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Libri consigliati
Settembre 2011

Chesterton Gilbert K.
Profilo della ragionevolezza (Il).
Il Distributismo, un’alternativa al Capitalismo e al Socialismo
.
Lindau - 2011
- pp. 256
- EAN 9788871809076

Il Distributismo un' alternativa a comunismo e al socialismo.

Considerato da molti un vero e proprio manuale del Distributismo, Il profilo della ragionevolezza – pubblicato per la prima volta nel 1926 – è la risposta di Chesterton al fallimento del capitalismo e del socialismo, colpevoli della stessa impersonalità e disumanità. Anziché abbandonarsi a facili pessimismi, l’autore elabora con la consueta verve un’alternativa al vicolo cieco del progresso, perché «centinaia di episodi della storia umana dimostrano che le tendenze possono essere invertite, e che una pietra d’inciampo può diventare il punto di svolta». Rifacendosi alla dottrina sociale della Chiesa cattolica, propone quindi una ricetta quanto mai semplice e ragionevole: fare un passo indietro per poter andare avanti. Ma al di là delle soluzioni pratiche indicate in quest’opera – come fermare l’avanzata del monopolio favorendo i piccoli negozi o come spartire la proprietà delle macchine –, quella invocata da Chesterton è soprattutto la nascita di uno spirito nuovo: un poderoso sforzo della volontà umana per riappropriarsi del potere di indirizzare in qualche misura la propria esistenza. Il profilo della ragionevolezza è così in primo luogo un manifesto contro qualsiasi forma di determinismo (storico, economico, sociale) o comunque di rassegnata accettazione di ciò che sembra (ma non è) inevitabile, quanto mai attuale nel moderno scenario della globalizzazione.


Rodney Stark
Eserciti di Dio (Gli).
Le vere ragioni delle crociate
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Lindau - 2010
- pp. 376
- EAN 9788871808543

Qual è la radice dell’odio dell’islam fondamentalista per l’Occidente?

Sono davvero le crociate la causa remota dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001? Fra gli storici e gli studiosi di politica non pochi addossano alle «guerre cristiane» la responsabilità di aver inaugurato l’era della colonizzazione europea allo scopo di accaparrarsi le ricchezze della Terra Santa e di arruolare nuovi credenti. Questa interpretazione giustifica l’idea di una sorta di peccato originale che condizionerebbe i rapporti dell’islam con l’Occidente – un’idea che si è insinuata nei discorsi e nei dibattiti più importanti e ha spesso informato le scelte di capi di governo od organizzazioni internazionali (come la Comunità Europea e l’ONU).

Per Rodney Stark è arrivato il momento di fare chiarezza, ricollocando al giusto posto – sulla base delle fonti dell’epoca (dell’una e dell’altra parte) e degli studi più autorevoli – tutte le tessere che compongono il complesso mosaico di quelle vicende lontane. Stark presenta i protagonisti (i papi, i re, tutto il variegato universo umano che prese parte a vario titolo all’impresa, e anche gli «infedeli» con le loro vere o presunte eccellenze), analizza le ragioni e motivazioni rispettive, descrive i complessi intrecci politici, economici e culturali (compreso il ruolo giocato nelle società medio-orientali dalle comunità autoctone di ebrei e cristiani), e naturalmente ricostruisce, con rigore e puntualità, la sequenza degli eventi.

Due conclusioni, fra le altre, si impongono. Innanzitutto le crociate sono state all’origine una reazione obbligata all’aggressività di un’orda che si spingeva sempre più in là e che doveva essere fermata. Poi appare evidente che l’ostilità del mondo islamico per l’Occidente in conseguenza delle crudeltà crociate è un fenomeno suscitato ad arte, in un’epoca a noi vicina, da chi voleva infiammare gli animi per motivi che la storia degli ultimi anni ha perfettamente chiarito.

«Attraverso i suoi numerosi libri, Rodney Stark ci ha obbligato a rivedere molto di quello che presumevamo della storia della cristianità e delle sue relazioni con altre fedi. Ora con questo libro si lancia all’assalto dei facili miti che gli studiosi hanno reso popolari a proposito delle crociate. L’esito è sbalorditivo.Il suo più grande risultato è di farci vedere i crociati nei loro veri termini.»

Philip Jenkins, storico.



Christopher Dawson
Formazione della Cristianità Occidentale (La) .
D'Ettoris - 2010
- pp. 354 -
EAN 9788889341209

"The Formation of Christendom" (1967) raccoglie la prima parte delle lezioni tenute da Christopher Dawson nel periodo in cui occupa la cattedra di Studi Cattolici Romani alla Divinity School della Harvard University (1958-1962) ed è la sua ultima opera pubblicata in vita. Il cuore del saggio, dedicato alla formazione, all’apogeo e ai primi segni di dissoluzione della Civiltà cristiana romano-germanica – che sviluppa e completa "The Making of Europe: An Introduction to the History of European Unity (1932) e Religion and the Rise of Western Culture (1950)", già apparsi in traduzione italiana – è preceduto da due ampie parti che, assieme alla precedente, consentono al lettore una panoramica sufficientemente completa e approfondita del pensiero dello storico britannico. La prima è dedicata alle idee di Dawson in tema di sociologia della cultura e delle civiltà, sviluppate a partire dagli anni 1920 in confronto critico con quelle espresse da Arnold Toynbee e da Oswald Spengler, ma che si propongono lo scopo più ampio di illustrare la dinamica attraverso cui le culture, qualunque sia il loro livello di sviluppo, si influenzano e si fecondano. La seconda è dedicata all’illustrazione della teologia della storia prima ebraica e poi cristiana, interesse che l’autore, da sempre appassionato studioso del De civitate Dei di sant’Agostino, rinnova negli anni dei totalitarismi vittoriosi e dilaganti e della secolarizzazione delle democrazie, gli uni e le altre portatori di proprie visioni – vere e proprie antiteologie – della storia.

a cura di Paolo Mazzeranghi


Massimo Introvigne -
Islam, che sta succedendo? Le rivolte arabe, la morte di Osama bin Laden, l'esodo degli immigrati
Sugarco - 2011
- pp. 160
- EAN 9788871986180

Che succede nel mondo islamico? Improvvisamente, nel 2011, antiche certezze si sono sgretolate. Regimi che sembravano solidissimi – a partire dalla Tunisia di Ben Ali e dall'Egitto di Mubarak – sono caduti in poche settimane. La guerra alla Libia di Gheddafi ha sconvolto la politica europea. In Siria, in Yemen, in Bahrain, in Palestina quelle che sembravano certezze sono state rimesse in discussione. Su questo scenario, già di per sé difficile e confuso, ha fatto irruzione il 2 maggio 2011 la notizia della morte di Osama bin Laden, che ha indotto a ripensare l'intera questione del terrorismo. Restano nell'aria i rischi di ritorsioni dei terroristi e di campagne di «pulizia religiosa» contro le minoranze cristiane nei Paesi islamici, purtroppo già da tempo in corso. Rimane, per l'Europa e per l'Italia, il rischio di un esodo biblico d'immigrati verso le nostre coste. Massimo Introvigne ritorna sugli eventi che hanno sconvolto l'islam, rintracciandone le radici lontane in un sottosviluppo del Medio Oriente che ha anche cause culturali e religiose, nella crisi mai risolta del mondo musulmano nata dopo la sconfitta alle porte di Vienna nel 1683 e nell'emergere di regimi laici, nazionalisti e corrotti dopo la fine dell'epoca coloniale. In appendice, tre documenti essenziali: lo statuto dell'organizzazione palestinese Hamas; le Epistole Ladenesi, lo scritto principale di Osama bin Laden; e l'ultimo audiomessaggio dello stesso bin Laden, diffuso dopo la sua morte dalla televisione araba Al Jazeera l'8 maggio 2011, per la prima volta in traduzione italiana.


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