Corso di Religione

         


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Lc 20 , 28 «Maestro, Mosè ci ha prescritto : Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. 29 C'erano dunque sette fratelli : il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 30 Allora la prese il secondo 31 e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. 32 Da ultimo anche la donna morì. 33 Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie ? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
Lc 20, 34 Gesù rispose : «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 35 ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; 36 e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. 37 Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. 38 Dio non è Dio dei morti, ma dei VIVI ζώντων ; perché tutti VIVONO ζῶσιν per LUI». 39 Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». 40 E non osavano più fargli alcuna domanda.

La domanda si riferisce alla "legge del levirato" , prescritta in

Dt 25,5 : Quando i fratelli abiteranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si mariterà fuori, con un forestiero; il suo cognato verrà da lei e se la prenderà in moglie, compiendo così verso di lei il dovere del cognato; 6 il primogenito che essa metterà al mondo, andrà sotto il nome del fratello morto perché il nome di questo non si estingua in Israele. 7 Ma se quell'uomo non ha piacere di prendere la cognata, essa salirà alla porta degli anziani e dirà: Mio cognato rifiuta di assicurare in Israele il nome del fratello; non acconsente a compiere verso di me il dovere del cognato. 8 Allora gli anziani della sua città lo chiameranno e gli parleranno; se egli persiste e dice: Non ho piacere di prenderla, 9 allora sua cognata gli si avvicinerà in presenza degli anziani, gli toglierà il sandalo dal piede, gli sputerà in faccia e prendendo la parola dirà: Così sarà fatto all'uomo che non vuole ricostruire la famiglia del fratello. 10 La famiglia di lui sarà chiamata in Israele la famiglia dello scalzato.[ cf Gn 38,8- Ruth 3,9.4,12-]

Il contesto della legge è quello delle leggi tribali, dove i fratelli vivono insieme , nello stesso clan, con le rispettive mogli .

La finalità è chiaramente quella di evitare che la vedova sposi qualcuno estraneo al clan e si porti via l'eredità, impoverendo  così il clan stesso. Anche nel libro di Tobia si ritrova una storia simile :

Tobia 6, 11 «Questa notte dobbiamo alloggiare presso Raguele, che è tuo parente. Egli ha una figlia chiamata Sara 12 e all'infuori di Sara nessun altro figlio o figlia. Tu, come il parente più stretto, hai diritto di sposarla più di qualunque altro uomo e di avere in eredità i beni di suo padre. ..13 Raguele chiamò la figlia Sara e quando essa venne la prese per mano e l'affidò a Tobia con queste parole: «Prendila; secondo la legge e il decreto scritto nel libro di Mosè ti viene concessa in moglie. Tienila e sana e salva conducila da tuo padre. Il Dio del cielo vi assista con la sua pace». 14 Chiamò poi la madre di lei e le disse di portare un foglio e stese il documento di matrimonio, secondo il quale concedeva in moglie a Tobia la propria figlia, in base al decreto della legge di Mosè. Dopo di ciò cominciarono a mangiare e a bere.

Nello stesso libro si racconta di sette mariti :

Tobia 3, 7 Nello stesso giorno capitò a Sara figlia di Raguele, abitante di Ecbàtana, nella Media, di sentire insulti da parte di una serva di suo padre. 8 Bisogna sapere che essa era stata data in moglie a sette uomini e che Asmodeo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli .

L'esempio fatto dai sadducei riguarda anch'esso sette mariti che sposano la stessa donna senza lasciare nessun erede .

Il tema del testo di Luca è la generazione umana. Nessuno dei sette mariti poteva legalmente reclamare di essere stato un " vero" marito della donna ; si poteva perfino dubitare che avessero consumato il matrimonio.

Da questo punto di vista il caso sarebbe simile a quello citato dal libro di Tobia : i mariti erano morti ... ... prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli .

La citazione di Gesù : Lc 20 ,38 Dio non è Dio dei morti, ma dei VIVI; perché tutti VIVONO per lui » ricorda anche ai sadducei ( che non credevano nella risurrezione ) che Dio si è fatto conoscere a Mosè come il Dio dei Viventi( Es 3,6 ; Es 15 ); non come Colui che è stato il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe e che non lo è più perchè questi sono morti , ma come Colui che è ancora il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe - cioè della generazione da loro discendente - perchè tutti sono ancora in relazione con Lui come esseri Viventi  .
La vita - dice Gesù- non è necessariamente legata alla natura ( fertilità , riproduzione sessuata , etc. ) : Dio si è rivelato capace di dare vita anche alle donne infertili ( da Sara a Rachele.. ... fino ad Elisabetta) quindi può dare vita, generazione, indipendentemente dalle leggi della natura . I sadducei volevano portare Gesù in contraddizione : visto che Mosè aveva proibito la poliandria ( una donna non poteva avere più di un marito ) chi dei sette poteva essere considerato il vero marito, legalmente, alla risurrezione dei morti ? ( cf. il Libro di Daniele.)

Dio avrebbe dovuto sceglierne uno fra sette uguali e questo sarebbe ingiusto, perciò dovrebbe dichiararli tutti mariti o nessuno. La domanda è retorica : la risurrezione dei morti porrebbe Dio in contraddizione con se stesso!

(Gesù , nel testo di Marco, conclude dicendo :
Mc 12, 27b Voi siete in grande errore.In questo mondo la generazione di figli è presente e necessaria , nell'epoca che viene ( (lett. τοῦ αἰῶνος ἐκείνου τυχεῖν , l'eone quello che andiamo a raggiungere- il Regno di Dio definitivo) la riproduzione non è più presente, non è più necessaria, perchè tutti VIVONO di una VITA definitiva che ha superato la morte (sono risorti) .
L' "altro mondo" non è l'aldilà  atteso dal giudaismo ma è il mondo compiuto e definitivo , il Regno di Dio , il Regno della VITA , l' UOMO DEFINITIVO .
L'UOMO compiuto quando diventa definitivo con la risurrezione , non muore più // non ha più bisogno di genere figli per sopravvivere . Scrive Luca :

At 13,32 E noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, 33 poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: " Mio figlio sei tu oggi ti ho generato"
Nella risurrezione non risorgono i cadaveri con tutte le loro caratteristiche , inclusa la sessualità  orientata alla generazione ma risorgono i VIVI , coloro che hanno in sè la VITA che supera la morte e // sono figli di Dio: hanno accolto e vissuto in se stessi lo Spirito che Gesù ha loro donato , la Carità , che li ha compiuti come UOMINI .

Risorgono : passano VIVI dalla morte e sono UOMINI COMPIUTI E DEFINITIVI.
Dio per mezzo di Gesù dona lo Spirito all'uomo che ha FEDE in Gesù e Lo segue nella Carità. In questo modo Dio genera Figli dall'umanità.
I figli di Dio sono generati dallo Spirito, compiuti come Uomini dallo Spirito e fatti Uomini definitivi dallo Spirito, con la risurrezione.Spirito, VITA, Carità sono termini equivalenti.

I cristiani , che partecipano della natura divina di Gesù ( sono già nati come figli di Dio nel battesimo-cresima-eucarestia ) e in questo mondo attraverso l' opera dello Spirito camminano verso la perfezione o compimento o salvezza della loro umanità  a somiglianza di Gesù , passando attraverso la morte/ reisurrezione diventano definitivamente figli di Dio. Non si riproducono più. I risorti ...

Lc 20, 36  nemmeno possono più morire  perché sono uguali agli angeli  (prendono la VITA direttamente da Dio)  ed essendo  figli della risurrezione , sono figli di Dio  ( definitivi)  .
Nel Regno di Dio definitivo, la creazione compiuta nell'UOMO DEFINITIVO, non avviene più nessuna generazione umana e di conseguenza anche la sessualità -così come la conosciamo in questo mondo-non serve più per generare ma è pienamente trasformata in Carità. L'argomento è dimostrato da Gesù portando come esempio gli angeli . Gli angeli, che nella Bibbia sono spesso chiamati " figli di Dio" ( cf.: Gn 6, 2 ,Gb 1,6, etc) perchè partecipano della VITA di Dio sono esenti dalla generazione di figli . Così saranno i figli di Dio risorti, UOMINI e DONNE , compiuti e definitivi
Cosa rimane della sessualita'?
Rm 12,9 La carità !
1Cor 13, 8 La Carità non avrà mai fine.
Rm 13,10 La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge ( DIVINA) infatti è la Carità.
1Cor 13,1 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. 2 E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. 3 E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe. ,4 La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, ...8 La Carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. 13 Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!
1Cor 14,1 Aspirate alla Carità. Desiderate intensamente i doni dello Spirito, soprattutto la profezia.
1Cor 16,14 Tutto si faccia tra voi nella carità.
l'Uomo , ispirato dallo Spirito di Gesù , è consapevole del cammino di compimento cui è " chiamato" dalla sua Nuova Natura e può orientarsi -già  ora- a  trasformare la propria sessualità  in Carità, " per il Regno ". Gli "eunuchi per il Regno di Dio" Nello scontro con i farisei sul divorzio Gesù dice-fra l'altro :

Mt 19, 12 vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».

Sebbene la natura abbia selezionato ogni essere umano con la capacità  di formare una famiglia e generare figli, accoglierli, crescerli nell'amore etc. , la ragione, la cultura fa sì che non tutti si autorealizzino come uomini e donne secondo questa dinamica .

In tutte le culture ci sono persone che partecipano al bene comune della società  senza sposarsi. Sono persone che non percorrono il cammino che porta alla formazione di una nuova famiglia; rinunciano a diventare genitori per dare un contributo sociale diverso .

Le motivazioni spesso sono di tipo religioso, ma non necessariamente.

I rabbini in genere si sposavano perchè per l'ebreo maschio sposarsi è un obbligo; invece Gesù non si era sposato : vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli ( ...come Me, dice Gesù).
L'unica cosa che può giustificare la rinuncia a matrimonio e   procreazione, la generazione del popolo di Dio, è il valore "Regno di Dio" // il valore UOMO COMPIUTO.

La rinuncia al matrimonio diventa un valore quando diventa un  farsi eunuchi per il Regno di Dio , per l'UOMO.
Mt 19,12b Chi può capire,  capisca  - Chi rinucerà  al matrimonio per seguire Gesù nel Regno potrà  comprendere ancora più profondamente la Sua Parola "si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli" .

Nelle chiese cristiane non poche persone si sentono chiamate ad un servizio totale al COMPIMENTO di UOMINI e DONNE nella comunità  dei discepoli di Gesù.

La verginità  non è un valore in sè ma lo diventa perchè orientato dallo Spirito ( è il Vangelo che " chiama") alla Carità, al dono totale di sè per la formazione dell' UOMO Compiuto nella comunità /chiesa cioè alla evangelizzazione del mondo ( è la consacrazione totale al Regno di Dio dei religiosi e delle religiose che si impegnano fra l'altro in un " voto di castità  " ) . La forma cristiana comune di questo servizio totale al Vangelo ( al programma di Gesù ) è quella di servire come pastori ( vescovi) o vivendo in comunità  religiose come monaci ( monasteri) o come frati / suore ( fratelli/sorelle- conventi).
Chi si sente chiamato dal Vangelo/Spirito alla consacrazione religiosa è consapevole che il suo cammino sarà  quello di trasformare la propria sessualità (o, meglio : lasciarla trasformare totalmente dallo Spirito) in Carità  , cioè opera di evangelizzazione del mondo.

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 6 - MATRIMONIO E VERGINITA'

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