Corso di Religione

LA RIVELAZIONE



ESTASI DI RIVELAZIONE
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Il sonno di guarigione Nella Grecia antica  I pellegrini visitavano il tempio di Epidauro per entrare nel “ sonno di guarigione”  attraverso l’”incubazione” ( dormire entro un’area sacra).

epidauro

Il santuario di Epidauro in età ellenistica era il centro per eccellenza dedicato al culto di Asclepio, divinità salutare del pantheon greco.

Asclepio guariva i fedeli che si recavano in pellegrinaggio ad Epidauro durante le feste in suo onore, denominate Asclepieai. Le guarigioni dei fedeli avvenivano in un edificio detto Abaton ('impenetrabile'): prima di accedervi, infatti, il pellegrino doveva aver compiuto le lustrazioni di purificazione necessarie.

L’abaton si trova nel centro del santuario, nella spianata dove sorgono gli edifici di carattere più propriamente religioso (abaton, tempio, tholos). La sala che si apre al suo interno era adibita all'accoglienza dei pellegrini che vi trascorrevano la notte in attesa del miracolo guaritore.

Durante il sonno il dio Asclepio appariva in visione ai malati e dettava loro le cure necessarie per debellare la malattia. In alcuni casi il dio operava direttamente sul malato che, al risveglio, risultava guarito.

I racconti di tutti i miracoli compiuti dal dio venivano poi trascritti dai fedeli su delle tavolette di argilla, disposte lungo le pareti interne della sala est dell’Abaton, a ricordo della potenza di Asclepio.

L'estasi divinatoria. Tanto più le civiltà diventano secolarizzate ( dove le religioni non sono più al centro della civiltà) come quella occidentale, tanto più si riscontra una presenza diffusa e crescente di cartomanti, medium, maghi , astrologi, divinatori di ogni genere. Scrive il filosofo greco Platone, nel Fedro :

"..la verità è che i maggiori beni ci sono largiti per mezzo di una follia che è un dono divino... ... gli antichi chiamavano quest'arte manichè... ... i nostri contemporanei  ( 244 a.C) l'anno storpiata in mantichè (arte mantica)."

ra
EGITTO
RA-ATON "ILLUMINA" UNA PRINCIPESSA


Da sempre gli uomini testimoniano un bisogno insopprimibile di rivelazione , soprattutto in presenza di eventi incontrollabili che causano smarrimento ed angoscia , situazioni irrisolvibili con mezzi ordinari .

Con molti rituali gli uomini hanno interrogato gli dèi : attraverso feticci, mana, astri, uccelli, defunti, demoni, etc. Hanno sviluppato vere e proprie arti mantiche come dice Platone : astrologia, oroscopi, chiromanzia, necromanzia , presagi,  sortilegi, etc. , pratiche meccaniche, rituali. L'aspetto di storpiatura di cui riferisce Platone riguarda soprattutto il tentativo dell'uomo ordinario, con ogni mezzo, di forzare gli spiriti a dare oracoli e rivelazioni (miracoli e prodigi). E' la volontà di dominare in qualche modo gli dèi, di farli agire secondo i desideri umani, ad ogni costo: è il pensiero magico.

Enthusiasmos
Già in quell'epoca "la follia dono divino " ( entusiasmo ), quella che si manifestava negli intermediari  delle rivelazioni e che portava i maggiori beni dell'umanità era stata superata dalla diffusione di pratiche divinatorie.

In tutte le culture, da sempre , si ritrovano riti di divinazione. Sono attestate pratiche divinatorie che implicavano il raggiungimento forzato di uno stato di estasi, l' estasi cultuale.

pizia" L'istituzione oracolare della Pizia nella antica religione greca offre un esempio classico di estasi cultuale divinatoria.

Delfi-Tempio di Apollo

La Pizia era una sacerdotessa che aveva l'incarico di dare i responsi del dio Apollo a coloro che venivano ad interrogarlo.

Essa veniva scelta tra le donne vergini e di buona famiglia, non necessariamente giovani e di famiglie nobili.

Apollo era il dio della rivelazione oracolare ed aveva il suo santuario a Delfi, dove aveva ucciso il Pitone malefico e lo aveva seppellito nello sprofondo di una voragine.

Eracle e Apollo si contendono il tripode delfico. Oinochoe attica a figure nere, c. 520 a.C. -Louvre Parigi

Il suo tempio era situato proprio su questa voragine, al fondo della quale scorreva un fiume, il Cassotis, dalle cui acque esalavano vapori capaci di provocare l'estasi a chi li aspirava.

Quando la Pizia riceveva la domanda, si portava nell'adyton del tempio e siedeva sul tripode, posto sulla voragine. Entrata in estasi per le esalazioni del fiume pronunciava parole, più o meno chiare, che dei sacerdoti incaricati parafrasavano subito in versi o in prosa.

All'inizio della sua istituzione l'oracolo veniva consultato una volta l'anno; in seguito, per il numero sempre crescente delle richieste, si ebbero contemporaneamente anche più di una Pizia, che esercitavano a turno il loro ufficio. Sempre nella religione greca, l'iniziazione dei misteri eleusini offre, invece, un esempio di estasi cultuale iniziatica.

[ cf. : Luciano Baccari -La rivelazione nelle religioni ]

Estasi cultuale iniziaticaTutte le religioni hanno riti di iniziazione   che avvengono generalmente intorno ai 12-13 anni : samskara (induismo) , shinbuy ( buddhismo) ,cresima ( cristianesimo), bar-mizwah (ebraismo) , etc., così come tutte le religioni hanno riti di “ re-iniziazione” ( ritiri, esercizi spirituali , quaresima, ramadan, yom-kippur, etc).L' iniziazione , in generale, è un rito o un insieme di riti che segnano il passaggio da uno stato di esistenza ad uno nuovo ( riti di passaggio).
" Tutte le culture hanno riti di iniziazione; in alcune, specialmente in quelle primitive, è prevista anche l'esperienza estatica.

eleusini"Felice chi possiede, fra gli uomini, la visione di questi Mysteria; chi non è iniziato ai santi riti non avrà lo stesso destino quando soggiornerà, da morto, nelle umide tenebre. (Omero, Inno a Demetra)

"O tre volte felici i mortali che dopo aver contemplato questi Mysteria, scenderanno nell'Ade; solo loro potranno vivervi; per tutti gli altri tutto sarà sofferenza. " (Sofocle)

Ad Eleusi , nel celebre santuario di Demetra e Kore, si recavano candidati solo maschi per sottoporsi ad un rito iniziatico, che consisteva in una esperienza estatica di rivelazione , con la quale ogni iniziato entrava nel mondo divino, che da quel momento in poi diveniva di sua pertinenza.

L'esperienza estatica, che lo introduceva nel mondo divino, gli garantiva un futuro non più semplicemente di «mortale», come era previsto dalla religione olimpica. Dal momento che egli aveva visto, sapeva ciò che esistenzialmente lo riguardava nel modo più stretto. "
 
 [ cf. : Luciano Baccari -La rivelazione nelle religioni ]

Estasi di possessione o sciamanica« Un fenomeno cultuale estatico-iniziatico molto diffuso ancora oggi, presso le popolazioni africane e anche presso molte popolazioni americane, è la pratica della possessione.

Si tratta di un rito scenografico composto di musiche, danze, grida, svenimenti, durante il quale i partecipanti entrano in contatto con il mondo ultraterreno, mediante finimento di una divinità o di uno spirito nella loro mente e nel loro corpo. [ cf. oggi , umbanda, macumba, voodoo, candomblè, etc. n.d.r.]

In questo stato di trance, l'invasato perde la sua personalità, e mediante lo stesso linguaggio del corpo, che si muove e si esprime secondo il rito, egli fa l'esperienza iniziatica di rivelazione, che gli permette di entrare in un nuovo stato esistenziale e di esercitare dei poteri, propri della divinità o dello spirito invocati, sia a proprio favore che a favore della comunità.
L'importanza di questa pratica è nel suo fine terapeutico-salvifico. Essa richiama una istituzione che risale ai primordi dell'umanità, storicamente documentabile, e che permane nelle attuali popolazioni primitive: l'istituzione sciamanica.

[ cf. : Luciano Baccari -La rivelazione nelle religioni ]

La " visione " sciamanica
sciaindPresso i popoli in cui sono ancora attivi gli sciamani vengono praticati riti per il raggiungimento dell’estasi chiamati “ricerca della  visione" .

Presso i clan degli Inuit ( popoli delle coste dell’Alaska, dell’Artico canadese, del Labrador, della Groenlandia, etc)  la ricerca della visione avviene prima della pubertà ed ha lo scopo di ritrovare dentro di sé la vita spirituale e la propria “ chiamata” per la vita adulta.

Normalmente dura alcuni giorni durante i quali il ragazzo ( o la ragazza)  dimorano da soli in luoghi selvaggi e solitari finchè raggiungono la sintonia con i mondi spirituali.

Normalmente appare in visione uno spirito-animale e si chiarisce la chiamata personale . Al ritorno presso il clan si avrà una direzione chiara da imprimere alla propria vita. Un adulto si occuperà di lui per un apprendistato. Se la “ chiamata “ si presenta come “ chiamata sciamanica” uno sciamano sarà il suo maestro.

Presso altri popoli la ricerca della visione avviene anche in gruppo, sotto la guida di uno sciamano, durante i riti di iniziazione dei ragazzi e della ragazze alla vita adulta.

Attraverso tecniche di deprivazione sensoria, deprivazione del sonno, digiuno o autotortura, chiusura in luoghi angusti ( igloo) o altro si porta l’iniziando in uno stato di stanchezza estrema con inibizione prolungata del sonno; a volte la ricerca della visione implica l’ingestione di sostanze psicotrope naturali , dette entheogene ( funghi, radici, erbe, pozioni, etc.). Quando lo sciamano ritiene che si è pronti allora dà il permesso di dormire.

Quella che sarebbe una trance ordinaria veglia/sonno, se tutto è stato fatto bene, diventa una trance straordinaria con la “ visione” della propria anima dove si riflettono i mondi “ altri”, i mondi degli spiriti.

L' esperienza della visione della propria interiorità  spirituale ( anima) rimane una esperienza indelebile, formante e fondante della vita adulta.

Per essa infatti vi si trovano risposte a quelle che noi occidentali chiamiamo “le domande fondamentali della vita”( che senso ha la mia vita, cosa c’è dopo la morte, c’è Dio, etc) risposte che ci danno i significati di cui abbiamo bisogno per vivere liberamente e responsabilmente la pienezza della nostra umanità che è personale, sociale, spirituale.

La re-iniziazione
Ogni volta che l’adulto si troverà in situazioni problematiche saprà come rientrare in se stesso e ritrovare il bandolo della matassa della propria vita caricandosi di energie spirituali. Saranno il digiuno, la meditazione, la preghiera, la solitudine, il silenzio, e tutte quelle condizioni che si è appreso a creare  nella iniziazione.
L'estasi di rivelazione« ...Nella storia sono attestati alcuni tipi di fenomeni estatici, come quello dello scìamanesimo, delle sibille, dei profetismo che meritano di essere posti in rilievo perche' sono fenomeni dove, accanto e prima dell'acquisizione della capacità di passare dal piano umano a quello divino, compare una vocazione divina, che precede la scelta umana e determina la sua attività.

In questi casi, trattandosi di attività non di pura iniziativa umana e non affidata esclusivamente a mezzi rituali meccanici, si può già parlare fenomenologicamente di rivelazione. »


[ Luciano Baccari - La rivelazione nelle religioni ]

Ci troviamo in presenza di vere e propri fenomeni di rivelazione in cui gli intermediari sono portatori di forze che provengono dai mondi degli dèi ( il Sacro) e testimoniano oracoli, miracoli e prodigi.  

In genere lo stato di coscienza non-ordinaria che sperimentano si manifesta come una supercoscienza ; nella maggior parte dei casi essa è provocata, indotta dalla azione degli spiriti, degli dèi, in altri è un fenomeno riconducibile alla sola natura .

Gli intermediari delle rivelazioni
Sibille, profeti, sciamani, sono i fenomeni permanenti di intermediazione estatica nelle rivelazioni. A questi si possono aggiungere i visionari ( o estatici illuminati ,come Plotino o come il buddha Sankiamuni o i Jivan Mukta indù, etc).


Gli sciamani(cf sciamanesimo ) .

La figura dello sciamano risale al paleolitico, tempo della cultura della caccia, si attenua nella cultura agricola e nelle culture socialmente più complesse. In Siberia e Asia centrale lo sciamanesimo è ancora presente in tutti i suoi aspetti.

Si diventa sciamani per una vocazione divina che secondo studi recenti si manifesta come epilessia ( ereditaria ) . La malattia , attraverso esperienze iniziatiche di tirocinio deve essere trasformata in sciamanesimo pena la degenerazione in pazzia o morte .

Il viaggio sciamanico è raccontato ai bambini nella famosa favola di " Alice nel paese delle meraviglie" [scritta dal matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll, nel 1865 ]Gli sciamani ripetono volontariamente l'esperienza attraverso pratiche diverse a seconda delle diverse culture di appartenenza: dominano la propria crisi epilettica e pur rimanendo vigili con intelletto, ragione, volontà e memoria, sperimentano una trance estatica in cui la coscienza ordinaria del mondo e di se stessi viene sostituita da una coscienza di altri mondi.

Lo sciamano “ viaggia” o “ vola” in questi mondi dove conosce le essenze delle piante, degli animali, delle cose, e le può utilizzare secondo la propria volontà, dove incontra spiriti buoni e malvagi  dai quali può essere  rivestito di Sacro e con questo potere operare miracoli e prodigi.

La trance sciamanica è un fenomeno riconducibile alle sole forze della natura perciò essa ci rivela che ogni essere umano " potenzialmente " può diventare cosciente di altri mondi e viaggiare in essi. In realtà sciamani si nasce : la facilità di estasi è un " difetto" di natura.

Anima specchio e ponte per altri mondi Gli sciamani, attraverso la loro esperienza estatica, rivelano la struttura stessa dell'essere umano : l'uomo è capace di essere cosciente di mondi diversi da quello sensibile.

coscienza

Ogni essere umano ha la capacità di percepire altri mondi , dimensioni e realtà diverse quella ordinaria . Nella coscienza ordinaria queste percezioni non giungono a coscienza , sono sovrastate dalle percezioni di questo mondo e dalla attività della mente. Nella trance estatica invece esse si manifestano potentemente nella coscienza.

L'anima non è una cosa dell' essere umano ma è la capacità di percepire altri mondi. E' specchio di “altri mondi” , i mondi che trascendono la materia, i mondi dello spirito. Essa perciò è affine allo spirito, è di ordine spirituale. Cercare l'anima nel corpo umano è una stupidaggine.


L'anima è, nell'uomo, come uno specchio dei mondi dello spirito, è un ulteriore"sensore" che porta il sovransibile nel cuore dell'uomo. Anima è la persona , nella sua dimensione spirituale cioè nella sua capacità di essere immersa e di percepire la trascendenza, mondi ulteriori.
La separazione dell' anima dal corpo Particolarmente interessante è l'esperienza dello sciamano in quanto è determinata dalla natura ( epilessia) e non dall' intervento degli dèi . Essa perciò rivela la condizione naturale del nostro essere.

La coscienza animica dei mondi spirituali o altri mondi è vissuta dallo sciamano come separata dal corpo. Durante l'estasi sciamanica l'intermediario sperimenta una mistica ( misteriosa) morte ( per smembramento del corpo dall'anima ) e di risurrezione ( come ricomposizione di corpo e anima) .
Lo sciamano "vede" gli spiriti che lo mettono a bollire in una enorme pentola e lo divorano ; poi lo fanno ritornare intero ed integro. Oppure li vede smembrare il suo corpo e sostituire i suoi organi con pietre magiche e poi ricucirlo insieme .

Mircea Eliade , storico delle religioni, ha studiato il fenomeno sciamanico rilevando che , sebbene varino le descrizioni a seconda delle culture di appartenenza , la struttura dell'esperienza sciamanica è sempre la stessa : lo sciamano " muore e risorge" perchè questo è la modalità per diventare un essere sovrumano ed essere ammesso nel mondo degli dèi.

La trasformazione vissuta dallo sciamano è : dalla malattia ( crisi epilettica) alla guarigione e dall'essere profano all'essere rivestito di sacro. In quanto guarito e rivestito di sacro egli può viaggiare nei mondi degli spiriti ed anche operare prodigi e miracoli nel nostro mondo ( rivelazioni) .
Eliade usa chiaramente i termini profano e sacro per distinguere i due mondi ed i due piani di esperienza.

viaggiosciamanicoVista dal nostro mondo l'esperienza sciamanica avviene solo nella coscienza dello sciamano : egli non viaggia realmente, non " va" da nessuna parte, tutto avviene nella sua coscienza.

Vista dal mondo degli dèi l'esperienza è realmente un viaggio   ( così infatti la sperimenta e la racconta lo sciamano-superuomo rivestito di sacro) . L'io dello sciamano realmente " viaggia" in "altri mondi" spirituali attraverso una " separazione" misteriosa e temporanea dell anima dal corpo e perciò dal nostro mondo .

L' esperienza sciamanica - scatenata da un fenomeno umano, l'epilessia e non dagli spiriti- ci dice molto sulla nostra struttura antropologica : l'uomo possiede la capacità di " vivere coscientemente " in mondi " totalmente "altri" dal nostro come anima cosciente separata dal corpo.
Ci si può domandare a tal punto , data questa antropologia rivelata nelle estasi di rivelazione , se l' anima può sussistere in separazione dal corpo : lo sciamano viaggia con l' anima in altri mondi oppure è una semplice trance cioè un cambiamento di coscienza, oppure ancora le due cose si equivalgono?

Una separazione definitiva anima-corpo sarebbe la morte fisica  allora a questo punto ci chiediamo: se l' anima cosciente può viaggiare in altri mondi nei fenomeni di estasi di rivelazione, alla morte fisica, sopravviverà in " altri mondi ?

Le sibille (cf: sibille )

Il fenomeno della sibilla è attestato appena prima dei filosofi greci ed è fenomeno indotto da uno spirito : una donna  sperimenta una trance in cui viene invasa e posseduta da uno spirito : nel suo Io risiede anche l’Io di uno spirito, in genere angelico , che la domina.

Un fenomeno all’apparenza simile alla possessione è la schizofrenia : l’io ordinario si presenta con diverse personalità , come se ci fossero più identità nella stessa persona, non si tratta di spiriti ma di identità psichiche o “personalità” .E’ perciò una creatura sconvolta, che cerca di resistere alla condizione di sofferenza alla quale viene trascinata dallo spirito che la possiede ma che , dominata da esso, è costretta ad oracolare o compiere prodigi e miracoli ( o malefici) .

Il poeta latino Virgilio attesta che il fenomeno avviene con un mutamento fisico del corpo della ragazza: la voce diventa disumana ed il corpo è pervaso da frenesìa. Appena passa la frenesia, il dio parla (di solito è Apollo). Nella mitologia greca e romana, “sibilla” era una qualsiasi donna dotata di poteri divinatori donati da Apollo, spirito-angelo.

Sibilla Cumana

Esclusivamente di sesso femminile erano considerate speciali interpreti della parola degli dèi, non soggette al passare del tempo,vivevano isolate dal mondo ed erano poco inclini a mostrarsi ai questuanti.

Se ne indicava l'antica residenza in luoghi remoti, sparsi fra l'Asia Minore, l'Africa e le coste occidentali del Mediterraneo. Come lo sciamano la sibilla poteva “introdurre ed accompagnare “ i questuanti nell’Ade ( il poeta Virgilio).

Alcune sibille erano considerate - nel cristianesimo antico - ispirate da angeli e si ritrovano rappresentate in molte chiese accanto a profeti e profetesse. (es. Cappella Sistina).

Il fenomeno della sibilla rivela un aspetto della persona umana: la possibilità dell’io umano personale di coesistere con più individualità spirituali e di essere anche dominato da una o più di esse ( possessione).

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