Corso di Religione

         


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La felicità è una utopia?Nel mondo tutti cercano la felicità ma non c'è felicità per tutti. Perchè? Cosa impedisce all'umanità di essere felice?

Tutti gli uomini studiano, lavorano, si divertono, fanno molte cose, faticano, rischiano la vita e cosa cercano in tutto ciò che fanno? La felicità! Ma ci riescono?

No!
è la risposta più comune
La guerra, le malattie, i cattivi,etc.: il male ! L’uomo sbaglia, cerca la felicità attraverso comportamenti che producono sofferenza, dolore, infelicità. Tutti gli uomini fanno l’esperienza del male. C'è una evidenza : l’uomo sperimenta nella vita di essere teso , in tutto cio' che fa, a raggiungere uno stato di benessere pieno, la felicità, ma sperimenta anche qualcosa che gli impedisce di essere pienamente felice e che si chiama male.

Il male produce sofferenza e dolore, infelicità. L’estremo male è la morte. Male e morte sono i due nemici irriducibili della felicità umana.
Le domande difficili La vita comincia presto a metterci davanti a dei fatti a delle domande che sono difficili.

A 16 anni mi ritrovo a vivere per studiare: chi me lo fa fare? Studiare non mi rende felice in questo momento:che senso ha vivere cosi? sarebbe meglio smettere, lavorare , guadagnare e divertirsi! o forse sarebbe meglio continuare a studiare per aspirare ad una vita più autentica? come faccio a saperlo? Provo smarrimento e insicurezza.

A 18 anni un amico va sbattere con la moto. Ha le gambe paralizzate. Sento che la sua vita è finita. Ha ancora senso vivere? eppure deve vivere per forza! come può vivere una vita in queste condizioni? Che senso ha la sofferenza? Provo smarrimento e insicurezza.

A 19 anni mi ritrovo a lavorare: guadagno , spendo e mi diverto ma non mi sento felice realizzato. Lavorare non mi rende felice in questo momento: che senso ha faticare nella vita? Chi me lo sa dire con sicurezza? Ma poi perchè bisogna lavorare nella vita, chi l'ha detto? Meglio sarebbe rubare! Provo smarrimento e insicurezza.

A 24 anni
muore una persona cara: perchè è capitato proprio a lei? Ora che faccio? Come sarà la mia vita? Ha ancora senso coltivare le mie speranze, i miei progetti? Ma vale proprio la pena faticare per vivere se tutto finisce nella tomba? Cosa c'è dopo la morte? Provo smarrimento e insicurezza.
Tutti gli uomini prima o poi nella vita sperimentano un limite conoscitivo, una insufficienza di significati ordinari, una mancanza radicale di forze necessarie per dominare l'ambiente ordinario ma soprattutto lo straordinario (malattia morte carestia, guerra ) e in definitiva il futuro, l'avvenire .

La vita -prima o poi - pone tutti di fronte a domande difficili, eppure fondamentali ; domande che provocano smarrimento, insicurezza, anche angoscia.
Domande sulla vita partono dall'inconscio e premono continuamente sull'io profondo esigendo delle risposte. Se non si trovano risposte, soluzioni concrete, l'io e' incerto , disorientato, non sa dove e come orientare l'esistenza.

La persona prova un malessere esistenziale : «...Non e' mai felice, e' agitato, disorientato, a volte depresso, a volte violento, fino alla disperazione ed al disturbo psichico...»

Adolescenti e adulti vanno in depressione e si tolgono la vita, oppure cercano una sopravvivenza meno angosciante: sballo da droghe o sesso, l'emozione del crimine, del rischio estremo, etc.
Se le domande fondamentali sulla vita trovano risposte/soluzioni adeguate l'io si sente integro/autentico ed orienta tutte le energie tutte le risorse della persona verso la felicita'.

Questo è possibile?
Felicità e religione6° grado -La beatitudineSiamo fatti per essere felici e sperimentiamo che non siamo capaci di realizzare la felicità in modo autentico. Esiste una salvezza da questa condizione ?

Nella storia, solo l'irruzione del Sacro - le rivelazioni - ha dimostrato di poter aprire questa possibilità.
L’uomo da solo comprende che può combattere il male e la morte con tutte le sue forze, ma non può vincerli. Si domanda:... esiste una realtà superiore all'uomo a cui potersi rivolgere per eliminare male e morte?  Tutte le culture attestano che è possibile essere felici in questo mondo indipendemente dalla condizione storiche in cui si vive ; ci sono infatti persone felici - e lo dimostrano nella vita perchè sanno amare e creare felicità- la cui felicità viene dalla relazione con il sacro ! Pensiamo a San Francesco, al Buddha , agli immortali del Taoismo, a jivan mukta dell'Induismo e a tutti i "beati" ( uomini compiuti , anche diversamente intesi) delle diverse religioni.

Persone che -come tutti- non erano pienamente felici in questo mondo e non erano pienamente capaci di amare , ma nella relazione con il Sacro sono diventati felici e capaci di amare anche nella povertà , nella sofferenza, nell'indigenza, nel bisogno.
La beatitudine è uno stato di benessere permanente pieno e traboccante che non dipende dalla relazione con questo mondo ma che nasce solo nell’incontro vivo con il "Sacro " . La religione. Tutti i popoli da sempre hanno sperimentato che solo attraverso forze del Sacro gli uomini possono sperare di vincere il male e la morte e raggiungere la felicità.

Tutte le religioni attestano come forze soprannaturali, interventi divini ( rivelazioni ), il sacro degli dèi , sono stati loro alleati nel combattere il male e la morte e camminare verso la felicità.
Se e' evidente a tutti che non e' possibile avere la felicita' dal mondo e' anche vero che alcuni hanno avuto la felicita' dal Sacro e a partire da questo , sono stati capaci di amare pienamente e di creare felicita' per tutti .

La divinità è al sicuro dal male e dalla morte : unirsi al Sacro significa sperare di essere salvati dal male e dalla morte .
Il desiderio umano di felicità non si accontenta se non di una felicità duratura, definitiva e questo desiderio spinge la persona ad aprirsi al Sacro cioè alle sua rivelazioni storiche.

Attraverso l'unione misteriosa al Sacro molti hanno vissuto la beatitudine ed hanno perseverato in essa fino alla morte!
7° grado -La santitàNella unione permanente al Sacro il male e la morte, possono essere sconfitti .
La beatitudine che supera la morte è comunemente chiamata " santità".La Santità è la felicità definitiva di un essere umano autentico, " compiuto" : pienezza di autenticità che supera la morte. E' il compimento di un cammino umano che include :
- la gioia , il benessere della realzione con gli altri
- la felicità , la relazione di amore con gli altri e con il tutto,
- la beatitudine dell'unione al sacro
- il compimento dell'essere oltre la morte come UOMO  immortale, autentico e definitivo .
I " Santi" delle diverse religioni sono coloro che danno segni ( miracoli e prodigi, il Sacro) di questo loro stato di benessere permanente .


Rivelazione, Religione e fede La natura umana spinge l'uomo alla compiutezza, alla felicità definitiva, alla realizzazione dell'  uomo definitivo   . Questo è  il senso del vivere umano. Una felicita' piena e definitiva - seppur diversamente intesa e raggiunta- e’ un valore universale.
Essa e’ cio’ che da senso definitivo al vivere, a tutto cio' che che si fa , cio’ che realizza in pienezza l'uomo come  uomo compiuto .
La felicità piena e definitiva ( o santità ) si rivela solo nell'unione permanente al Sacro ( che si manifesta nelle rivelazioni ).

La religione mette in relazione con il sacro che si offre nella rivelazione e questa relazione apre alla fede nel compimento dell'essere e guida alla santità.
Un popolo in relazione con il sacro puo' vivere una reale speranza di felicità definitiva se la religione lo conduce alla fede nella rivelazione.   La scelta di fede in una rivelazione e’ determinante per l’orientamento della persona verso una felicità permanente. Si tratta poi di conoscere e saper valutare le diverse rivelazioni.

INDUISMO : JIVAN MUKTA è l' anima libera dal Samsara , l'illuminato che possiede la coscienza cosmica dei 5 paradisi del Brahman.

BUDDHISMO: BUDDHA è la coscienza pura della chiaraluce , la coscienza/beatitudine detta Nirvana.

TAOISMO : GLI IMMORTALI (XIAN) UOMINI VERI (SHENG REN). sono coloro che hanno raggiunto la perfezione dell'Armonia e la beatitudine che vi è connessa.

GIAINISMO : SIDDHA è l' anima liberata che risiede all'apice dell 'universo in uno stato di pura beatitudine. Le più alte anime liberate o entità supreme sono gli ARHAT , i degni , o GINA , o costruttori del guado.

EBRAISMO : I GIUSTI sono coloro che compiono la fedeltà ( o ubbidienza o osservanza ) all' alleanza con Dio e -alla fine dei tempi -risorgono con il corpo nel suo Regno. La rivelazione ebraica è profetica: è una promessa divina ; non si sono ancora rivelati i giusti perchè bisogna attendere la resurrezione ed il Giudizio Universale.

ISLAM : I GIUSTI La sottomissione ad Allah ( Islam ) , rende l'uomo un muslim (sottomesso) ,introduce nella comunione di vita con Allah , la dimensione dei giusti ( o santi ) ai quali è riservata -alla fine dei tempi - la resurrrezione del corpo e la vita eterna insieme a Dio. La rivelazione musulmana è profetica: è una promessa divina, non si sono ancora rivelati i giusti perchè bisogna attendere la resurrezione ed il Giudizio Universale.

CRISTIANESIMO: Gesù , a chi ha fede in Lui, il Risorto , l'Uomo definitivo, dona la sua pienezza, la Sua felicità e immortalità . Gratuitamente.

Gv 14, 27Vi lascio la pace ( la mia felicità ), vi do la mia pace ( la mia felicità). Non come la dà il mondo, io la do a voi. ( la mia è piena e definitiva, supera la morte) Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
I " santi" sono coloro che nella religione vengono venerati dopo la morte perchè hanno compiuto miracoli e prodigi dimostrando la loro partecipazione e irradiazione del Sacro.

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  FELICITA'   E IMMORTALITA'

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