Corso di Religione

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SCIAMANESIMO
Siberia
         


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Sciamani della Mongolia[fonte: http://www.siberianshamanism.org/]

" Qualsiasi disgrazia colpisca la vita dei Mongoli , sia essa la fame o la malattia o una calamità naturale viene vissuta come una malvagità di demoni cattivi.

Le offerte rituali, la vita virtuosa , la stretta osservanza dei taboo ( cose proibite) sarebbero normalmente sufficienti per assicurare l'attittudine benevolente degli spiriti ancestrali ; a volte però la serenità viene disturbata dalle forze occulte del male.

E' a questo punto che diventa necessario l'intervento dello sciamano. Lo sciamano non affronta da solo le forze del male ma viene assitito da un esercito di spiriti ausiliari che lo proteggono e aiutano ad evitare le trappole degli spiriti malevoli. Il numero ed il potere di questi spiriti determina il potere dello sciamano. Attraverso l'uso di alcohol e di erbe lo sciamano entra in uno stato di trance estatica e inizia il suo viaggio o volo nel regno delle tenebre per sottomettere lo spirito che è causa della calamità. Lo sciamano può addirittura riportare sulla terra le anime dei defunti .

Sciamane

"...se durante la vita ti sei dedicato al Dharma al momento della morte la tua mente seguirà naturalmente la via della verità...non rimanere attaccato a ciò che lascerai. Ci rivedrerno nella Terra delle Dakini" .

Ultra ottantenne, Doljin Kandro Suren é una maestra buddista e una guida spirituale per migliaia di persone di ogni parte della Mongolia e della Russia. Doljin Kandro é sopravvissuta ai terribili anni di persecuzione religiosa, trovando dentro di sè la forza di superare la disperazione nella quale viveva la sua gente e dopo 70 anni di regime comunista é rimasta 1' unica detentrice del lignaggio del Chod in Mongolia .

Il maestro tibetano Namkhai Norbu Rinpoche, invitato a dare insegnamenti Dzogchen e consigli al popolo mongolo in questi anni di ricostruzione della fede buddista, svolge un rituale del Chod insieme a lei. "..E' molto facile curare una persona quando la sua anima é aperta e piena di gentilezza, perche' avviene un miracolo...la sua stessa bontà ritorna a lui come il riflesso di uno specchio."

Nadia Stepanova é una sciamana buryata che sta riportando alla luce, dopo la repressione staliniana le cerimonie che per per secoli hanno governato la vita della taiga.

La repubblica della Buriazia é un vasto paese situato tra il lago Baikal e la Mongolia, in Siberia, luogo di origine dello sciamanesimo che apparve all'alba del genere umano. "..Durante questi ultimi anni c'é stato un tentativo di separare l'individuo dalla sua spiritualità e di conseguenza molte persone hanno dimenticato la propria anima, i propri antenati, i propri Dei."

Nadia Stepanova spera che le prossime generazioni saranno nuovamente consapevoli della propria spiritualità e dei doni che ci offre Nadre Natura. "..Dobbiamo tutti essere buoni e non trascurare gli altri. Dobbiamo imparare a scusarci con il nostro prossimo e a servire la vita così come si presenta. I profeti hanno detto il vero: dov'é il paradiso? Questo é il nostro paradiso!"

Savoniha appartiene ai "vecchi credenti", una setta della chiesa ortodossa russa i cui seguaci furono esiliati in Siberia, alcuni secoli fa e da allora non hanno mai cessato di essere perseguitati. Savoniha, che ora ha 95 anni, fu testimone della campagna anti religiosa di Stalin durante la quale perse suo padre, uno dei principali rappresentanti dei "vecchi credenti" siberiani. ".. il perdono mi ha permesso di godere dell'autunno della mia vita. Il perdono non é semplicemente una parola, una preghiera che si pronuncia con le labbra,ma é qualcosa che conquistiamo dentro di noi. Il perdono mi ha resa libera: ogni cosa ha preso una forma meno distinta, ogni pensiero é divenuto piu' leggero e passando dal cuore non ferisce piu i miei sentimenti... Ora, tante persone vengono a me chiedendo aiuto: le mie parole scorrono come un fiume lenendo le loro pene. Sono meravigliata e con la mente vado verso Colui che parla attraverso di me. Molte persone mi chiedono consiglio , credono che io abbia un tesoro che posso tirare fuon ogni volta che voglio aiutare altri esseri. Ma io non vedo alcuna borsa! Vedo solo una piccola chiave che mi permette di parlare al cielo come un uccello."

"..quando ho accettato il mio destino come sciamana gli spiriti dei miei antenati mi hanno insegnato l'origine cosmica dell'uomo e della natura e mi hanno parlato di nostro padre l'Eterno Cielo Blu e di nostra Madre Terra . Dedico la mia vita a questo popolo gentile che vede che in me un poeta e un sacerdote, una guaritrice e un'indovina, una maestra e un' amica ma sopratutto vede in me il legame tra l'uomo e Dio"

Ai-Tchourek (Cuore di Luna) é una sciamana di Tuva , una potente guaritrice in grado di parlare con le stelle.

"..Per curare una persona io invoco la sua stella chiedendole di venire giu. Quando la stella appare un forte calore scende dall'alto riempiendo i miei occhi di lacrime. La sua forza venendo dalcielo obbliga ognuno a piegarsi al suolo." 

Tuva é un paese molto antico di sciamani e cantanti che fanno uso degli armonici del suono. Situata tra le foreste della Siberia e i deserti centro asiatici , segna il centro dell'Asia. L'alta catena montuosa del Sayan la protegge mantenedola pura e selvaggia. I tuvini amano la natura e vivono in armonia temendo l'ira dei potenti spiriti delle montagne.

"..per entrare in contatto con gli spiriti delle montagne e per fare loro piacere usiamo cantare alla maniera tradizionale usando gli armonici; le nostre melodie sono nate contemplando la vita, i suoni della natura, il canto degli uccelli, il fischio del vento nella steppa, le correnti che passano per le gole di montagna."

"...ogni giorno tante persone vengono da me per essere aiutate. Questo é molto importante. E' il primo passo, un passo che permetterà loro di arrendersi alla compassione e all'amore di Dio. Con il passare dgli anni ho capito che questo é il segreto per guarire"

 
Tabibmuslim -sciamana musulmana- Uzbechistan

Habiba e' un Tabib, una guaritrice musulmana. Appartiene alla piu' antica  "Catena Mistica di Trasmissione" , un lignaggio sufi di maestri il cui principale rappresentante era il grande maestro  Bahaudin Nacksband.  L'Uzbekistan é una terra da sogno con cupole e minareti di turchese, un crocevia tra la civiltà occidentale e quella orientale, lungo la Via della Seta. 

"...La natura perfetta di ogni uomo é l'insegnamento segreto di ogni religione .La verità, gli insegnamenti e i discepoli insieme formano una mano. Se una persona ignorante guarda la mano potrebbe pensare che ogni dito é diverso dall'altro e potrebbe non notare il movimento intrinseco alla mano stessa.Per questo motivo, il compito del Maestro e' quello di parlare a ogni persona secondo la sua capacità di comprensione.   I1 dovere di ogni musulmano, uomo o donna, é di acquisire conoscenza.."

MUCHOMOR : IL FUNGO CHE FA CANTARE fonte: http://www.siberianshamanism.com/



Il muchomor , conosciuto col nome scientifico di amanita muscaria, è un fungo, ritenuto erroneamente velenoso, che è conosciuto in tutta l’area siberiana per le sue qualità allucinogene.


sciamane siberiane
           
Nella letteratura sull’argomento si ritrovano testimonianze del suo uso tra gli ostiachi, i koriachi, gli jakuti ed altri popoli siberiani.

Per la storia millenaria del suo consumo come vegetale visionario ed inebriante, questo fungo può essere considerato come il fungo allucinogeno "per eccellenza".

Anticamente, anche in Italia, il fungo veniva consumato abitualmente, anche se non era nel novero dei funghi più pregiatii. Lo si mangiava dopo previa preparazione che poteva essere la bollitura con aceto, la conservazione sotto sale o lo spurgo in acqua corrente.

Il muchomor cresce quasi dappertutto in Siberia, nelle foreste di betulla e nelle pianure secche. Si considera che i funghi di dimensione più piccola, di un intenso colore rosso, siano più forti negli effetti narcotici di quelli di grandi dimensioni.

Quando siamo andati a raccogliere con la sciamana Vagal i muchomor, ha chiaramente dimostrato di preferire lei stessa quelli più piccoli. Bisogna accendere un fuoco, fare offerta di dolci, pane, perline, tabacco, grasso di foca e lanugine di lepre agli Spiriti della Natura, prima di avventurarsi nel bosco alla ricerca del fungo magico.

Quando infine si trova il fungo bisogna dimostrare la propria gioia, con un canto o mille moine come si farebbe con un bambino, e poi, delicatamente, procedere alla raccolta usando un rametto e facendo attenzione a mantenere il fungo integro.

Il modo usuale di consumarlo consiste nel seccarlo per almeno due settimane e nell’inghiottirlo in un colpo solo, arrotolato in forma di palla, dopo una lunga masticazione; affinche' non provochi dei disturbi digestivi.

Il fungo, tradizionalmente, deve essere assunto sempre in dosi dispari per cui si potrà ingoiarne uno e mezzo, tre, cinque, sette e via dicendo.

Gli effetti narcotici si manifestano dopo circa mezz’ora e la natura dell’estasi rende la persona inconscia e fa insorgere sensazioni gioiose che si accompagnano, di solito al canto e alle visioni.

Lo stato di ebbrezza che genera corrisponde allo stato d’animo in cui ci si trovava nel momento in cui lo si è raccolto. Se si ballava per la gioia della scoperta del preziosissimo muchomor, si avvertirà il desiderio di danzare, se la raccolta era accompagnata da un canto ecco che quella stessa melodia si modulerà alle nostre labbra.

Gli sciamani siberiani assumono il fungo allucinogeno muchomor per il suo "potere di visione".


LUOGO SACRO CHE I TUVA HANNO DEDICATO
AI LORO PROGENITORI

Prima dell’assunzione si preparano in modo rituale e poi fanno delle richieste al fungo in modo da poter avere durante l’estasi una risposta alle loro domande.

Le visioni indotte dal fungo guideranno lo sciamano nelle sue guarigioni, lo aiuteranno a potenziare le cerimonie, a rivelare il futuro e ad affinare il suo potere di visione per essere d’aiuto agli altri.

L’estasi indotta dal muchomor è molto potente, può durare alcuni giorni.

Sono molto suggestive le cerimonie rituali in cui lo sciamano che batte incessantemente sul tamburo continua, ora con foga con salti e danze, ora guidato dal ritmo lento della melodia del suo muchi, come viene confidenzialmente chiamato, a cercare la visione, a cercare la via per sé e per il suo clan.

Proseguono giorno e notte, intorno al Fuoco primordiale, che arde nel centro della tenda, in compagnia degli Spiriti degli Antenati, con gioiosi passi di danza . "



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