Corso di Religione

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SCIAMANESIMO
Neosciamanesimo
         


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Neosciamanesimo( vedi anche : esoterismo > neopaganesimo )

" Carlos Castaneda (1925 ?-1998) viene considerato il "padre fondatore " dello neosciamanesimo.

Nato forse in Perù ,nel 1951 si stabilisce in California e a Berkley nel 1962 consegue il primo grado universitario (B.A.) in antropologia.

Continua a studiare per ottenere un dottorato, e nel 1968 quasi improvvisamente - diventa famoso in tutto il mondo, quando la casa editrice della sua università, la University of California Press, pubblica The Teachings of don Juan ( A scuola dallo stregone, 1970).

Nel libro, Castaneda racconta i suoi incontri con Don Juan Matus, un nagual o sciamano messicano di etnia yaqui che avrebbe incontrato per caso a Nogales, in Arizona, a una fermata dell'autobus nel 1960.

Don Juan avrebbe introdotto il giovane studente a straordinarie avventure spirituali, alcune delle quali «aiutate» dall'uso di sostanze tratte da diverse piante allucinogene. Nell'epoca della «rivoluzione psichedelica», il libro diventa un bestseller internazionale.

Nel 1971 Castaneda pubblica Una realtà separata, affermando di avere con questo secondo volume completato la sua trascrizione degli insegnamenti di Don Juan. Gli editori, tuttavia, premono per ulteriori libri, e non manca qualche critica nei confronti di quella che ad alcuni sembra una promozione delle droghe psichedeliche.

Così, nel 1973, Castaneda afferma di avere incidentalmente ritrovato appunti che erano andati perduti, da cui emerge che " le droghe non sono strettamente necessarie per raggiungere stati alterati di coscienza" . E' il tema di Viaggio a Ixtlan, che è accolto positivamente dall'ambiente degli antropologi. Sulla base - tra l'altro - di questo volume, l'Università della California gli concede il dottorato, e anche una autorità come Mary Douglas afferma che si tratta di scoperte antropologiche di notevole importanza. "...ciò che noi crediamo essere unico ed assoluto, è solo uno in un insieme di mondi consecutivi, posizionati come gli strati di una cipolla. " .

Anche se noi siamo energeticamente condizionati a percepire solamente il nostro mondo, abbiamo ancora la capacità di entrare in quegli "altri mondi", che sono reali, unici , assoluti e sovraffollati come lo è il nostro mondo .
Negli ultimi anni - precedenti alla morte che lo coglie nel 1998 a Westwood (California) rielabora il suo insegnamento sotto il nome di «Tensegrità».

Il nome indica la versione rielaborata di alcuni movimenti chiamati «passi magici» che sarebbero stati sviluppati dagli sciamani messicani fin da epoca precolombiana.

Gli sciamani messicani, 7000-10.000 anni fa- pur non essendo in grado di elaborare teoricamente quello che intuitivamente percepivano - si rendevano conto che nell 'universo esiste un grande flusso di energia, che normalmente è trasformato in dati sensoriali e crea il mondo della vita quotidiana così come noi lo conosciamo.

Gli sciamani erano capaci di «vedere», cioè di cogliere l'energia direttamente, quindi di percepire gli stessi esseri umani come sfere luminose di energia. In ogni persona umana.

Si «vede» così una zona di intensa luminosità all'altezza delle scapole, dietro la schiena, chiamata «punto di assemblaggio», dove convergono miliardi di campi di energia. Nel «punto di assemblaggio» avviene propriamente la trasformazione dell'energia in dati sensoriali, e anche l'interpretazione di quegli stessi dati.

Durante il sonno,il «punto di assemblaggio» si sposta dalla sua posizione e, maggiore è lo spostamento, più singolari diventano i sogni. Gli sciamani sviluppano l'arte del sognare, cioè la capacità di spostare volontariamente il «punto di assemblaggio» fino a «vedere» l'energia e i suoi campi in forma di filamenti luminosi, molto al di là dei normali processi cognitivi, accedere a campi di energia diversi da quelli abituali, interpretarli diversamente, raggiungere livelli di consapevolezza infiniti.

In questo stato, lo stregone sviluppa stati superiori di coscienza, agilità e benessere.Nello stato di veglia, è possibile ritrovare quanto si è conquistato tramite l'«arte del sognare» eseguendo certi movimenti del corpo, i «passi magici».

 

I lavori di Castaneda mettono in luce la visione mistica espressa da Don Juan Matus , lo sciamano messicano che ha iniziato Castaneda alle pratiche sciamaniche. Gli insegnamenti di Don Juan sono reminiscenze di varie tradizioni mistiche e credenze soprannaturali, ed includono molte pratiche che mirano a focalizzare l'energia e la consapevolezza di ognuno in una "seconda attenzione", portando ad alti gradi di consapevolezza e visione della realtà non-ordinaria fuori dagli schemi della realtà quotidiana.

Secondo Castaneda, il fatto più significativo nella vita di una persona è la propria consapevolezza dormiente. Un potere personale sufficiente porta alla padronanza dell'intento e della consapevolezza.

Questa padronanza è principalmente il movimento controllato di quello che è conosciuto come il punto d'unione, il centro di una sfera o di un uovo di emanazioni energetiche, chiamato l'emanazioni dell'Aquila, che escono dal corpo.

Quando siamo giovani, il nostro uovo luminoso non è ancora rigido e il punto d'unione scorre fluido.L'uovo degli umani è intersecato da filamenti di consapevolezza, che producono percezioni, ma quando le persone crescono e vivono in una esistenza ordinaria, concretizzano solo una piccola parte di emanazioni, che diventano la loro realtà percettiva (siamo "energeticamente condizionati a percepire solo il nostro mondo").

Castaneda afferma che, ogni nostra sensazione, sentimento e azione è determinato dalla posizione del punto di unione. Il movimento consapevole del punto di unione permette percezioni del mondo in modi differenti (realtà non ordinaria).

Il guerriero viaggiatore

"Un uomo va alla conoscenza come va alla guerra, con gli occhi aperti, paura, rispetto e assoluta fiducia. Andare alla conoscenza o andare alla guerra in ogni altro modo è un errore, e chiunque faccia questo tornerà sui suoi passi." (Gli insegnamenti di Don Juan, 43)

La sintesi del pensiero di Don Juan può essere riassunta in una frase :

" per me c'è solo il viaggio su una strada che ha cuore, in ciascuna strada che può avere cuore.
Lì viaggio io, e la sola sfida di valore per me è il percorrerla tutta.
E lì io viaggio guardando e, guardando, resto senza fiato."


L'obiettivo del guerriero è di raggiungere la totalità di se stessi attraverso l'illuminazione di tutte le emanazioni dell'Aquila all'interno dell'uovo e allineando queste con il grandioso tutto dell'esistenza e dell'esperienza.

La maggioranza degli adulti possono muovere il proprio punto di unione solo in sogno, attraverso l'uso delle droghe, l'amore, la rabbia, la paura, la stanchezza, attraverso il silenzio interiore o come preferibile, attraverso l'Intento della consapevolezza.

Il più diretto o comune tipo di movimento del punto di unione è raggiunto attraverso il sogno. Le descrizioni dei sogni nei libri di Castaneda e le varie tecniche che impiega per raggiungerne la padronanza spesso assomigliano a sogni lucidi.

L'obiettivo primario di un guerriero viaggiatore è di elevare la propria consapevolezza. Incrementarla richiede disciplina, e questa discipilina costituisce il modo di vita del guerriero. Piccoli movimenti portano a piccoli cambiamenti nella percezione e grandi movimenti portano a cambiamenti radicali.

L'iniziazione del " guerriero viaggiatore  negli altri mondi " avviene secondo tre fasi che Castaneda ha descitto in dodici dei suoi libri:

1-La padronanza della consapevolezza : ovvero il passaggio dalla conoscenza del mondo del tonal (gli oggetti di ogni giorno) al mondo del Nagual (Spirito). Durante questa fase di sviluppo, il guerriero viaggiatore tende a minimizzare la propria importanza e a cercare e conservare energie. Come prima cosa, lo studente è incoraggiato ad agire prendendosi le sue responsabilità per l'orientamento della propria vita.

2-La padronanza della trasformazione : ovvero la fase in cui il guerriero viaggiatore deve purificarsi , mantenere le energie e affinare il collegamento con lo Spirito, l'intuito. Il guerriero viaggiatore diventa "impeccabile" e prova empiricamente questa connessione ; alla fine bandisce tutti i dubbi, accetta il proprio destino e segue la strada del cuore.

3-La padronanza dell'intento .In Viaggio a Ixtlan, un amico di Don Juan, Don Genaro, avverte che "l'intento non è l'intenzione". La nostra energia del corpo, come entità metafisica, è composta di Intento.

Come primo passo nella padronanza della consapevolezza e dell'intento, Don Juan raccomanda che Castaneda provi il semplice esercizio di guardare la propria mano mentre dorme e da li costruire la propria abilità di concentrare la propria attenzione mentre dorme.

Accumulato un sufficiente surplus di energia, un congruo potere personale,viene attivata la seconda attenzione . Sognare diventa possibile. Attraverso tecniche come porre l'agguato a se stessi (ricapitolazione dell'esperienze della propria vita, cancellare la propria storia personale e sviluppare il modo del guerriero), sognare (preparare il sogno, sognare e fare l'ascensione) , maneggiare l'Intento (cambiare consapevolezza, fermare il mondo, collassare il mondo), il guerriero mira a riguadagnare la luminosità perduta attraverso la consapevolezza della vita di tutti i giorni e finalmente a "controllare l'Intento ".

Finalmente il guerriero viaggiatore
mantiene la propria impeccabilità,
cammina nella via del cuore,
e aspetta un'apertura verso la libertà.
"


In Italia : studisciamanici



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