Piccolo Corso Biblico

STORIA DELLA SALVEZZA

L' Egitto. l'Esodo.



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Il "Nemico" di Israele

L'analisi narrativa ci dice che il tema dominante del racconto è la salvezza di Israele dalla schiavitù del Nemico operata da Jhwh .

Il tempo in Egitto è il tempo della schiavitù , in attesa della liberazione e le circostanze storiche non sono di per sè oggetto di interesse per cui è necessaria cautela nelle considerazioni storiche.Israele non doveva passare dalla schiavitù in Egitto : il peccato contro Giuseppe ha ritardato il compimento delle promesse ed ha portato il popolo dentro quella storia.

Consideriamo Es 1-2.
C'è un problema : la crescita di Israele.
C'è una prima soluzione ( gli Egizi hanno una sapienza, sono una potenza mondiale ) : facciamoli lavorare.
C'è un fallimento.
C'è una seconda soluzione (saggia ?) : ammazziamo un pò di maschi e lasciamo le donne ( per noi) .
Nuovo fallimento.
C'è una terza soluzione? Sì, : sterminiamoli.
E' una saggia soluzione?  Succederà?
Suspence.


At 7,17 Mentre si avvicinava il tempo della promessa fatta da Dio ad Abramo
[avrai una discendenza numerosa di popoli e re],
il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto.

La promessa divina fatta ad Abramo, la Benedizione , cioè la "carica" di energia divina data da Dio ad Abramo ed alla sua discendenza è attiva nella storia :

Es 1, 7 I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno. 8 Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 E disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. 10 Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese»

Le sorti degli ebrei in Egitto si rovesciano : il nuovo Faraone diventa loro nemico.

Mosè
Il popolo di Dio diventa schiavo del Faraone. Dio è il " parente più prossimo" di Israele e , secondo il Patto, la Legge antica , doveva intervenire in qualche modo per liberarlo dalla schiavitù  .

Dio interviene per liberare il suo popolo e sceglie come suo Nei testi biblici Dio viene chiamato El o al plurale Elohim, El Eljon ( Dio altissimo)  e con altri nomi.

Questo testo, evidentemente, vuole stabilire come va chiamato il Dio nella religione di Israele.
inviato e profeta un ebreo scampato miracolosamente dalla strage degli innocenti ordinata dal Faraone , Mosè.

Cresciuto alla corte del Faraone perchè adottato dalla Figlia che lo aveva trovato in una cesta sul Nilo abbandonato dalla madre per salvarlo dalla strage. Egli sapeva di essere ebreo perchè la madre lo aveva clandestinamente educato alla Tradizione.

Diventato architetto del Faraone un giorno assiste alla morte ingiusta di una schiava ebrea per mano di una guardia egizia: preso da un raptus uccide la guardia.

Omicida e odiato dal fratello legittimo figlio del faraone, deve fuggire e lasciare l'Egitto. Si rifugia nella penisola del Sinai dove fa il pastore presso una tribù del deserto. Un giorno viene " chiamato" da Dio.

Il Nome di Dio. Es 3,1 Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. 2L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava.

3Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?».4 Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!».5 Riprese: «Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!».


6 E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio. Es 3,13 Mosè disse a Dio: «Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?». 14 Dio disse a Mosè: JHWH (congettura : «Io sono colui che sono!»).





Poi disse: «Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi». 15 Dio aggiunse a Mosè: «Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione.

Nella Bibbia Ebraica il nome JHWH, impronunciabile, viene sostituito con Adonai che significa il Signore. Così infatti traducono le Bibbie cristiane. Per ricordarlo ai lettori ebrei i masoreti hanno posto -nei testi biblici in ebraico-sotto alle consonati JHWH le vocali di Adonai. Ne risulta la lettura : JeHoWaH.

Secondo il comando dato a Mosè il nome di Dio non deve mai essere pronunciato. Solo una volta l'anno, quando sarà istituito il tempio , nel giorno del kippur ( espiazione dei peccati) il Sommo Sacerdote entrerà nel Santo , alla presenza di Dio, spruzzerà il sangue dell'agnello sacrificale sull'Arca dell'alleanza e invocando il perdono annuale per sè e per tutto il popolo potrà pronunciare quel Nome.

La Promessa divina di liberazione Es6, 2Dio parlò a Mosè e gli disse: «Io sono il Signore! 3Sono apparso ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio onnipotente, ma con il mio nome di Signore non mi sono manifestato a loro. 4Ho anche stabilito la mia alleanza con loro, per dar loro il paese di Canaan, quel paese dov`essi soggiornarono come forestieri. 5 Sono ancora io che ho udito il lamento degli Israeliti asserviti dagli Egiziani e mi sono ricordato della mia alleanza. 6Per questo dì agli Israeliti: Io sono JHWH!

- Vi sottrarrò ai gravami degli Egiziani,
- vi libererò dalla loro schiavitù e vi libererò con braccio teso e con grandi castighi.
- 7Io vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio.
Voi saprete che io sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrarrà ai gravami degli Egiziani.
-8 Vi farò entrare nel paese che ho giurato a mano alzata di dare ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, e ve lo darò in possesso. Io sono il Signore!»


Es 6, 29 il Signore disse a Mosè: «Io sono il Signore! Riferisci al faraone, re d'Egitto, quanto io ti dico».
30 Mosè disse alla presenza del Signore: «Ecco ho la parola impacciata e come il faraone vorrà ascoltarmi?».
Eso 7,1 Il Signore disse a Mosè: «Vedi, io ti ho posto a far le veci di Dio per il faraone: Aronne, tuo fratello, sarà il tuo profeta. 2 Tu gli dirai quanto io ti ordinerò: Aronne, tuo fratello, parlerà al faraone perché lasci partire gli Israeliti dal suo paese.-3 Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto.
-4 Il faraone non vi ascolterà e io porrò la mano contro l'Egitto e farò così uscire dal paese d'Egitto le mie schiere, il mio popolo degli Israeliti, con l'intervento di grandi castighi. 5 Allora gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando stenderò la mano contro l'Egitto e farò uscire di mezzo a loro gli Israeliti!».8 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne:
-9 «Quando il faraone vi chiederà: Fate un prodigio a vostro sostegno! tu dirai ad Aronne: Prendi il bastone e gettalo davanti al faraone e diventerà un serpente!».


Mosè, come Abramo e i patriarchi è depositario di una promessa divina che è dta per realizzarsi subito . Come sempre però ci sono avversari e nemici che ne ritardano il compimento .

Mosè e il Faraone

Questa sezione narra lo scontro tra la religione ( il Dio) di Israele , un popolo in schiavitù , e la religione egiziana (gli dèi d'Egitto) una potenza mondiale.

Es 7,7 Mosè aveva ottant'anni e Aronne ottantatré, quando parlarono al faraone.
10 Mosè e Aronne vennero dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il bastone davanti al faraone e davanti ai suoi servi ed esso divenne un serpente. 11 Allora il faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i maghi dell'Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. 12 Gettarono ciascuno il suo bastone e i bastoni divennero serpenti. Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni.


Evento programmatico : Jhwh vincerà gli dèi d'Egitto.

13 Però il cuore del faraone si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore. 14 Poi il Signore disse a Mosè: «Il cuore del faraone è irremovibile: si è rifiutato di lasciar partire il popolo.

E inizia il ciclo delle 10 piaghe d'Egitto. Jhwh per mezzo di Mosè ordina al faraone di lasciar partire il popolo,

Es 9,13 Poi il Signore disse a Mosè: «Alzati di buon mattino, presentati al faraone e annunziagli: Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire!

il Faraone accetta ma poi lo nega : piaga. Di nuovo Dio parla al Faraone .... e così per 10 volte.

il cuore del faraone si ostinò e non diede loro ascolto

l cuore del faraone è irremovibile

Es11,10 Mosè e Aronne avevano fatto tutti questi prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti dal suo paese.

Il cuore del Faraone si "indurisce" fino ad un punto di non-ritorno  : " ascoltare la Parola di Dio e non metterla in pratica" porta il Faraone a diventare incapace di " ascoltarla e metterla in pratica " in modo irreversibile. Facile la previsione: Dio punirà irrevocabil mente il Faraone.

L'esodo

Lo svolgimento deil racconti mostra chiaramente che la sezione ha per mèta l'uscita dall'Egitto e dunque il soggiorno in Egitto non può essere considerato una storia indipendente nella storia della salvezza.

I nomi delle città di Pithom e Ramses sono attestati in fonti Egiziane dove sono menzionate insieme come città di approvvigionamento sono in relazione con il faraone Ramses II (1290-1224) Questo potrebbe essere un riferimento cronologico .

I testi di Es 12,37-14,31 sull'inseguimento da parte degli Egizi e la salvezza nel Mar delle Canne contengono incerte indicazioni geografiche e rimane oscuro ( ma non impossibile ! ) se questa tradizione risalga ad un avvenimento storico. ( Rendtorff 1999).

L'analisi del canone ci dice che il "passato" della storia di Israele è normativo ,e l"esodo" ne è il centro. Anche l'analisi retorica prospetta questa centralità :

A- Prologo- (Es1-7)
B- Uscita (Es7-15)
C- Deserto (Es 5-18)
D- Alleanza-leggi (Es 18)
E- Leggi (25-31)


X-CENTRO : Es 32-34 ( peccato-castigo/perdono-rinnovo alleanza)

E'- Culto-leggi (Es 35-40)
D'- Leggi (Lv -Nm 1-10)
C'- Deserto (Nm 11-12 )
B'- Entrata in Palestina ( Nm 12-fine)
A'- Epilogo (Dt
)

La retorica rispecchia lo schema storico generale , la storia (e la vita) come esodo :

- uscire ( dalla schiavitù) = esodo
- entrare (nella schiavitù) = controesodo o esilio ;


il determinante sono il peccato di Israele e il perdono divino :

Es 32,30 Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa».31 Mosè ritornò dal Signore e disse: «Questo popolo ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d'oro. 32 Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato... E se no, cancellami dal tuo libro che hai scritto!».33 Il Signore disse a Mosè: «Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me. 34 Ora va', conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco il mio angelo ti precederà; ma nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato».35 Il Signore percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello fabbricato da Aronne.

Il Passaggio del Mar Rosso
Es 12,29 A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d'Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, e tutti i primogeniti del bestiame. 30 Si alzò il faraone nella notte e con lui i suoi ministri e tutti gli Egiziani; un grande grido scoppiò in Egitto, perché non c'era casa dove non ci fosse un morto! 31 Il faraone convocò Mosè e Aronne nella notte e disse: «Alzatevi e abbandonate il mio popolo, voi e gli Israeliti! Andate a servire il Signore come avete detto. 32 Prendete anche il vostro bestiame e le vostre greggi, come avete detto, e partite! Benedite anche me!».

33 Gli Egiziani fecero pressione sul popolo, affrettandosi a mandarli via dal paese, perché dicevano: «Stiamo per morire tutti!». 34 Il popolo portò con sé la pasta prima che fosse lievitata, recando sulle spalle le madie avvolte nei mantelli.35 Gli Israeliti eseguirono l'ordine di Mosè e si fecero dare dagli Egiziani oggetti d'argento e d'oro e vesti. 36 Il Signore fece sì che il popolo trovasse favore agli occhi degli Egiziani, i quali annuirono alle loro richieste. Così essi spogliarono gli Egiziani. 37 Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini capaci di camminare, senza contare i bambini. 38 Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e insieme greggi e armenti in gran numero.39 Fecero cuocere la pasta che avevano portata dall'Egitto in forma di focacce azzime, perché non era lievitata: erano infatti stati scacciati dall'Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste per il viaggio. 40 Il tempo durante il quale gli Israeliti abitarono in Egitto fu di quattrocentotrent'anni.

Es 14,17 Quando il faraone lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per la strada del paese dei Filistei, benché fosse più corta, perché Dio pensava: «Altrimenti il popolo, vedendo imminente la guerra, potrebbe pentirsi e tornare in Egitto». 18 Dio guidò il popolo per la strada del deserto verso il Mare Rosso. Gli Israeliti, ben armati uscivano dal paese d'Egitto. 19 Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva fatto giurare solennemente gli Israeliti: «Dio, certo, verrà a visitarvi; voi allora vi porterete via le mie ossa». 20 Partirono da Succot e si accamparono a Etam, sul limite del deserto. 21 Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. 22 Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte.

Eso 14,1 Il Signore disse a Mosè: 2 «Comanda agli Israeliti che tornino indietro e si accampino davanti a Pi-Achirot, tra Migdol e il mare, davanti a Baal-Zefon; di fronte ad esso vi accamperete presso il mare. 3 Il faraone penserà degli Israeliti: Vanno errando per il paese; il deserto li ha bloccati! 4 Io renderò ostinato il cuore del faraone ed egli li inseguirà; io dimostrerò la mia gloria contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli Egiziani sapranno che io sono il Signore!». Essi fecero in tal modo.

5 Quando fu riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: «Che abbiamo fatto, lasciando partire Israele, così che più non ci serva!». 6 Attaccò allora il cocchio e prese con sé i suoi soldati. 7 Prese poi seicento carri scelti e tutti i carri di Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi. 8 Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re di Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata. 9 Gli Egiziani li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano accampati presso il mare: tutti i cavalli e i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito si trovarono presso Pi-Achirot, davanti a Baal-Zefon.

10 Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani muovevano il campo dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. 11 Poi dissero a Mosè: «Forse perché non c'erano sepolcri in Egitto ci hai portati a morire nel deserto? Che hai fatto, portandoci fuori dall'Egitto? 12 Non ti dicevamo in Egitto: Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l'Egitto che morire nel deserto?». 13 Mosè rispose: «Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! 14 Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli».

15 Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. 16 Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all'asciutto. 17 Ecco io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. 18 Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri».


Dio "PASSA"  , salva il suo popolo e distrugge i suoi nemici.
Il " passaggio di Dio " è Pesak, Pasqua.
LA TRAVERSATA MIRACOLOSA
219 L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro. 20 Venne così a trovarsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello d'Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte.

21 Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore, durante tutta la notte, risospinseil mare con un forte vento d'oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. 22 Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. 23 Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare.

24 Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. 25 Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!».26 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri».

27 Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. 28 Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. 29 Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. 30 In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; 31 Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l'Egitto e il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè.

Temere Jhwh. L'analisi narrativa mette in evidenza un problema : la proliferazione degli isareliti. E' la benedizione divina che agisce in questa moltiplicazione ( -avrai una discendenza di popoli e re -disse JHWH ad Abramo" - promessa che la riflessione successiva riferirà ad una benedizione archetipica divina : "crescete e moltiplicatevi". )

Gli Egizi mettono in atto tutta la loro sapienza, famosa in tutto il globo. Il Faraone possiede sapienza e magìa ma non conosce la  " benedizione" di Jhwh. Non lo teme , per questo non gli ubbidisce.

Eso 9,30 Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio».

E' temerario e ostinato fino al un punto di non-ritorno, l'"indurimento del cuore" che "obbliga Dio" a punirlo con la morte. Tema ben conosciuto da Israele:

Ne 9,16 Ma essi, i nostri padri, si sono comportati con superbia, hanno indurito la loro cervice e non hanno obbedito ai tuoi comandi; Ne 9,17 si sono rifiutati di obbedire e non si sono ricordati dei miracoli che tu avevi operato in loro favore; hanno indurito la loro cervice e nella loro ribellione si sono dati un capo per tornare alla loro schiavitù.
Ger 5,3 Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà? Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore; li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione. Hanno indurito la faccia più di una rupe, non vogliono convertirsi.


Nonostante tutta la vicenda,le percosse, il Faraone, l'Egitto, il potere di questo mondo , non giunge a temere Jhwh, mentre

il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè.

Israele è depositario di una benedizione, di una promessa divina che è attiva nella storia. Ha acquisito una sapienza che è superiore alle potenze e sapienze arroganti di questo mondo, è la sapienza di Jhwh.

Di fronte a Jhwh i sapienti di questo mondo sono destinati a piegarsi. Temere Jhwh è la sapienza vincente. Questi testi rileggono le tradizioni antiche con questa sapienza, e nasce una " sapienza dell'Esodo" che i testi vogliono trasmettere a tutte le generazioni.

La sapienza biblica tende a portare nelle culture una umanità che anche la più saggia nazione (come l' Egitto) non conosce .

Isarele è stato schiavo e oppresso , quando sarà una nazione e avrà in sè degli stranieri  potrà chiedere loro una corvè ma non la schiavitù, tantomeno potrà pensare di ucciderli o sterminarli.

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