il Padre nutre persino i corvi che “non seminano e non mietono” (Lc 12,24), tanto più nutrirà gli uomini che seminano e mietono.

In tutte le richieste del Pater, l'esaudimento delle stesse, pur esigendo la collaborazione dell'uomo, dipende unicamente da Dio.



Il fatto che questo pane venga domandato al Padre significa che si tratta di un alimento che può essere donato soltanto da Dio e non prodotto dall'uomo. Le varie interpretazioni di epiousios come "pane di domani", "pane necessario", o "al di là della sostanza", vedono nel particolare pane richiesto nel Pater un richiamo alla manna del deserto, come viene narrato nel Libro dell' Esodo (cf Es 16).

Nella tradizione giudaica la manna, dono col quale Dio ha accompagnato il suo popolo nell'esodo, è stata considerata il pane per eccellenza: "Fece piovere su di essi la manna per cibo e diede loro pane del cielo" (Sal 78,24; cf Dt 8,16; Gv 6,31.49-50).

Alla base della petizione del Pater di Luca c'è la concezione che la manna, quale pane del cielo, sarebbe stata l'alimento al tempo del Messia. Concezione che viene corretta da Gesù nel discorso nella sinagoga di Cafarnao:

“Non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo. Allora gli dissero: Signore, dacci sempre questo pane. Gesù rispose: Io sono il pane della vita” (Gv 6,3235).

Il pane richiesto dalla comunità è pertanto la presenza di Gesù, che, quale pane di Vita, trasmette ai suoi la Vita dell'eterno che supera la morte.La richiesta di ottenere “ogni giorno” questo pane si rifà alle rappresentazioni presenti sia nell'AT che nel NT della realtà definitiva del regno di Dio, visto da Luca come un banchetto: "Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!" Lc 14,15; cf Mt 9,1415).

La comunità, cosciente di essere entrata nel regno di Dio con la scelta della beatitudine della povertà, chiede che quella pienezza di Vita -che sarà la caratteristica finale del regno- sia già attuale al suo interno. Affinché ciò sia realizzabile essa formula la richiesta: cancella i nostri peccati, come anche noi li cancelliamo ad ogni nostro debitore .

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