Corso di Religione

         


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La Loggia Massonica fonte : http://www.grandeoriente.it



tracciato di loggia rettangolare


" ...L’organizzazione della massoneria si fonda sull’unità di base inderogabile, costituita dalla loggia (dall’antico alto-tedesco laubja, capanna o baracca di boscaioli, da cui pergola o chiosco, a sua volta derivante da laub, fogliame).

Si tratta di un gruppo, costituito da almeno sette individui e strutturato su base gerarchico-funzionale, relativamente autosufficiente e idoneo a lavorare in modo rituale nei tre gradi universalmente riconosciuti da tutta la massoneria a livello mondiale: apprendista, compagno d’arte e maestro.

I suddetti gradi vengono anche designati come simbolici (o azzurri, dal colore dei collari e degli orli dei grembiuli dei maestri) per distinguerli dagli “alti gradi”: da cui la denominazione di massoneria simbolica o azzurra per alludere a quella, praticata in tutto il mondo (e quindi universale), che è sotto l’egida e l’autorità delle Grandi Logge.

La  loggia il cui sinonimo è quello di officina, ha la funzione di ammettere nuovi liberi muratori e di trasmettere loro, a tempo debito, i contenuti iniziatici di ciascuno dei tre gradi, nonché di svolgere i lavori rituali propri della massoneria. Essa è diretta da un maestro venerabile e dagli altri dignitari e ufficiali previsti dalla tradizione.

Secondo l’attuale nomenclatura del Grande Oriente d’Italia, che deriva direttamente da quella prevista dai napoletani Statuti Generali della Massoneria scozzese del 1821 ed è peraltro abbastanza simile a quella in uso presso le altre Grandi Logge, i principali dignitari o ufficiali (nel senso letterale di “detentori di uffici o compiti”) di loggia sono i seguenti: maestro venerabile, primo sorvegliante, secondo sorvegliante, oratore, tesoriere, segretario; a questi sei se ne aggiungono molti altri: esperto, maestro delle cerimonie, primo diacono, secondo diacono, portastendardo, ospedaliere, elemosiniere, copritore interno, copritore esterno, architetto revisore, araldo e portaspada, primo architetto, economo, archivista, guardasigilli, maestro di casa.


tracciato di loggia a croce

Alcuni di questi uffici sono cumulabili nella stessa persona ovvero sono ulteriormente scomponibili (oltre all’esperto o primo esperto, infatti, possono essere nominati un esperto tegolatore, un esperto preparatore, un esperto terribile, un esperto censore e un esperto sacrificatore; al maestro delle cerimonie possono essere affiancati uno o più aggiunti, etc.).

La dignità di maestro venerabile è elettiva, come di norma le altre principali; le ulteriori nomine sono il più delle volte demandate dalla scelta del maestro venerabile.

Un ruolo a parte è quello dell’ex-maestro venerabile, al quale competono funzioni di vicarianza del maestro venerabile in carica, in particolare per quanto concerne i riti di iniziazione.


Altro significato di loggia, che architettonicamente è un edificio o una parte di edificio comunicante con l’esterno su uno o più lati mediante l’interposizione di un colonnato o di una fila di arcate, è quello di locale adibito a Tempio muratorio.

Come tale, simbolicamente, è una rappresentazione del cosmo e si estende in lunghezza dall’occidente all’oriente, in larghezza dal settentrione al meridione, mentre in altezza va dallo zenit al nadir.

Di fatto, è un locale rettangolare (un “quadrato doppio”) i cui lati dovrebbero trovarsi in rapporto 2: 1, idealmente “orientato” nel senso della lunghezza da ovest (porta d’ingresso e seggio del primo sorvegliante) a est (trono del maestro venerabile): ai lati della porta d’ingresso, ma internamente, sono collocate le due colonne J (Jod) e B (Bet) menzionate dalla Bibbia in riferimento al Tempio salomonico.

Gli apprendisti siedono lungo il lato “settentrionale”, i compagni d’arte lungo il lato “meridionale” (ove pure, grosso modo a metà di esso, si trova il seggio del secondo sorvegliante), mentre i maestri siedono in entrambi i lati, denominati anche colonne per estensione rispetto alle suddette colonne J e B.

Maestro Venerabile
1° Sorv.
2° Sorv.
Oratore Segretario Portastendardo Araldo Guardiasigilli
1° Esperto M. cerimonie
1° Diacono
2° Diacono Ospitaliere Tesoriere
1° Architetto Arch. revisore Economo M. di casa Elemosiniere Archivista Copr. interno Apprendisti
Compagni
Maestri


Lungo le pareti sono distribuite dodici colonne o semi-colonne, intervallate con i segni dello zodiaco. Sulla parete orientale, ai lati del trono del maestro venerabile, sono riprodotti il Sole e la Luna.
( cf.: alchimia )

La zona centrale del piano di calpestìo è pavimentata con quadrati bianchi e neri alternati a scacchiera (pavimento mosaico), riproducente in piccolo le dimensioni dello stesso Tempio: su di essa viene deposto il quadro di loggia, sul quale sono raffigurati i principali simboli propri di ciascun grado.

La porzione “orientale” dello stesso piano di calpestìo, corrispondente a un terzo o a un quarto della superficie complessiva (considerata il Debhir o Sancta Sanctorum, mentre quella "occidentale" è considerata l'Hikhal o Sanctus), è rialzata rispetto alla rimanente e vi si accede mediante una scala di quattro gradini.

Su questo piano rialzato sono collocati, rispettivamente: a oriente il Trono e l’altare del maestro venerabile, spesso sormontato da un baldacchino, cui si accede mediante un’ulteriore scala di tre gradini; a settentrione il seggio e il banco dell’oratore; a meridione il seggio e il banco del segretario.



Nei pressi del trono del venerabile e dei seggi del primo e del secondo sorvegliante sono ubicate, rispetti vamente, le statue di Minerva, di Ercole e di Venere.

In corrispondenza di tre dei quattro angoli del pavimento mosaico sono disposti altrettanti pilastri, denominati Sapienza, Forza e Bellezza, a formare un triangolo rettangolo nel centro del Tempio.

Al Tempio, così descritto, si accede da un altro locale, denominato vestibolo o sala dei passi perduti. Per solito, il vestibolo comunica anche con una cameretta, priva di finestre, detta gabinetto di meditazione o di riflessione.

Nel Tempio è prevista la presenza di oggetti d’uso rituale, la cui ubicazione è rigorosamente stabilita dalla tradizione e dai rituali, anche se non senza molteplici varianti a seconda dei Paesi e dei sistemi rituali seguiti.

L’abbigliamento in loggia prevede un grembiule di pelle bianca, diversamente decorato per ciascuno dei tre gradi e spesso anche per i maestri venerabili e per gli ex-venerabili, guanti di pelle bianca, collari di seta ai quali sono appesi i simboli (gioielli) delle specifiche funzioni per i dignitari e gli ufficiali.

Una pluralità di logge dà vita, attraverso un sistema federativo su base nazionale, a una Grande Loggia (in alcuni Paesi, come l'Italia e l'Olanda, denominata Grande Oriente), che di norma ha giurisdizione esclusiva sul territorio dello Stato in cui è insediata, in base al principio di esclusività territoriale: essa sola può autorizzare la fondazione di nuove logge e controllare il regolare funzionamento di quelle esistenti.

Una grande loggia possiede organismi di autogoverno ed è presieduta da un gran maestro, al quale è affidato il potere esecutivo, mentre quello legislativo è esercitato dalla periodica assemblea generale (detta per estensione Gran Loggia o, in altre massonerie, Convento) di tutte le logge regolari, attraverso la presenza dei loro maestri venerabili o di loro delegati. 

Su un secondo altare (o ara) interposto tra il pavimento mosaico e il trono del maestro venerabile e antistante il piano rialzato “orientale”, viene collocato all’apertura dei lavori il Libro della Legge Sacra, sul quale sono poi sovrapposti la squadra e il compasso.

Al di sopra del trono del maestro venerabile trovano posto il Delta luminoso e la Stella fiammeggiante con la lettera G o Pentalfa; ai lati del secondo altare sono poggiati la tavola da disegno, la pietra grezza e la pietra cubica (talvolta una pietra cubica a punta).

Il soffitto del tempio (volta stellata) è dipinto di azzurro e disseminato di stelle.Il gran maestro, inoltre, rappresenta la Grande Loggia nei rapporti con le singole logge e con il mondo “profano” e con le Grandi Logge di altri Paesi, le quali si riconoscono reciprocamente sulla base della “regolarità”, ossia della conformità alle caratteristiche (i cosiddetti landmarks) considerate fondamentali e irrinunciabili.


Organismi principali Il gran maestro  coadiuvato da una giunta di collaboratori, che ricalca nei titolo e nelle funzioni la fisionomia della loggia: un primo e un secondo grande sorvegliante, un grande oratore, un gran tesoriere, un gran segretario, i sostituti del gran maestro (deputati del gran maestro o, nel Grande Oriente d'Italia (G.O.I.) , i due grandi maestri aggiunti), eventuali altri aggiunti.

Sinonimi di Grande Loggia, sempre intesa come federazione di logge su base nazionale, sono Obbedienza e Comunione, nei significati rispettivi di federazione di logge che si assoggettano a un’unica autorità nell’ambito di una determinata giurisdizione nazionale e di comunità di logge organicamente collegate da un complesso normativo e da strutture organizzative comuni.

Il termine Ordine, di ascendenza religiosa o cavalleresca, può designare, a seconda dei casi, sia la singola Grande Loggia sia la massoneria universale, indipendentemente dalle diverse aggregazioni nazionali e in un’accezione sovra-nazionale. Nello stesso senso, sebbene non da tutti apprezzato e impiegato, ricorre quello di Istituzione.

Ogni Grande Loggia oggi esistente trae origine direttamente dalla Gran Loggia di Londra fondata nel 1717 (la quale ha assunto dopo circa un secolo la denominazione di Grande Loggia Unita d’Inghilterra) o da un’altra Grande Loggia, a sua volta fondata da quella inglese. Per questo motivo la G.L.U. d’Inghilterra si è attribuita (e le viene generalmente riconosciuta) la denominazione di “Grande Loggia madre del mondo”: ma questo appellativo, l’autorità morale che ne deriva e il ruolo di severo guardiano dell’ortodossia massonica che di fatto questa Grande Loggia ha svolto e continua a svolgere, non implicano alcun primato di essa né alcun rapporto di subordinazione nei suoi confronti da parte delle altre Grandi Logge.

Infatti, Non è mai esistita un’organizzazione massonica sovranazionale alla quale sia stata o venga riconosciuta autorità gerarchica sulle singole Grandi Logge, le quali sono tutte autocefale e indipendenti.




Persino modesti tentativi, effettuati in passato, di dare vita a organismi di reciproca informazione tra le diverse Grandi Logge sono tutti tosto o tardi falliti, anche a causa della decisa opposizione manifestata costantemente a questo riguardo dalla G.L.U. d’Inghilterra.

Nonostante differenze più o meno sensibili tra le diverse Grandi Logge, tutte si conformano più o meno fedelmente ai princìpi stabiliti dalle Costituzioni approvate nel 1723 dalla G. L. di Londra, antenata prossima - come si è detto e come si vedrà meglio più oltre - dell’attuale G.L.U. d’Inghilterra. E tutte, a livello dei tre gradi universalmente praticati, seguono usi, simboli e rituali approssimativamente sovrapponibili o equivalenti, sì da mantenere tratti di identità comune.




Organismi minori. Tra la loggia e la gran maestranza normalmente si interpongono, inoltre, altri organismi, che nel G.O.I. sono elettivi e hanno la funzione di garantire funzioni di interesse comune, ma di competenza estranea a quella della gran maestranza e non espletate dall’assemblea generale delle logge, che si riunisce soltanto una o alcune volte l’anno. Nell’ambito del G.O.I., i poteri di questi organismi sono molto limitati, dato l’assetto di tipo centralistico proprio di questa Obbedienza.

A livello locale, i maestri venerabili di due o più logge insediate nella stessa città o Oriente costituiscono un consiglio dei maestri venerabili che si occupa della gestione della sede comune. A livello regionale esistono collegi circoscrizionali  dei maestri venerabili, con funzioni di semplice coordinamento delle iniziative delle logge.

La Costituzione del G.O.I. prevede, inoltre, altri organismi:
-un  consiglio dell'ordine di natura elettiva, che esprime soltanto pareri non vincolanti a richiesta della giunta di governo;
-un collegio dei grandi  architetti revisori con attribuzioni corrispondenti, in ambito “profano”, a quelle dei revisori dei conti;
-una giustizia massonica, cui sono devolute le funzioni disciplinari nei confronti degli associati (corrispondenti a quelle dei “probiviri” delle altre associazioni private), articolata su tre livelli di giudizio: trbunale di loggia, di circoscrizione , di corte.

Le sanzioni disciplinari comminabili consistono nel richiamo o ammonizione (censura e censura solenne) con le pene accessorie della sospensione dall'attività massonica a tempo determinato o dell'interdizione dalle cariche interne a tempo determinato, o nei casi più gravi nell’espulsione dall'Ordine.

Il prolungato assenteismo dai lavori di loggia o la morosità a riguardo delle quote associative (capitazioni) comportano invece il depennamento (radiazione), adottabile di ufficio dalle tre luci della loggia (maestro venerabile, primo e secondo sorvegliante) riunite in  consiglio di disciplina.

L'espulsione e il depennamento non vanno confusi con l'assonnamento, che è la decisione volontaria dell’associato di non fare più parte attiva dell’organismo massonico, corrispondente alle “profane” dimissioni, e che non gli preclude la facoltà di richiedere, in qualsiasi momento, la riammissione nel grado conseguito: nel qual caso, ovviamente, non dovrà essere nuovamente sottoposto alle relative prove di iniziazione. Anche in questo senso si afferma che l'iniziazione è indelebile.
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