Corso di Religione

Pag.  2




INDUISMO
La religione
Il Karma
         


powered by FreeFind





Karma
Karma è un adattamento occidentale di karman , termine sanscrito per "atto", "azione", "compito", "obbligo". Indica il generico agire volto a un fine.

Nell'induismo il karma è comunemente considerato come la parte non-materiale , invisibile (adṛṣṭa) delle azioni , il " principio di causalità " , ciò che in ogni azione "crea qualcosa" che a sua volta è causa del destino dell'essere agente.

Karma ha la stessa radice kri ( fare) di Kriya , l'azione completa, ben fatta. Nei Veda karman o karma era l'"atto religioso", il "rito" perfettamente eseguito.

Il termine veniva usato per indicare i riti di sacrificio realizzati alla perfezione ( sacrificio vedico) . Si credeva che questi riti ( karman) ottenessero// meritassero automaticamente all'offerente la grazia da lui richiesta ai deva e che che l'avrebbe goduta nel futuro (che poteva anche essere il futuro oltre la morte ).

Questi meriti automatici facevano delll'uomo che offriva il sacrificio un "contenitore di meriti religiosi" che raccoglieva , anche oltre la morte, le grazie ottenute con le azioni religiose .

Secondo la dottrina vedica l'azione religiosa ( karma ) creava come conseguenza automatica un "bottino di grazie" , un contenitore karmico di grazie divine ( karma ) da godere nel futuro , anche oltre la morte.

Legge del Karman
Simbolo del karma-Il nodo senza soluzione di continuità

La generalizzazione concettuale ( filosofica) del "sacrificio vedico" ha prodotto la Legge del Karman come legge universale rivelata nelle scritture.

« "Yājñavalkya" -allora gli disse- "quando un uomo, una volta morto, la parola è entrata nel fuoco, il respiro (prāṇa) nell'aria, l'occhio nel sole, la mente nella luna, l'orecchio nel cielo, il corpo nella terra, l'ātman nello spazio etereo, i peli nelle erbe, i capelli negli alberi, il sangue e lo sperma nelle acque, dove si trova quest'uomo?"
"Prendimi la mano, amico Ārthabhāga, noi soli possiamo sapere queste cose, non dobbiamo parlarne pubblicamente". E lasciarono l'assemblea parlando tra loro. E parlavano del karman, e mentre lodavano, il karman lodavano: si diventa buoni (si genera merito, puṇya) con le azioni (karman) buone, si diventa cattivi (si genera il male, pāpa) con le azioni cattive. Così il discendente di Jāratkāru, Ārthabhāga, si tacque. »

( tredicesimo verso del secondo adhyāya del terzo brāhmana della Brhadāranyaka Upanishad)


La dottrina della Legge di causa-effetto origina infatti dalle speculazioni religiose contenute nelle Upaniṣad vediche ed è oggi centrale nell'Induismo, nel Buddhismo, nel Sikhismo , nel Jainismo ed anche nel Taoismo.

Ogni azione ( karma) produce - per il tramite di una mediazione invisibile (adṛṣṭa)- nel soggetto che la agisce- un contenitore karmico ( o impronta) costituito dalle conseguenze cosmiche dell'azione stessa; conseguenze di cui il soggetto agente " godrà" in un futuro che potrà essere anche oltre la morte.

Buone intenzioni e buone azioni producono automaticamente un buon karma ( contenitore karmico) ricco di doni per il benessere e la felicità .

Cattive intenzioni ed azioni producono automaticamente un cattivo karma ( contenitore karmico) ricco di doni per il dolore e la sofferenza.


La Legge del Karma agisce automaticamente, indipendentemente da un "giudizio divino" delle azioni individuali.

Chi stabilisce quali sono le azioni -karma buone e quali quelle cattive ?

Ci sono molte scuole filosofiche che speculano sui testi della Tradizione giungendo a conclusioni diverse.

Le azioni-karma da considerare sono quelle del tempo presente di un individuo o anche quelle di vite precedenti e future ? Torneranno cone doni all'individuo in questa vita o in vite successive ? agiscono solo sul futuro o anche sul passato? etc. A queste domande le diverse scuole danno risposte diverse.

Il contenitore karmico
Karma in  sanscrito è "azione" ed è l'energia potenziale intrinseca nella natura dell' universo . Qualsiasi evento nell'universo, fisico, psichico, spirituale, attiva la sua energia potenziale .

Il processo di azione/reazione, causa/effetto avviene a tutti i livelli: 
- fisico =apro il  rubinetto > esce l'acqua
- mentale =un architetto pensa positivamente e creativamente > disegna un nuovo palazzo ;  un architetto coltiva pensieri non creativi o distruttivi > anche se desidera e si impone di farlo non riesce a   portare a termine il suo compito
- senziente= dico parole gentili > sei contento ; dico parole offensive > ti arrabbi
- spirituale ...
- etc.

Una volta attivata, l'energia potenziale si trasforma in energia cinetica , di movimento. Il movimento dell'energia nell'universo ha diversi effetti in tutto l'universo stesso , nella esistenza degli individui e nella natura circostante ed anche oltre l'esistenza presente stessa.

Karma, indica tutto il movimento dell'energia nell'universo innescato da una azione:
-l'energia potenziale
-l'energia cinetica
-gli effetti  dell'azione.

Le trasformazioni dell'energia potenziale attivata e le conseguenze sull'universo intero costituiscono una catena di cause-effetti. Ogni catena  causa-effetto  costitutisce un karma, cioe' una delle infinite catene causa-effetto che costituiscono il movimento incessante dell'universo.

L'Universo è un equilibrio, una armonia che tende a ristabilirsi continuamente. Le trasformazioni, i fenomeni, gli eventi sono solo stati temporanei.

Ogni karma, ogni energia potenziale attivata si trasforma in movimento, una catena di cause-effetto; prima o poi il movimento si esaurisce , tornando energia potenziale.

L'effetto finale, la fine della catena di trasformazioni dell'energia, l'ultimo effetto del karma, si esaurisce sulla causa iniziale.

Per la legge del Karma, l'' energia dell'azione di un essere senziente", qualsiasi energia, anche quella legata ad un pensiero, interagisce con  tutto l'Universo  lo perturba e scatena  una concatenazione di azioni-reazioni che alla fine in qualche modo ritorna come effetto finale sulla causa iniziale (adṛṣṭa) (la cui impronta è nell'essere che l'ha prodotta) ristabilendo così l'ordine, l'equilibrio, l'armonia. 

Ogni evento poi , così come ogni essere che nasce , a sua volta, non viene dal nulla ma
- è effetto di una catena di eventi , effetto di un karma
- e a sua volta è , con i suoi atti, causa di nuove catene di eventi, nuovi karma.

Le azioni del corpo, della parola e dello spirito (i pensieri) sono insieme causa e conseguenza di altre azioni: niente è dovuto al caso, ma ogni avvenimento, ogni gesto è legato insieme da una rete di interazioni di causa/effetto.

Noi osserviamo tanti fenomeni nell'universo ma non abbiamo la percezione dei nessi tra le cose , i legami tra i fenomeni, gli eventi della  vita.

Li percepiamo come fossero separati, senza legame. In realtà nell'universo spazio-temporale avviene una  rete infinita di azioni, di eventi che è il risultato  della interazione continua ed universale tra tutte le cose.


«tutte le Azioni  si verificano nel tempo per l' Intracciarsi delle-forze-della-natura (karman)»
Bahagavad Gita VIII,3 

Il Karma è  l'azione , in senso cosmico, del potere Maya .Tutte le cose dell'Universo al di là dell'apparenza sono interconnesse, interagiscono tra loro . Tutto ciò che sentiamo, pensiamo , diciamo e facciamo , attraverso un mezzo soprasensibile, un mediatore invisibile, adrsta, determina eventi a cui l’uomo stesso prima o poi è sottoposto , essendone il responsabile.

Il principio karman rende tutti gli esseri senzienti responsabili di tutti i karma che essi determinano negli universi. E' un principio di responsabilità per l'uomo.

L'azione consapevole

"Karma è responsabilità : la possibiltà di realizzare la propria natura divina attraverso l’azione consapevole.

"È detto che una persona consiste di desideri ( kama) . Come è il suo desiderio, così è la sua volontà. Com’è la sua volontà, così è la sua azione ( karma) . Qualsiasi azione si compia, quella si raccoglierà. Come si agisce così si diventa. Si diventa virtuosi per azioni virtuose, si diventa cattivi per cattive azioni."
( Bhagavadgita )


La legge del karma non è rassegnazione o fatalismo, bensì responsabilità nell’agire: " ciò che si semina si raccoglie ".



Dharma
Dharma
 (in devanāgarī: "धर्म") è un termine  sanscrito, dalla radice dhri = che indica il sostenere , ciò che sta sotto, che tutto  sostiene.

Il Dharma è una Legge che regola tutti i processi dell’Universo; fisici, psichici, spirituali, etici e sociali .   Tutto è sottoposto al Dharma.

« O guardiani dell'ordine cosmico , o Dei le cui leggi (Dharma) sono sempre realizzate, voi salite sul vasto carro del cielo più alto; a chi, Mitra e Varuna, mostrate il vostro favore, la pioggia del cielo dona abbondanza di miele »[ Rig Veda ]

La Realtà è fatta di Dharma, di Ordine.
Il Dharma costituisce la struttura intrinseca del reale. 


Poiché tutto è connesso da un Dharma, da un Ordine Universale Eterno, tutto deve continuare incessantemente. Il simbolo del Dharma è una ruota, simbolo di ciclicità incessante. 

Il Dharma personale , la legge naturale, sacra che regola l'esistenza della persona è connesso col Dharma eterno e con tutti gli esseri : non c'è posto per l'individualismo. 

Rispettare il Dharma diviene il rispetto di una serie di norme che sono alla base dell'universo naturale e di quello sociale il cui ordine va sempre garantito.

Nelle religioni orientali indica la religione stessa, il cammino che si percorre in essa. Il Dharma eterno è la legge divina, universale, cosmica e sacra.

Nessuno può sottrarsi al Dharma :
-agire secondo il Dharma significa  permanere nell'essere, sfuggire al caos;


Adharma
-operare contro il Dharma ( Adharma ) vuol  dire scatenare il caos, distruzione  e  morte.

adharma significa immorale, peccaminoso, sbagliato, cattivo, ingiusto, squilibrato, innaturale.


Vittoria del Dharma sull'adharma

I deva sono manifestazione del dio unico, Brahman . Essi generano " figli e figlie" che sono "aspetti cosmici " che si manifestano nella natura , quella umana compresa.


"La progenie del Dharma (saggio) nella linea della sposa Daksha sono :
da Sraddha (devozione) nasce Kama (desiderio);
da Lakshmi (ricchezza, prosperità), è nato Darpa (orgoglio);
da Dhriti ( coraggio), Niyama (precetto);
da Tushti (gioia interiore), Santosha (soddisfazione);
da Pushti (opulenza), nasce Lobha ( cupidigia, avidità);
da Medha (saggezza, esperienza), Sruta (tradizione sacra);
da kriya (lavoro duro), nascono Danda, Naya, e Vinaya (giustizia, politica e istruzione);
da Buddhi (intelletto), Bodha (comprensione);
da Lajja (peccato e umiliazione), Vinaya (buon comportamento);
da Vapu (corpo, forza), Vyavasaya (perseveranza).
Shanti (pace) ha dato alla luce Kshama (perdono);
Siddhi (eccellenza) ha dato Sukha (godimento);
e Kírtti (glorioso discorso) ha dato alla luce Yasha (reputazione).
Questi sono i figli ( discendenti) di Dharma; uno dei quali, Kama (amore, appagamento emotivo) ha generato dalla moglie Nandi (delizia), Hersha (gioia).

La moglie di Adharma (vizio, peccato, male) è HinsA ( violenza),
che ha generato Anrita (falsità), e Nikriti (immoralità),
da cui sono nati Bhaya (paura) e Naraka (inferno)
e da questi Maya (l'inganno) e Vedana (tortura ).
Il figlio di Bhaya (paura) e Maya (l'inganno) è il distruttore di esseri viventi Mrityu (la morte);
Dukha (dolore) è figlio di Naraka (inferno) e Vedana (tortura).
I figli di Mrityu sono vyadhi (malattia), Jará (decadimento), Soka ( dolore), Trishna ( avidità) e Krodha (ira). Questi sono tutti portatori di miseria e si caratterizzano come la progenie di Vice (Adharma).
Sono tutti senza mogli, senza discendenti, senza la facoltà di procreare; perennemente operano come cause di distruzione di questo mondo.
Al contrario, Daksha e i veggenti Rsi, gli anziani//saggi del genere umano, tendono continuamente ad influenzare il rinnovamento del mondo : mentre Manus e i loro figli, gli eroi dotati di grande potenza , camminando nella verità , contribuiscono alla sua conservazione ."

( Vishnu Purana, Capitolo 7)

L' adharma ha conseguenze   personali (sul Dharma personale) e cosmiche (sul Dharma universale)  .

La Necessità Universale di Ordine esige che il  Dharma infranto debba essere riparato così che l'Ordine naturale, etico e sociale di tutta la realtà del cosmo , il Dharma, venga ristabilito.

Sanatana Dharma
"L'Induismo è Sanatana Dharma: l'eterna Fonte Universale .

Sanatana significa "eterno", per cui sanatana dharma è ciò che sostiene e nutre "eternamente" tutto ciò che esiste e ha origine dall’Uno Assoluto.

Dharma è totalità e include le etiche umane, come l’assenza di violenza, la giustizia, la verità e l’amore. Dharma è protezione della natura e di ogni essere vivente. Il dharma esiste, come spirito delle religioni, nel cuore di ogni essere.

"Unite i vostri propositi, unite i vostri cuori. Possano i vostri spiriti essere uno nel dharma. Possiate voi abitare a lungo insieme in unità e concordia." ( Rig Veda ).






top







home



DISCLAIMER. Si ricorda - ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n. 62 - che questo sito non ha scopi di lucro, è di sola lettura e non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare" : gli aggiornamenti sono effettuati senza scadenze predeterminate. Non può essere in alcun modo ritenuto un periodico ai sensi delle leggi vigenti né una "pubblicazione"  strictu sensu. Alcuni testi e immagini sono reperiti dalla rete : preghiamo gli autori di comunicarci eventuali inesattezze nella citazione delle fonti o irregolarità nel loro  uso.Il contenuto del sito è sotto licenza Creative Commons Attribution 2.5 eccetto dove altrimenti dichiarato.