Corso di Religione

Taoismo

La Religione. Il male. La salvezza.
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L'uomo
L'uomo non è il centro della vita, non è la misura delle cose, ma è totalmente e soltanto parte della natura. L'uomo è un semplice fenomeno della Natura. Uomo e natura sono in relazione. Tutte le cose della natura, uomo incluso, crescono assieme e sono influenzate dai cicli naturali della Terra e del Cielo. Come le stagioni (nella natura), così muta la storia (gli uomini) :  natura e uomo sono infatti l'espressione della stessa Forza che puo' influenzare entrambi. Il Chi. Questa concezione dell'uomo come "semplice fenomeno" della natura porta -per esempio - alla difficoltà di concepire ciò che l'Occidente chiama " diritti umani" .

Il male Il Male viene dalla non-armonia .

«Quando ancora non si era usciti dal Kaos ( prima della cosmicizzazione del mondo operata dalla coscienza della Realtà ,del Procedere…) gli uomini antichi erano partecipi della placida indifferenza che permeava tutto il mondo. A quell’epoca lo Yin e lo Yang erano armoniosi e calmi,il loro riposo e il loro movimento non erano disturbati, le 4 stagioni giungevano a tempo debito, le 1000 creature non erano danneggiate, gli esseri viventi non morivano prematura- mente , anche se qualcuno aveva la capacità di conoscere (in senso classico) non la usava mai .
(Chuang-Tzu XVI,106.)


Secondo i taoisti l'origine della sofferenza è l'uomo è , ciò che proviene dalla natura è invece fonte di felicità.

Il peccatoPer tutti e tre i modelli religiosi cinesi ( confuciano, buddista e taoista) lo Spirito ( nel taoismo il Tao) è la forma-essenza che permea e vivifica tutto ed il “peccato” è l’elemento che uccide tale essenza. Tuttavia vi sono differenze nel concetto di peccato fra Confucianesimo, Taoismo e Buddismo .
Bene e male compongono in parti eguali l’animo umano ed
- assumersi la propria parte di male,
- saper vivere “qui ed ora”,
- saper ridere di se stessi,
sono gli elementi “nutritivi" spirituali del Taoismo.
Secondo il Confucianesimo il non rispetto delle leggi e delle regole morali è la causa della morte spirituale ( la morte della vera intelligenza umana ) . Il Buddismo considera esiziale ( cioè peccato) il perdere spontaneità, il lasciar passare un troppo ampio spazio di riflessione fra intuizione-desiderio e sua naturale realizzazione. I pensatori cinesi (da Mencio in poi), hanno creato un sistema sincretico ( sincretismo ) in cui si coniughino, anche se in una visione esistenziale, spontaneità ed obbedienza alle regole morali. Il peccato è disarmonia che è in grado di uccidere lo spirito e consiste principalmente nell’egoismo edonista , nella mera ricerca di una soddisfazione fisica, immediata ed individuale.
L'immortalità si ottiene con l'unione al Tao, "il procedere spontaneo, naturale di tutte le cose " perciò L’assenza di spontaneità come l’ubbidienza a regole non naturali e non vissute intimamente è la causa del peccato .
Le calamità naturali Nel mondo gli uomini vivono accecati e soggiogati dai loro desideri, appetiti e ambizioni e a causa di cio' essi non ri-conoscono il procedere spontaneo ed armonioso dell'universo: per cercare la felicità fanno azioni contrarie all’armonia del cosmo, l’armonia ying-yang. Essendo tutto interconnesso e interattivo, tali azioni compromettono l’armonia nella natura causando calamità’ e disastri di ogni tipo nella natura e quindi nell 'uomo.

La salvezza In Cina l'uomo è visto come un essere limitato che può superare il suo limite:
-  raggiungendo la perfezione // educandosi al bene (confucianesimo), 
- inserendosi nel corso della natura (taoismo),
- liberandosi dei legami che lo incatenano all'illusione della realtà (buddhismo).

Il Taoismo viene presentato come la VIA per raggiungere il sogno di tutti gli uomini:
-niente più malattie
-niente più invecchiamento
-mantenersi giovani
-non morire
( sparire come gli Immortali)

Shangdi

Il taoismo è convinto che è possibile vincere la morte con la contemplazione, l'estasi, la mortificazione e concentrazione. Anche nell'abbondante uso di esorcismi e di amuleti.

L'uomo non può essere realmente se stesso , una realtà permanente, immortale, se non superando cioè ciò che è particolare , mutevole e transitorio e diventando una cosa sola con il Tao, che unico è universale, stabile, eterno.

Se esaminiamo i testi taoisti (Zhuangzi, Laozi, Huiananzi), ci avvediamo che lo spirito è libero e non condizionabile, caotico, espresso sempre in assoluta libertà. Non si puo’ “condizionare lo spirito" per cui il senso della vita umana è quello di entrare -col il corpo- nella immortalità.

Il Tao e ' la Via che rende possibile cio’. Il Drago Celeste è il destriero che giunge a prendere i perfetti per portarli nella dimora celeste : la sua venuta sancisce la riuscita di una vita.

Wu Wei
Nella cosmologia, il Tao dei cielo è l'ordine naturale che si sdoppia nei due aspetti antitetici e complementari di oscuro-luminoso, freddo-caldo, passivo-attivo, yin-yang. Nelle varie scuole filosofiche, ha spesso il significato di "dottrina".  Per i confuciani costituisce l'ideale morale che era stato appreso e trasmesso dagli antichi. Presso i taoisti il Tao non è più soltanto un principio che regola l'ordine cosmico, ma diventa una nozione metafisica e religiosa, è una realtà superiore, assoluta, che trascende i modi sensibili e insensibili dell'essere.  Oltre il mutamento, oltre la transitorietà c'è l'immutabilità, l'eternità del Tao. La perfezione dell'essere è di ordine mistico, la si raggiunge entrando in comunione con l'Assoluto Immutabile , annullando la distinzione che c'è fra l' io e il mondo. Il Tao è increato e in sé completo. E' inesauribile, é l'origine di tutte le cose, dà la vita a tutto senza agire. E' l'ordine, la legge invariabile della natura: controlla tutto senza attaccarsi a niente, governa senza imporsi, è presente in ogni cosa, ma non possiede nulla.

E' come l'acqua del fiume della vita che cambia continuamente forma, rimanendo sempre se stessa, senza mai attaccarsi alle diverse forme che assume in ogni istante. E' una realtà ineffabile che non può essere nominata, in quanto la parola Tao non è il suo vero nome, bensì solo un appellativo pratico. Il Tao di cui si può parlare non è l'eterno Tao. Il Tao coincide col «nonessere», da non intendersi secondo le nostre categorie filosofiche, ma come la realtà ultima senza forma e senza nome: non può essere udito, non può essere visto, non può essere espresso.  La vera conoscenza è quindi «ignoranza», intesa come lo spogliarsi delle false categorie che ci siamo inopportunamente costruiti e che ci portano lontano da ciò che veramente siamo. Il Tao è', nella sua essenza, la totalità dei processi naturali ai quali l'uomo deve conformarsi. Solo abbandonando le false categorie che l'uomo ha costruito, cioè la Cultura, egli può raggiungere la vera salvezza .
La salvezza è conoscere senza pensare -agire senza agire ( wu wei ), come il Tao
Morte e aldilàSecondo i principi della teoria medica cinese il corpo umano è duale : un corpo energetico considerato Yin ed un corpo fisico e' considerato Yang. L'aspetto Yin del corpo (corpo energetico) é relazionato al pensiero, all'anima, allo spirito, mentre l'aspetto Yang (corpo fisico) è utilizzato per esprimere le decisioni o le pulsioni della parte Yin. Il Chi, l'energia, è la fonte non visibile della vita: le azioni e l'esistenza stessa del corpo fisico sono le sue manifestazioni. Quando lo Yin è forte, anche le manifestazioni dello Yang possono essere forti. Quando lo Yin è debole o troppo forte, il rapporto Yin e Yang si sbilancia e insorge una malattia. I poli contrari yin-yang devono necessariamente bilanciarsi e coordinarsi tra loro per permettere alla vita di manifestarsi. Nessuna delle due parti del corpo umano perciò può sopravvivere da sola, nè potrebbe esistere senza l'opposto che la complementa.
Quando la vita di un individuo perde il proprio equilibrio yin-yang sopraggiunge la malattia, la morte e la decomposizione. Per questa ragione è importante la medicina nella cultura cinese il cui scopo primario é quello di mantenere un corretto bilanciamento dello Yin e dello Yang . Alla fine dell'esistenza, con la morte, l'uomo giunge al riposo, ritorna al suo apogèo (alla perfezione integrale, l'unione con il cosmo). Dopo la morte, dopo le onoranze funebri, da quando il proprio nome viene iscritto nella tavoletta del Tempio Imperiale o del tempietto famigliare si entra a far parte degli Antenati . Per i cinesi gli uomini non hanno una, ma due anime:
- una più "spirituale", che può, dopo la morte, diventare uno shen (spirito, entità benefica);
- l'altra più "materiale", che potrebbe tramutarsi in gui (demone, entità capace di fare del male). L’anima terrestre proviene dal seme umano e l’ anima aerea si forma al momento della nascita attraverso la prima aria che si respira. Quando l’uomo muore l’anima terrestre rimane sulla terra e l’altra raggiunge il Cielo.

Meriti e Retribuzione Se la persona è identificata con il Tao essa si integrerà per sempre con l’armonia universale di Terra e Cielo, come gli dèì sarà immortale giusta e felice. Se non è identificata con il Tao essa non andrà in Cielo ma morirà per sempre nella disarmonia con Cielo e con la Terra , cioè nell’Inferno dei demoni e fantasmi, per sempre separata dalla felicità. Nella mitologia cinese si narra di una paradiso collocato nelle "Isole Felici", in mezzo alle quali è costruita una magnifica dimora, detta il Palazzo dell'Immortalità, che galleggia sulla superficie dell'Oceano, con le tre divinità che attraversano il mare: il dio della lunga vita, il dio della felicità, il dio che distribuisce i premi. In Cielo, nel Paradiso, il Governatore YU-HUANG premia le azioni ed i pensieri benevolenti. Nell’Inferno, dove dimorano i demoni, punisce gli atti ed i pensieri malvagi.







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