Corso di Religione

         


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RisurrezioneGv 11:25«Io sono la risurrezione // e laVITA ( eterna)GESU' è la resurrezione: Lui è il Principio, la VITA che passa dalla morte , ha il potere di risorgere da morte l'Uomo.

Lui è il VIVENTE , in Lui è la VITA dell'Eterno e può darLA all'uomo rendendolo UOMO, VIVENTE del suo stesso Spirito , per risorgerlo da morte come Uomo Definitivo.
Gv 10:17 Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita attiva ( ψυχήν)( per il SUO Progetto salvifico) , per poi riprenderla di nuovo ( con la risurrezione) . 18 Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo.Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».Il terzo giorno  Mat 17,22 Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini 23 e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà» Lu 9,20 «Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». Lu 18,31 Poi prese con sé i Dodici e disse loro:«Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà. 32 Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi 33 e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà»34 Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto
Giov 2,19 Rispose loro Gesù: «Distruggete questo santuario e
in tre giorni lo farò risorgere» 20 Gli dissero allora i Giudei: «Questo santuario è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21 Ma egli parlava del santuario del suo corpo. 22 Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

L'espressione " terzo giorno /tre giorni " non è cronologica ma teologica. Il n° 3 indica totalità a cui nulla si può aggiugere o togliere, e qui indica la pienezza del tempo, il tempo previsto da Dio, il tempo che ci vuole cui nessuno può aggiungere o togliere qualcosa.
Lc 13,32 «Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani;e il terzo giorno la mia opera è compiuta. GESU' morirà/risorgerà al tempo giusto , in maniera definitiva: l'evento è previsto dal progetto divino , è un evento certo, degno di fede. GESU' sarà ucciso, ma entrerà come Uomo Definitivo nella Vita dell'eterno, pienamente e definitivamente.

L'opera di GESU' è quella del Padre , la creazione compiuta, l'Uomo Compiuto e Definitivo.
Il terzo giorno, a un ebreo del tempo, richiamava anche il giorno dell’alleanza, il giorno in cui Dio a Mosè sul Sinai donò l’alleanza con il suo popolo. (Es 19,11 ss) GESU' risorto, l'Uomo Definitivo, la creazione compiuta, è il segno dell'alleanza compiuta, definitiva di Dio con l'umanità intera.

La sepolturaMat 27,57 Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. 58 Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato. 59 Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo 60 e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò.61 Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria.

62 Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: 63 «Signore, ci siamo ricordati che quell' impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò. 64 Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: È risuscitato dai morti. Così quest'ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». 65 Pilato disse loro: «Avete la vostra guardia, andate e assicuratevi come credete». 66 Ed essi andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia.


Accertata la sua morte morte , Gesù viene deposto dalla croce e sepolto nella tomba di un ricco ebreo. Le famiglie ebree benestanti avevano camere sepolcrali scavate nella roccia morbida. La salma veniva posta in una nicchia e la tomba sigillata con una pietra tombale. A decomposizione avvenuta le ossa venivano riposte in un ossario di famiglia.



Tra morte e resurrezione ( per approfondire : discese agli inferi )

Come vengono interpretati le ore che trascorrono tra la morte di Gesù e la sua resurrezione?
 CUCC 631 Gesù era disceso nelle regioni inferiori della terra: “Colui che discese è lo stesso che anche ascese”( Ef 4,10 ). Il Simbolo degli Apostoli professa in uno stesso articolo di fede la discesa di Cristo agli inferi e la sua Risurrezione dai morti il terzo giorno, perché nella sua Pasqua egli dall'abisso della morte ha fatto scaturire la Vita:  Cristo, tuo Figlio,  che, risuscitato dai morti,  fa risplendere sugli uomini la sua luce serena,  e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen [Messale Romano, Veglia Pasquale, Exultet].

  632 Le frequenti affermazioni del Nuovo Testamento secondo le quali Gesù “è risuscitato dai morti” ( At 3,15; Rm 8,11; 1Cor 15,20 ) presuppongono che, preliminarmente alla Risurrezione, egli abbia dimorato nel soggiorno dei morti [Cf Eb 13,20 ]. E' il senso primo che la predicazione apostolica ha dato alla discesa di Gesù agli inferi: Gesù ha conosciuto la morte come tutti gli uomini e li ha raggiunti con la sua anima nella dimora dei morti. Ma egli vi è disceso come Salvatore, proclamando la Buona Novella agli spiriti che vi si trovavano prigionieri [Cf 1Pt 3,18-19 ].

 633 La Scrittura chiama inferi, shéol o ade [Cf Fil 2,10; At 2,24; Ap 1,18; Ef 4,9 ] il soggiorno dei morti dove Cristo morto è disceso, perché quelli che vi si trovano sono privati della visione di Dio [Cf Sal 6,6; Sal 88,11-13 ]. Tale infatti è, nell'attesa del Redentore, la sorte di tutti i morti, cattivi o giusti; [Cf Sal 89,49; 633 1Sam 28,19; Ez 32,17-32 ] il che non vuol dire che la loro sorte sia identica, come dimostra Gesù nella parabola del povero Lazzaro accolto nel “seno di Abramo” [Cf Lc 16,22-26 ]. “Furono appunto le anime di questi giusti in attesa del Cristo a essere liberate da Gesù disceso all'inferno” [Catechismo Romano, 1, 6, 3]. Gesù non è disceso agli inferi per liberare i dannati [Cf Concilio di Roma (745): Denz. -Schönm., 587] né per distruggere l'inferno della dannazione, [Cf Benedetto XII, Opuscolo Cum dudum: Denz. -Schönm., 1011; Clemente VI, Lettera Super quibusdam: ibid., 1077] maper liberare i giusti che l'avevano preceduto[Cf Concilio di Toledo IV (625): Denz. -Schönm., 485; cf anche Mt 27,52-53 ].

 634“La Buona Novella è stata annunciata anche ai morti. . . ” ( 1Pt 4,6 ). La discesa agli inferi è il pieno compimento dell'annunzio evangelico della salvezza. E' la fase ultima della missione messianica di Gesù, fase condensata nel tempo ma immensamente ampia nel suo reale significato di estensione dell'opera redentrice a tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, perché tutti coloro i quali sono salvati sono stati resi partecipi della Redenzione.

 635 Cristo, dunque, è disceso nella profondità della morte [Cf Mt 12,40; Rm 10,7; Ef 4,9 ] affinché i morti udissero la voce del Figlio di Dio e, ascoltandola, vivessero [Cf Gv 5,25 ]. Gesù “l'Autore della vita” ( At 3,15 ) ha ridotto “all'impotenza, mediante la morte, colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo” liberando “così tutti quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita” ( Eb 2,14-15 ). Ormai Cristo risuscitato ha “potere sopra la morte e sopra gli inferi” ( Ap 1,18 ) e “nel nome di Gesù ogni ginocchio” si piega “nei cieli, sulla terra e sotto terra” ( Fil 2,10 )
Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato ed ha svegliato coloro che da secoli dormivano. . . Egli va a cercare il primo padre, come la pecora smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte.

Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva, che si trovano in prigione. . . “Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio. Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la Vita dei morti” [Da un'antica “Omelia sul Sabato Santo”: PG 43, 440A. 452C, cf Liturgia delle Ore, II, Ufficio delle letture del Sabato Santo].
638 “ Noi vi annunziamo la Buona Novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù” ( At 13,32-33 ). La Risurrezione di Gesù è la verità culminante della nostra fede in Cristo, creduta e vissuta come verità centrale dalla prima comunità cristiana, trasmessa come fondamentale dalla Tradizione, stabilita dai documenti del Nuovo Testamento, predicata come parte essenziale del Mistero pasquale insieme con la croce: Cristo è risuscitato dai morti.  Con la sua morte ha vinto la morte,  Ai morti ha dato la vita [Liturgia bizantina, Tropario di Pasqua].
L'avvenimento è storico e trascendente
 639 Il mistero della Risurrezione di Cristoè un avvenimento reale che ha avuto manifestazioni storicamente constatate, come attesta il Nuovo Testamento. Già verso l'anno 56 san Paolo può scrivere ai cristiani di Corinto: “Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici” ( 1Cor 15,3-4 ). L'Apostolo parla qui della tradizione viva della Risurrezione che egli aveva appreso dopo la sua conversione alle porte di Damasco [Cf At 9,3-18 ]TOMBA PALESTINESE

Nello stesso momento in cui GESU' viene  colpito dalla morte  , Lui risorge e  inizia la resurrezione dei morti : i giusti entrano con GESU' nella dimensione del Regno di Dio .

Mat 27,50 E GESU',emesso un alto grido, spirò.51 Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono,52 i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono.53 E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.54 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a GESU', sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
Mat 28,11 Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. 12 Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: 13 «Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo. 14 E se mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia». 15 Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi. 

La tomba vuota - Vedere e credere   Cat.Univ.ChiesaCatt. CUCC
640“Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato” ( Lc 24,5-6 ). Nel quadro degli avvenimenti di Pasqua, il primo elemento che si incontra è il sepolcro vuoto.Non è in sé una prova diretta. L'assenza del corpo di Cristo nella tomba potrebbe spiegarsi altrimenti [Cf Gv 20,13; Mt 28,11-15 ]. Malgrado ciò, il sepolcro vuoto ha costituito per tutti un segno essenziale. ... 
La scoperta della tomba vuota da parte dei discepoli è stato il primo passo verso il riconoscimento dell'evento della Risurrezione. Ciò suppone che essi abbiano constatato il sepolcro vuoto, [Cf Gv 20,5-7 ] ed abbiano compreso il significato di quel segno sulla base della promessa di GESU' di risorgere, cioè che l'assenza del corpo di Gesù non poteva essere opera umana , Gesù non era semplicemente ritornato ad una vita terrena come era avvenuto per Lazzaro [Cf Gv 11,44 ]. 

Per approfondire: La tomba vuota - Vedere e credere   

Il cadavere potrebbe essere stato rubato e poi fatta una messa in scena ! I segni sono ambigui. Giovanni crede non sulla base dei segni -che sono ambigui- ma interpreta i segni sulla base della sua fede nella parola-promessa di GESU' :

 Gv 2,19 «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere» .. 21 egli parlava del tempio del suo corpo 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da GESU'. E' la fede nella promessa di GESU' che dà significato ai segni e non i segni a confermare la promessa di GESU'!

CUCC 1009 La morte è trasformata da Gesù. Anche Gesù, il Figlio di Dio, ha subìto la morte, propria della condizione umana,  ma  Gesù ha trasformato la maledizione della morte in benedizione. Lu 12,50 C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Mar 10,39 E Gesù disse: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. GESU' parlava del battesimo/calice della morte/resurrezione.

Sconfiggere la mortedi Alberto Maggi 27 settembre 2013 http://www.repubblica.it/

" ..Per un credente il passaggio all'aldilà  dovrebbe essere reso più facile dalla credenza nella resurrezione dei morti.

Io veramente credo alla resurrezione dei vivi. La resurrezione dei morti un concetto giudaico. Ma già con i primi cristiani cambia tutto, come mostra San Paolo nelle sue lettere: "Noi che siamo già resuscitati", "noi che sediamo nei cieli". Gesù ci offre una vita capace di superare anche la morte. Ecco perché i primi evangelisti usano il termine greco zoe. Mentre bios indica la vita biologica, che ha un inizio, uno sviluppo e, per quanto ci dispiaccia, un disfacimento finale, la vita interiore (zoe) ringiovaniscedi giorno in giorno. Da qui le parole folli e meravigliose del Cristo: chi crede in me, non morirà mai".

E allora l'Apocalisse, il giudizio universale, la fine dei giorni?

"Gesù, polemizzando con i Sadducei, afferma che Dio non il Dio dei morti, ma dei vivi. E non resuscita i morti, ma comunica ai vivi una qualità di vita che scavalca la morte stessa. Questa la buona novella.

Quando qualcuno muore e il prete dice ai parenti: un giorno il vostro caro risorgerà, questa parola non suona affatto come consolatoria, ma incrementa la disperazione. Quando risorgerà?, si chiedono. Tra un mese, un anno, un secolo? Ma alla sorella di Lazzaro, Gesù dice: io sono la resurrezione, non io sarò. E aggiunge: chi ha vissuto credendo in me, anche se muore continua a vivere. Gesù non ci ha liberati dalla paura della morte, ma dalla morte stessa".

Non una visione del cristianesimo un po' troppo gioiosa, consolatoria?

"Tutta questa gioia però passa attraverso la croce, non ti viene regalata dall'alto. Quando stavo male, le persone pie  -  che sono sempre le più pericolose  -  mi dicevano: offri le tue sofferenze al Signore. Io non ho offerto a lui nessuna sofferenza, semmai era lui che mi diceva: accoglimi nella tua malattia. Era lui che scendeva verso di me per aiutami a superare i miei momenti di disperazione".

Molti cristiani, in quei tempi, testimoni della resurrezione di Gesù e fatta l'esperienza della loro resurrezione nel battesimo-cresima-comunione , si facevano battezzare per i defunti  che non avevano potuto ricevere il battesimo nella speranza che quel battesimo fosse efficace per loro e venissero incorporati in Gesù per la resurrezione finale. Tale era allora la fede e l'esperienza della resurrezione dei vivi.

1Co 15, 29 Altrimenti, che cosa farebbero quelli che vengono battezzati per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?

I primi cristiani non temevano più la morte:

30 E perché noi ci esponiamo al pericolo continuamente? 31 Ogni giorno io affronto la morte, come vero che voi siete il mio vanto, fratelli, in Cristo Gesù nostro Signore! 32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.

L'espressione di Paolo retorica : nessuno allora poteva mettere in dubbio l'esperienza della resurrezione. Senza resurrezione non c' cristianesimo:
 
1Co 15,12 Ora, se si predica che Cristo risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? 13 Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo risuscitato! 14 Ma se Cristo non risuscitato, allora vana la nostra predicazione ed vana anche la vostra fede. 15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se vero che i morti non risorgono. 16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo risorto; 17 ma se Cristo non risorto, vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. 18 E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. 19 Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini.


 

CUCC
La Risurrezione come evento trascendente
 647 “O notte - canta l'“Exultet” di Pasqua - tu solo hai meritato di conoscere il tempo e l'ora in cui Cristo risorto dagli inferi”. Infatti, nessuno stato testimone oculare dell'avvenimento stesso della Risurrezione e nessun evangelista lo descrive. Nessuno ha potuto dire come essa sia avvenuta fisicamente. Ancor meno fu percettibile ai sensi la sua essenza più intima, il passaggio ad un'altra vita. Avvenimento storico constatabile attraverso il segno del sepolcro vuoto e la realtà degli incontri degli Apostoli con Cristo risorto, la Risurrezione resta non di meno, in ciò in cui trascende e supera la storia, al cuore del Mistero della fede. Per questo motivo Cristo risorto non si manifesta al mondo, ma ai suoi discepoli, [Cf Gv 14,22 ] “a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme”, i quali “ora sono i suoi testimoni davanti al popolo” ( At 13,31 ). La Risurrezione - opera della Santissima Trinità
 648 La Risurrezione di Cristo oggetto di fede in quanto un intervento trascendente di Dio stesso nella creazione e nella storia. In essa, le tre Persone divine agiscono insieme e al tempo stesso manifestano la loro propria originalità. Essa si compiuta per la potenza del Padre che “ha risuscitato” ( At 2,24 ) Cristo, suo Figlio, e in questo modo ha introdotto in maniera perfetta la sua umanità con il suo Corpo nella Trinità. Gesù viene definitivamente “costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la Risurrezione dai morti” ( Rm 1,3-4 ). San Paolo insiste sulla manifestazione della potenza di Dio [Cf Rm 6,4; 2Cor 13,4; Fil 3,10; Ef 1,19-22; 648 Eb 7,16 ] per l'opera dello Spirito che ha vivificato l'umanità morta di Gesù e l'ha chiamata allo stato glorioso di Signore.

 649 Quanto al Figlio, egli opera la sua propria Risurrezione in virtù della sua potenza divina. Gesù annunzia che il Figlio dell'uomo dovrà molto soffrire, morire ed in seguito risuscitare (senso attivo della parola) [Cf Mc 8,31; Mc 9,9-31; 649 Mc 10,34 ]. Altrove afferma esplicitamente: “Io offro la mia vita, per poi riprenderla. . . ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla” ( Gv 10,17-18 ). “Noi crediamo. . . che Gesù morto e risuscitato” ( 1Ts 4,14 ).

 650 I Padri contemplano la Risurrezione a partire dalla Persona divina di Cristo che rimasta unita alla sua anima e al suo corpo separati tra loro dalla morte: “Per l'unità della natura divina che permane presente in ciascuna delle due parti dell'uomo, queste si riuniscono di nuovo. Così la morte si prodotta per la separazione del composto umano e la Risurrezione per l'unione delle due parti separate” [San Gregorio di Nissa, In Christi resurrectionem, 1: PG 46, 617B; cf anche “Statuta Ecclesiae Antiqua”: Denz. -Schönm., 325; Anastasio II, Lettera In prolixitate epistolae: ibid. , 359; Ormisda, Lettera Inter ea quae: ibid. , 369; Concilio di Toledo XI: ibid., 539].
Senso e portata salvifica della Risurrezione
651 “Se Cristo non risuscitato, allora vana la nostra predicazione e vana anche la vostra fede” ( 1Cor 15,14 ). La Risurrezione costituisce anzitutto la conferma di tutto ciò che Cristo stesso ha fatto e insegnato. Tutte le verità, anche le più inaccessibili allo spirito umano, trovano la loro giustificazione se, risorgendo, Cristo ha dato la prova definitiva, che aveva promesso, della sua autorità divina. 652 La Risurrezione di Cristo compimento delle promesse dell'Antico Testamento [Cf Lc 24,26-27; Lc 24,44-48 ] e di Gesù stesso durante la sua vita terrena [Cf Mt 28,6; Mc 16,7; Lc 24,6-7 ]. L'espressione “secondo le Scritture” ( 1Cor 15,3-4 e Simbolo di Nicea-Costantinopoli) indica che la Risurrezione di Cristo realizzò queste predizioni.

 653 La verità della divinità di Gesù confermata dalla sua Risurrezione. Egli aveva detto: “Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono” ( Gv 8,28 ). La Risurrezione del Crocifisso dimostrò che egli era veramente “Io Sono”, il Figlio di Dio e Dio egli stesso. San Paolo ha potuto dichiarare ai Giudei: “La promessa fatta ai nostri padri si compiuta, poiché Dio l'ha attuata per noi. . . risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel Salmo secondo: "Mio Figlio sei tu, oggi ti ho generato"” ( At 13,32-33 ) [Cf Sal 2,7 ]. La Risurrezione di Cristo strettamente legata al Mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio. Ne il compimento secondo il disegno eterno di Dio.

 654 Vi un duplice aspetto nel Mistero pasquale: con la sua morte Cristo ci libera dal peccato, con la sua Risurrezione ci dà accesso ad una nuova vita. Questa dapprima la giustificazione che ci mette nuovamente nella grazia di Dio [Cf Rm 4,25 ] “perché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” ( Rm 6,4 ). Essa consiste nella vittoria sulla morte del peccato e nella nuova partecipazione alla grazia [Cf Ef 2,4-5; 1Pt 1,3 ]. Essa compie l'adozione filiale poiché gli uomini diventano fratelli di Cristo, come Gesù stesso chiama i suoi discepoli dopo la sua Risurrezione: “Andate ad annunziare ai miei fratelli” ( Mt 28,10; Gv 20,17 ). Fratelli non per natura, ma per dono della grazia, perché questa filiazione adottiva procura una reale partecipazione alla vita del Figlio unico, la quale si pienamente rivelata nella sua Risurrezione.

 655 Infine, la Risurrezione di Cristo - e lo stesso Cristo risorto - principio e sorgente della nostra risurrezione futura: “Cristo risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. . . ; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo” ( 1Cor 15,20-22 ). Nell'attesa di questo compimento, Cristo risuscitato vive nel cuore dei suoi fedeli. In lui i cristiani gustano “le meraviglie del mondo futuro” ( Eb 6,5 ) e la loro vita trasportata da Cristo nel seno della vita divina: [Cf Col 3,1-3 ] “Egli morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che morto e risuscitato per loro” ( 2Cor 5,15 ).
vedi anche : la risurrezione dei morti

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