Piccolo Corso Biblico

VANGELI

IL PROGETTO DI DIO


1- L'UOMO MORTALE DESTINATO ALL'IMMORTALITA'
da spostare :


L'UOMO immortale
Sapienza 2, 1 1 Dicono fra loro sragionando: "La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti.
Geremia 29:11 Io, il Signore, ho fatto progetti precisi su di voi. Lo dico io, il Signore: sono progetti di benessere , non di sventure perché voglio darvi un futuro pieno di speranza. panta rei ( tutto scorre) Ogni cultura nella storia ha sedimentato nelle sue espressioni questa evidenza :
L'universo TUTTO si presenta come qualcosa in perenne mutamento , tutto è provvisorio quindi nulla del mondo visibile è perfetto, compiuto, immutabile, definitivo: tutto cambia continuamente e questo dà all'uomo la percezione del tempo.

La vita è soggetta al paradigma del "ciclo vitale " : nascita da un seme, sviluppo, ricapitolazione nel seme, nuova nascita e così via. Lungo la storia l' essere umano ha trasformato il suo ambiente di vita (oggi siamo nel periodo detto " Antropocene" o Omogenocene ) e ha trasformato anche se stesso, la propria " umanità".
Verso quale destino? Le sfere celesti Gli antichi ritenevano che le cose che non mutavano mai avevano in sè una perfezione-definitività come i corpi celesti , le " stelle fisse".La concezione di un Cielo perfetto e immutabile era molto radicata nella filosofia greca. Secondo Platone poi, oltre il Cielo vie era  un Iperuranio , un al-di-là-del-Cielo a-spaziale , a-temporale , cioè spirituale , che è sempre esistito e nel quale risiedono le idee immutabili e perfette, raggiungibili solo dall'intelletto umano, idee con le quali è modellato l'universo.
A differenza dei " corpi celesti " che sono  immutabili perchè perfetti, compiuti, le realtà terrestri  - uomo compreso - sono imperfette, incompiute, non definitive e questa incompiutezza  è la loro morte . Ogni essere umano nella vita sperimenta questa sua fragilità e incompiutezza : c'è in lui l' evidenza un limite costitutivo e invalicabile che si chiama morte , ma nello stesso tempo  si sente proiettato verso un COMPIMENTO , una vita piena , perenne e definitiva . Per questo ha sempre cercato di superare questo limite manifestando nella storia - e universalmente- una costante ricerca di senso, di trascendenza, di poteri sovrumani, etc. Ogni uomo si scopre immerso in un grande Mistero : si scopre proiettato verso la felicità  e nello stesso tempo limitato e incapace di raggiungerla ; trova ostacoli di ogni genere e lotta ma non riesce a superarli definitivamente :
E'..." la... fragilità del nostro essere, insieme  “corpo” , materialmente e temporalmente finito, e “anima”  // desiderio di infinito e destinazione all’eternità.  " (Il Buon Samaritano ) L'essere umano è consapevole che viene al mondo per morire ma  è anche l'unico essere che sente ed esplicita un profondo desiderio di pienezza, di definitività, di incorrutibilità , cioè di  immortalità .

Quello dell'uomo è il " desiderio dell'universo stesso"   ; universo che ogni uomo ricapitola in sè  e che attende il desiderio di immortalità venga colmato .
Rm 8, 20La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta - nella speranza 21che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione ( cioè dalla morte) ... 22Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi.

La storia attesta come   gli uomini  si siano sempre orientati verso quegli eventi straordinari ( jerofanie o cratofanie , // rivelazioni del Sacro) in cui intravedono una possibilità  di pienezza umana intesa anche come immortalità.
Il bisogno di compimento - che è costitutivo di ogni essere umano- si manifesta come sentimento religioso e  come bisogno di rivelazione .Tutte le culture - sulla base di rivelazioni del Sacro - nelle loro  religioni esprimono la speranza di una perfezione dell'essere  cioè di una immortalità beata e codificano un cammino per raggiungerla. Una perfezione ( definitività , incorruttibilità immortalità )
- conquistata
con l'ascesi ,
- con la conoscenza ( gnosi) ,
- con esercizi psicofisici o
- meritata con l'osservanza di leggi religiose o
- come dono degli dèi
- come trasmigrazione, rinascita , reincarnazione , etc.
Verso l’eternità di Gianfranco Ravasi . In questo articolo il Cardinal Ravasi presenta una ricognizione compiuta da Mircea Eliade e Julien Ries in un dizionario geografico che parte dall’Europa e raggiunge il Vicino Oriente. " Arduo è immaginare una data come il 90.000 a.C. Eppure è proprio allora che nel Vicino Oriente appaiono alcuni segni che permettono di identificare un anelito di immortalità: tracce di cibo e di utensili sono collocati accanto a scheletri umani sepolti. Da quel sussulto simbolico minimo prende l’avvio un vero e proprio fiume di dati che crescono a dismisura e che scandiscono una speranza di sopravvivenza oltre la frontiera estrema della morte.

Due personaggi fondamentali nell’antropologia culturale come Mircea Eliade (1907-1986) e Julien Ries (1920-2013), hanno allestito uno straordinario dizionario che – col contributo di diversi studiosi – incrocia una trilogia dalla quale l’uomo contemporaneo cerca di voltare la faccia: vita, morte, eternità.

In realtà a quel crocevia siamo tutti insediati coi piedi che scivolano lentamente o precipitosamente verso l’ultima tappa. Nella storia dell’umanità essa è stata spesso rubricata sotto il termine «eternità» oppure «oltrevita» o, in modo più specifico, «immortalità» o «risurrezione».

Eliade e Ries squadernano un ben diverso palinsesto che vede sovrapporsi le più varie scritture, a partire appunto dagli esordi dell’homo sapiens. Anzi, la loro proposta è quella di avviarsi in un itinerario che non si circoscrive agli Indoeuropei molto coinvolti nel tema della sopravvivenza ma che si affaccia sull’Oriente vicino e remoto con tappe affascinanti in Egitto e in Cina, in India e in Arabia, ma anche in Mesoamerica e in Australia. Questo viaggio esige una sosta prolungata nella Grecia antica (Pitagora, Platone e l’orfismo si meritano voci esplicite), nell’Israele antico, nel cristianesimo e nell’islam.

In questo viaggio è necessario impugnare una bussola orientativa che nel dizionario è affidata a voci di sintesi come «aldilà, ceneri, escatologia, eternità, giudizio dei morti, immortalità, inferno e paradiso, male, morte, reincarnazione, risurrezione, riti funerari, tomba, unione mistica». Gli apparati documentari e bibliografici permettono, comunque, di scavare ulteriormente in questo deposito di credenze escatologiche.

Da questo territorio di studi sconfiniamo, pur restando sempre in compagnia dello stesso autore, Julien Ries, i cui archivi sono custoditi ora presso l’Università Cattolica di Milano, un patrimonio donato dallo studioso su impulso dell’editrice italiana della sua opera omnia, la coraggiosa e prestigiosa Jaca Book.

La sezione più affascinante dell’opera di Ries è quella dedicata al culto iniziatico e ai misteri mitraici , rituali salvifici celebrati spesso in grotte. Attraverso la tauroctonia, rappresentata in varie sculture, cioè l’uccisione di un toro da parte di Mithra, e il relativo banchetto sacro, accostato imprudentemente all’eucaristia cristiana (l’uno è un atto fondato su un mito, l’altro rimanda all’evento e alla persona storica di Cristo), si otteneva una comunione mistico-salvifica dell’iniziato con Mithra.
Il cosmo è concepito come una scala su cui l’anima ascende, oltrepassando le porte delle sette sfere celesti o pianeti, per accedere all’eternità ( le «stelle fisse») varcata l’ottava porta. » L'uomo antico guardava al cielo e vi vedeva la perfezione, l'immutabilità, la definitività, il divino. Ha fatto degli astri i simboli delle forze che  dominano il mondo e la storia.

Oggi gli uomini esplorano l'universo e ne scoprono l'immensità incommensurabile, la complessità , l'inarrestabile movimento, la trasformazione e mutevolezza , la provvisorietà.

-".. il progresso scientifico, pur cancellando la rassicurante visione antropocentrica prevalsa per millenni, ha anche messo in luce il sottile ma profondo legame fra la nostra esistenza e le proprietà fisiche fondamentali del cosmo "
Bibbia e immortalità  Diceva il sapiente ebreo:
Sapienza 16, 13 Tu ( DIO) hai potere sulla vita e sulla morte : conduci alle porte del regno dei morti e fai risalire.


Nella Bibbia- c'è la convinzione che l' uomo sia stato creato da Dio . Cosa significa " creazione divina"? Come pensare a DIO che "crea" l'uomo ? > leggi : Cosmologia cristiana


L'UOMO primordiale   Gn 2, 4b Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo 5nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era uomo che lavorasse il suolo, 6ma una polla d'acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Il testo contempla una terra dove non ci sono forme di vita ( biologica) ma solo terra e acqua . Siamo in un contesto di sterilità. : i due racconti della creazione dell'uomo (Gn 1, 26 ss e Gn2,4 ss ) ricalcano i racconto del concepimento di Isacco . Tutta l'opera divina, la Creazione, è stata fatta da Dio in vista del Suo popolo, Israele : " DIO ha creato tutto e poi Adamo .. per creare e salvare  Isacco , cioè Israele" .

La sapienza ebraica ha visto l'uomo come un essere creato da DIO e destinato all'immortalità e questo rimane ancora oggi un dogma nella cultlura giudaica .
Sap 2,23 Sì, Dio ha creato l'UOMO per l'incorruttibilità, // lo ha fatto immagine della propria NATURA ( che è incorruttibile, eterna ) Nei testi della bibbia ebraica ( Tanak e LVXX)  quando si adombra l'idea di immortalità per l'essere umano si tratta sempre di una speranza teologale, una aspettativa, non di una promessa o una rivelazione divina ( > leggi : Anima ) Sarà Gesù l'evento storico che rivelerà, attuandola, la promessa di immortalità per tutti coloro che Lo seguiranno nella Sua Opera-Missione di Salvatore del mondo : portare l'essere umano a COMPIMENTO, DEFINITIVITA'. Adam Qadmon La locuzione Adam Qadmon (אדם קדמון, espressione ebraica secondo la cabbala, corrente mistica dell'Ebraismo, è il primo UOMO, emanazione della perfezione assoluta; raffigurato come asse principale di dieci cerchi concentrici, le sefirōt (sfere della creazione), in modo così da essere simbolo dell'universo stesso. [ l'uomo che ricapitola in sè tutto l'universo n.d.r.]

Considerato androgino, nella mistica ebraica antica è considerato contaminato con Dio (uomanodivino); nel Libro di Bahir, la dimensione umana (ʿAsiyah) di Adam Qadmon rivela la struttura mistica della divinità.

Nell'accezione originale ebraica Adam Qadmon significa ‘uomo delle origini’ o ‘antico’ infatti ha qadmoni significa ‘delle origini’ ma anche ‘primordiale’. Il termine "Adam Qadmon" indica un "uomo supremo" inteso non come "uomo" in senso fisico ma come modello ancestrale, celeste, metafisico da cui avrà poi origine l'umanità della dimensione terrena.

Secondo l'esegesi ebraica l'uomo, in quanto ultima creatura creata, è la più perfetta e completa del Creato e, come tale, racchiude ontologicamente tutti gli elementi spirituali e materiali di quelle precedenti : per la propria completezza è la creatura più fedele alla totalità della Sapienza divina. Secondo questa teoria l'uomo è l'essenza della totalità , espressione del Mondo Superiore e del Mondo Inferiore, ed è così possibile conoscere ogni aspetto della realtà prestando attenzione anche unicamente alla creatura uomo Adam Qadmon è quindi l'archetipo della totalità creativa precedente al completamento della Creazione nonché suggello della stessa (138 Aperture di Saggezza, Chaim Luzzatto) ( wikipedia)
Nel cristianesimo Paolo non conobbe Gesù, non fu un Suo discepolo ma ebbe una esperienze straordinaria, di cui parla in terza persona, che non coincide con la visione di Damasco, che era avvenuta a metà degli anni trenta.

2Cor 12, 1 Se bisogna vantarsi - ma non conviene - verrò tuttavia alle visioni e alle rivelazioni del Signore.  2So che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo [ Il terzo cielo è quello di Dio, dopo l’atmosfera terrestre e il cielo degli astri. ]. 3E so che quest'uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - 4fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare.

Rabbino, fariseo, rilegge la teologia AT su creazione e  immortalità a partire da Gesù  :

1Cor 15,39Non tutti i corpi sono uguali: altro è quello degli uomini e altro quello degli animali; altro quello degli uccelli e altro quello dei pesci. 40Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, altro quello dei corpi terrestri. 41Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle. Ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore.

I corpi terrestri mutano continuamente e poi muoiono quindi sono  o imperfetti mentre i corpi celesti sono immutabili ( nella credenza degli antichi) quindi sono perfetti.

42Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell'incorruttibilità; 43è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza; 44è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale.
Gesù rivela e compie la risurrezione da morte del corpo umano : quella che era la speranza del sapiente giudeo che ad Alessandria d'Egitto scriveva il libro Sapienza  con Gesù diventa :
-" rivelazione storica" di DIO
- promessa e dono per ogni credente .

Nella risurrezione del corpo - e nella cultura ebraica il corpo indica tutta la persona vivente- viene seminato nella terra un cadavere  (che è un corpo animale mortale ) che si corrompe  , e sorge in Cielo una persona vivente  nella incorruttibilità , immortale (che è un CORPO SPIRITUALE ).
I discepoli di Gesù che hanno accolto nella FEDE la rivelazione e la Sua promessa - Gv 6,54 chi mangia Me ha sùbito la VITA eterna ed Io lo risusciterò nel gran giorno del compiemnto della creazione - diventano CORPI SPIRITUALI , UOMINI e DONNE SPIRITUALI ,che hanno in sè lo Spirito Santo , germe di immortalità . Si interra nella tomba il corpo umano , 1Cor15, ma 37Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà - ma semini il tuo corpo animale che si dissolve: in quel corpo che semini , come   un tesoro in un vaso di creta ( 2 Corinzi 4, 7) c'è un CORPO SPIRITUALE  che passa indenne dalla morte-corruzione perchè non è materia ma è materiaSPIRITO , il NUOVO, la Nuova NATURA UMANA  che è rivestita di immortalità ( 1Cor15,54)  da Gesùquindi :
Se c'è un corpo animale, vi è anche un CORPO SPIRITUALE . Sta scritto infatti che 45il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne Spirito datore di VITA( eterna) . 46Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. 47Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo UOMO( Gesù) viene dal cielo. 48Come è l'uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l'uomo celeste, così anche i celesti. 49E come eravamo simili all'uomo terreno, così saremo simili all'UOMO celeste. 50Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che si corrompe
( il corpo umano animale) può ereditare l'incorruttibilità.

Paolo sulla base dell' evento " Gesù morto/risorto" dichiara  l'evidenza teologica : 1Cor15, 20 Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. (Es 22,28). 21Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. 22Come infatti in Adamo tutti muoiono, così "in Cristo" tutti riceveranno la VITA( Zoe, eterna) 23Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. 24Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. 25È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26L'ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, 27perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. 28E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch'egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti. Paolo reinterpreta il racconto biblico della creazione dell'uomo con i termini della LVXX:
1Cor15,45
Ἐγένετο o πρῶτος ἄνθρωπος Ἀδὰμ εἰς ψυχὴν
il primo uomo, Adamo, divenne un corpo psichico ( ψυχὴν- psykèn) vivente ( ζῶσαν -Zosan) di VITA immortale
CORPO nella bibba indica l'essere vivo, vitale, distinto dal cadavere
PSICHICO significa che è animato dal respiro e indica la vita  attiva, la vitalità .
VIVENTE (ζῶσαν da Zoè) significa che Adamo è animato da una principio Vitale : la VITA che appartiene a tutti gli esseri umani viventi, ma che - anche morendo tutti questi- non sparisce come la vita biologica ma , per sè, è perenne, immortale
Alla LUCE della rivelazione " Gesù", la statua di argilla creata da DIO ricevendo da LUI il soffio di vita diventa un (ψυχὴν) vivente  , animato da VITA immortale (ζῶσαν ).

Adamo ed Eva - in Eden- partecipavano della VITA divina ( Zoè)  cioè dell'immortalità .

Dal punto di vista del  " composto"  umano- l'UOMO SPIRITUALE rinato nel battesimo è nella stessa condizione dell' ADAMO in Eden cioè un CORPO PSICHICO che si nutre dei frutti dell'Albero della VITA ( Zoè) immortale : Gesù Eucaristico.
Il testo latino :
( La Bibbia Nova Vulgata)  rende  Gn 2,7 con :  et factus est homo in Animam Viventem La Tradizione patristica : ... il primo Adamo , l’’UOMO ANTERIORE ’ ...   era un CORPO DI LUCE che ricapitolava ( in sé) ‘ i sei giorni della creazione’ [  Cosmologia in "Iniziazione alla pratica della Teologia" , Dogmatica II, Queriniana] Il Magistero cattolico ( CUCC) 54 “Dio, il quale crea e conserva tutte le cose per mezzo del Verbo, offre agli uomini nelle cose create una perenne testimonianza di sé. Inoltre, volendo aprire la via della salvezza celeste, fin dal principio manifestò se stesso ai progenitori” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 3]. Li ha invitati ad una intima comunione con sé rivestendoli di uno splendore di grazia e di giustizia.

55 Questa Rivelazione non è stata interrotta dal peccato dei nostri progenitori. Dio, in realtà, “dopo la loro caduta, con la promessa della Redenzione, li risollevò nella speranza della salvezza ed ebbe costante cura del genere umano, per dare la vita eterna a tutti coloro i quali cercano la salvezza con la perseveranza nella pratica del bene” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 3]. “Quando, per la sua disobbedienza, l'uomo perse la tua amicizia, tu non l'hai abbandonato in potere della morte... Molte volte hai offerto agli uomini la tua alleanza” [Messale Romano, Preghiera eucaristica IV].
Come fa Paolo, anche il Magistero Cattolico interpreta l'AT alla Luce della Rivelazione " Gesù" :
375 La Chiesa, interpretando autenticamente il simbolismo del linguaggio biblico alla luce del Nuovo Testamento e della Tradizione, insegna che i nostri progenitori Adamo ed Eva sono stati costituiti in uno stato “di santità e di giustizia originali” [Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1511]. La grazia della santità originale era una “partecipazione alla VITA divina” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 2]. 376 Tutte le dimensioni della vita dell'uomo erano potenziate dall'irradiamento di questa grazia. [ cioè dalla VITA divina ] Finché fosse rimasto nell'intimità divina, l'uomo non avrebbe dovuto né morire [ ma " passare dalla morte come Gesù, sorgere da essa UOMO COMPIUTO e DEFINITIVO ], [Cf Gen 2,17; Gen 3,19 ] né soffrire [Cf Gen 3,16 ]. L'armonia interiore della persona umana, l'armonia tra l'uomo e la donna, [Cf Gen 2,25 ] infine l'armonia tra la prima coppia e tutta la creazione costituiva la condizione detta “giustizia originale”.

377 Il “dominio” del mondo che Dio, fin dagli inizi, aveva concesso all'uomo, si realizzava innanzi tutto nell'uomo stesso come padronanza di sé. L'uomo era integro e ordinato in tutto il suo essere, perché libero dalla triplice concupiscenza [Cf 1Gv 2,16 ] che lo rende schiavo dei piaceri dei sensi, della cupidigia dei beni terreni e dell'affermazione di sé contro gli imperativi della ragione.
E ancora :
33 L' uomo: con la sua apertura alla verità e alla bellezza, con il suo senso del bene morale, con la sua libertà e la voce della coscienza, con la sua aspirazione all'infinito e alla felicità, l'uomo si interroga sull'esistenza di Dio. In queste aperture egli percepisce segni della propria anima spirituale. “Germe dell'eternità che porta in sé, irriducibile alla sola materia”, [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 18; cf 14] la sua anima non può avere la propria origine che in Dio solo. 364 Il corpo dell'uomo partecipa alla dignità di “immagine di Dio”: è corpo umano proprio perché è animato dall'anima spirituale, ed è la persona umana tutta intera ad essere destinata a diventare, nel Corpo di Cristo, il tempio dello Spirito [Cf 1Cor 6,19-20; 1Cor 15,44-45 ]. Unità di anima e di corpo, l'uomo sintetizza in sé, per la sua stessa condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi attraverso di lui toccano il loro vertice e prendono voce per lodare in libertà il Creatore. Allora, non è lecito all'uomo disprezzare la vita corporale; egli anzi è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla risurrezione nell'ultimo giorno [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 14].

365 L'unità dell'anima e del corpo è così profonda che si deve considerare l'anima come la “forma” del corpo; [Cf Concilio di Vienne (1312): Denz. -Schönm., 902] ciò significa che grazie all'anima spirituale il corpo composto di materia è un corpo umano e vivente; lo spirito e la materia, nell'uomo, non sono due nature congiunte, ma la loro unione forma un'unica natura.

366 La Chiesa insegna che ogni anima spirituale è creata direttamente da Dio [Cf Pio XII, Lett. enc. Humani generis: Denz. -Schönm., 3896; Paolo VI, Credo del popolo di Dio, 8] - non è “prodotta” dai genitori - ed è immortale: [Cf Concilio Lateranense V (1513): Denz. -Schönm., 1440] essa non perisce al momento della sua separazione dal corpo nella morte, e di nuovo si unirà al corpo al momento della risurrezione finale.

1703 Dotata di “un'anima spirituale ed immortale”, [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 14] la persona umana è in terra “la sola creatura che Dio abbia voluto per se stessa” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 14]. Fin dal suo concepimento è destinata alla beatitudine eterna.

1022 Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, [Cf Concilio di Lione II: Denz.-Schönm., 857-858; Concilio di Firenze II: ibid., 1304-1306; Concilio di Trento: ibid., 1820] o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, [Cf Benedetto XII, Cost. Benedictus Deus: Denz.-Schönm., 1000-1001; Giovanni XXII, Bolla Ne super his: ibid., 990] oppure si dannerà immediatamente per sempre [Cf Benedetto XII, Cost. Benedictus Deus: Denz.-Schönm., 1002].
Ci credo Intervista di  A. Polito al card Ruini. corriere.it 22-06-2024 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lei pensa alla morte? " Sì, certo che ci penso. Ci penso sempre più spesso. Ho 93 anni, e sono un tipo realista: vuole che non pensi alla morte? Diciamo che quel pensiero si è fatto per me "esistenzialmente rilevante"»
Gli chiedo che cosa pensa che succeda, esattamente, quando si muore «Al momento della morte (che oggi, secondo le convenzioni mediche, è fissato nella fine irreversibile dell'attività cerebrale) accade la separazione dell'anima dal corpo». Per la fede cristiana, mi spiega, questo è un fatto reale, concreto. «Cambia tutto per l'essere umano. L'anima infatti non esaurisce l'uomo. L'uomo e la donna sono un insieme di anima e corpo. Senza corpo, l'anima entra dunque in un'altra esistenza». E che cosa vede, quest'anima, nel momento in cui chiudiamo gli occhi? «La verità è che non lo sappiamo.» ...che cosa si aspetta di vedere quando chiuderà gli occhi? «Un incontro con Dio. Quando l'anima si separerà dal corpo mi troverò in presenza di Dio, che è insieme giustizia e grazia».
Per la Chiesa l'anima è immortale: allora che bisogno c'è della resurrezione del corpo? «Buona domanda. Sono i due cardini dell'aldilà cristiano, l'immortalità dell'anima e la resurrezione dei corpi»...
...i primi cristiani credevano che la fine della storia, il ritorno di Cristo e il giudizio universale sarebbero arrivati presto, forse nel corso della loro stessa vita. Si trattò comunque della più grande rivoluzione introdotta nel mondo antico dal cristianesimo: la speranza in una vita eterna. Il concetto di immortalità dell'anima era sì presente nella cultura del tempo. Ma fino a Platone, che nel dialogo Il Fedone ci presenta un'anima vitale, eterna, per i greci essa era povera cosa.

L'Ade era un buco nella terra dove l'anima conduceva una grigia esistenza larvale, non molto diversamente da ciò che si immaginava avvenisse nello "sheol" degli ebrei. Una esistenza-non esistenza. Il mondo pagano era insomma caratterizzato da una forte mancanza di speranza. Ma il cristianesimo aggiunge all'immortalità dell'anima la certezza della sua ricongiunzione con il corpo, e dunque la speranza di restaurare così quella profonda integrazione che sola può realizzare pienamente gli esseri umani. La nostra stessa intelligenza ha bisogno di procedere per immagini fisiche anche quando compie la più intellettuale delle astrazioni. Fino alla resurrezione, perciò, l'anima si trova in una condizione innaturale. Come un pinguino all'Equatore».
...le anime che vanno in Paradiso non sono pienamente felici senza un corpo? «Sono enormemente felici, perché vedono Dio; ma anche per loro la resurrezione comporta un progresso, ritrovano la loro pienezza. ..
... La resurrezione è rimasta più nella liturgia che nella vita reale dei cristiani. Su questo anche il mondo giudaico all'epoca di Cristo era spaccato: i Sadducei non ci credevano, rimanevano fermi al Pentateuco, i primi cinque libri della Bibbia. I Farisei invece ci credevano. È stato Gesù a dare una svolta attribuendo, secondo il racconto dei Vangeli, un peso enorme all'aldilà. Scrive Paolo: "Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, siamo i più miserabili di tutti gli uomini" ... noi siamo animati da un desiderio illimitato di infinitezza e di conoscenza. È un desiderio naturale e se un desiderio è naturale  (allora) non può essere vano »

Ma l'Inferno? « ..Anche se il Vangelo è la "buona notizia" della salvezza, più volte vi si prospetta la punizione eterna per chi segue il male» ...
--- In termini meno crudi potremmo dire che la punizione per chi va all'Inferno è perdere per sempre la visione di Dio, e dunque il senso stesso della vita, che diventa così disperata, senza speranza».

Il composto umano
e il composto UMANO.
I 7 regni della creazione divina. ... il primo Adamo , l’’UOMO ANTERIORE ’  ...   era un CORPO DI LUCE che ricapitolava ( in sé) ‘ i sei giorni della creazione’Cosmologia in "Iniziazione alla pratica della Teologia" , Dogmatica II, Queriniana]

I "regni" della creazione visibile  che si ritrovano nell'essere umano, secondo la cultura giudaica erano 4:
1° grado dell'Essere - Regno minerale
2° grado dell'Essere- Regno vegetale
3° grado dell'Essere- Regno animale
4° grado dell'Essere- Regno umano
I  2 "regni"  della creazione invisibile  + il Regno del divino :
5° grado dell'essere - Regno angelico  ( angeli, arcangeli, etc.)
6° grado dell'essere - Regno serafico o degli ardenti al cospetto di Dio.
7° grado dell'essere - Regno divino  ( che è generato da DIO, non " creato") : VerboCreatore o Parola Creatrice o Sapienza divina
Le schiere angeliche, angeli e serafini , " servono Dio" e sono esseri compiuti e definitivi ,  creature spirituali che hanno VITA : sono immortali .



Paolo così descrive la differenza tra l'uomo (mortale) della storia e l'UOMO (immortale) Gesù, COMPIUTO E DEFINITIVO:


TILC- 1Cor15,44  Se vi è un corpo materiale

CEI2008- Se c'è un CORPO ANIMALE ( ovvero animato .. dalla vita-vitalità)-psichè


Si tratta di una CORPO CREATO, un CORPO PSICHICO, ovvero animato dalla  vita-psichè o vitalità , che è mortale.
 - vi è anche un CORPO animato dallo Spirito

vi è anche un CORPO SPIRITUALE ( ovvero animato dallo Spirito- VITA-Zoè)

 
Il CORPO ANIMATO DALLO SPIRITO o CORPO SPIRITUALE - soma pneumatikon - è generato dallo Spirito ed è IMMORTALE .


Adamo venne creato come CORPO PSICHICO, mortale , nel quale Dio ha infuso il SUO ALITO VITALE, lo SPIRITO // la VITA immortale (Zoè) così che Adamo divenne CORPO PSICHICO - PNEUMATICO: animato dalla vita-vitalità ( psichè) e dallo SPIRITO ( Zoè), cioè dalla VITA immortale. 

Ma in modo condizionato, non-definitivo.

Gesù  aveva VITA immortale per natura mentre i suoi discepoli  LA ricevono come Suo dono gratuito e la possiedono in modo condizionato alla sequela della Legge dello Spirito:

2 Corinzi 3, 6  Lui mi ha reso capace di essere  servo di una nuova  alleanza che non dipende da una Legge scritta, ma dallo Spirito: la  Legge scritta porta alla morte, ma lo Spirito dà la VITA.
La storia della salvezza dimostra che Adamo poteva perdere la VITA che aveva ricevuto e da UOMO SPIRITUALE immortale o CREATURA VIVENTE della VITA, poteva tornare uomo, un semplice CORPO PSICHICO, ANIMALE, mortale. Possiamo dire - poichè lo sappiamo dalla storia- che gli UMANI siano degenerati da CREATURE VIVENTI, immortali a CORPI PSICHICI, mortali.
La condizione dell'ADAMO creato da Dio e da LUI infuso di VITA  immortale era quella di possedere la VITA in modo condizionato all'osservanza della Sapienza Divina, la Legge dello Spirito.La storia invece non si svolse secondo il Progetto Creativo di Dio : l'UMANITA' dell'Eden ha rinunciato ad alimentarsi della Sapienza divina per alimentarsi del proprio "sapere " . La separazione dalla Sapienza divina fu separazione dalla VITA e la caduta  della COPPIA PRIMORDIALE animata da VITA immortale nella condizione di umanità incamminati verso la morte come destinazione definitiva . L'umanità creata da Dio per l'immortalità è divenuta- per sua libera scelta - un "regno incompiuto della creazione".

Incompiuto, mortale , separato dalla VITA, l' uomo rimane comunque orientato dalla sua anima alla VITA immortale senza poterla però "raggiungere" con le proprie forze .
La Sapienza divinaL'umanità fin dalle sue origini si è separata da Dio ( dalla Sapienza //dalla VITA ) per il conquistare il " sapere" facendo esperienza del bene e del male, ma Dio non ha abbandonato il suo Progetto e
Israele, il popolo eletto , attendeva da Dio la sua perfezione e // definitività.
Dio ha creato tutto con la Sua PAROLA ( Logos in greco, Verbum in latino ) e la PAROLA CREATRICE nella cultura ebraica è la " Sapienza " di DIO. Il popolo di Israele ha riconosciuto nella sua storia l'azione " salvifica di Dio" per l'umanità per riportarla alla VITA e si è identificato come destinatario e custode di una rivelazione della la Sapienza Divina che doveva portare al mondo. Gli uomini potevano raggiungere la loro  pienezza umana, il compimento dell'essere, l'immortalità , nutrendosi della Sapienza divina   donata da Dio per mezzo della Sua TORAH . Sap 9,9 Con Te è la sapienza che conosce le tue opere, che era presente quando creavi il mondo;.
Quando Dio creava il mondo la Sapienza era presso di LUI, ovvero tutto ha creato con Sapienza .
Sap 12,1 il tuo  Spirito incorruttibile (// la Sapienza) è in tutte le cose
La Sapienza divina è chiamata anche " CIBO DEGLI ANGELI " perchè per mezzo loro Essa viene distribuita agli uomini . Sap 16,20 ... hai sfamato il tuo popolo con il cibo degli angeli, dal cielo hai offerto loro un pane pronto senza fatica, capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gusto. 
Essere incompiuto e per questo mortale l'uomo  rimaneva sempre destinato da Dio alla incorruttibilità //  all' immortalità .

Con la parola dei Profeti e la riflessione dei Sapienti Israele era giunto alla certezza teologale che Dio avrebbe portato l'essere umano a compimento di perfezione, dandogli l'immortalità così avrebbe avuto accesso al Regno di Dio ..

.... In Palestina.
Israele aveva la missione di annunciare e diffondere la Sapienza divina presso tutti i popoli affinchè liberamente scegliessero di raggiungere per mezzo di Essa la VITA e l'immortalità Sap 1,6 La sapienza è uno spirito che ama l'uomo  
Sap 6, 12La sapienza è splendida e non sfiorisce, facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. 13Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano  ... 16poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, appare loro benevola per le strade e in ogni progetto va loro incontro .
.. 18l'amore per lei è osservanza delle sue leggi, il rispetto delle leggi è garanzia di incorruttibilità 19e l'incorruttibilità rende vicini a Dio . 20Dunque il desiderio della sapienza innalza al Regno ( della Vita , degli Immortali) . Dio ha fatto ad Israele promesse di salvezza TILC- Sir 33, 10.. gli uomini vengono tutti dalla terra, perché dalla terra Dio ha formato Adamo;
Sir 40, 1 Ogni uomo ha una sorte triste . Ogni uomo è destinato a soffrire e i discendenti di Adamo hanno sulle spalle un giogo pesante da quando escono dal grembo materno fino a quando ritornano alla terra che è madre di tutti. 2La loro preoccupazione e l’angoscia interiore sta nel pensare al futuro, al giorno della morte. 3Da chi siede sul trono in mezzo agli onori, al poveraccio che nella società non conta niente, 4da chi indossa la porpora e porta la corona, a chi è vestito di stracci: 5tutti sono furiosi o gelosi, sconvolti o incerti, sono sdegnati o litigano, ma soprattutto hanno paura di morire.

Ma DIO ...

Sir 47,22 il Signore non ha rinnegato la sua misericordia, non ha lasciato cadere nessuna delle sue parole. ( le Sue promesse) . Non ha fatto perire la posterità del suo eletto e non ha distrutto la stirpe di colui che lo aveva amato. Egli concesse un resto a Giacobbe e a Davide un germoglio nato da lui
.
Is 11,1 Un germoglio spunterà dal tronco ( la dinastia) di Iesse ( padre di Davide re ), // un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Ger 23,5 Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. // Ger 33,15

Chi sarà questo germoglio che suggerice l'inizio di una NUOVA UMANITA  ? Il Dio della VITA At 17, 22 Paolo, in piedi in mezzo all'Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi  ( come tutti , cercate il sacro in modo consapevole ).  23Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri  (dedicati al sacro), ho trovato anche un altare con l'iscrizione: « A un dio ignoto  » Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate ( questo dio a voi ancora ignoto) , io ve lo annuncio. 24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra  ( cioè di tutto il visibile e l'invisibile , il sacro, ).. . 25 è LUI che  DA' a tutti VITA  ( definitiva : zoé, quella per la quale abbiamo l'essere, ) e // respiro ( pnoè- ciò che ci fa esseri viventi e vitali ) e ogni ( altra ) cosa . 26 Egli ... non è lontano da ciascuno di noi  ( è molto vicino).  28 "In LUI" infatti viviamo ( zo ), ci muoviamo // ed esistiamo. (il non detto : fuori da LUI non esistiamo).
A tutti gli uomini , che cercano il Sacro, Paolo, rabbino fariseo divenuto cristiano, annuncia il Dio di Israele : Egli - nella storia di Israele e pienamente in Gesù- si è rivelato essere l'unico vero Dio , Creatore di tutto, "  Signore del cielo e della terra " COLUI che DA' a tutti la VITA La frase di Epimenide di Creta : ...  ἐν αὐτῷ γὰρ ζῶμεν καὶ κινούμεθα καὶ ἐσμέν : "perché in te noi viviamo, ci muoviamo e abbiamo l'essere era pronunciata contro coloro che mettevano in dubbio la divinità di Zeus. ( cf. : F.F. BRUCE, Paul and the Athenians, 12, n.5.) . In Paolo la stessa frase esprime il sentimento ebraico: Sal 139,5.7: Dio è prossimo a chi lo cerca . Nella rivelazione storica Dio appare ad Israele come Colui che "avvolge tutto" : tutto esiste , vive e si muove, " in LUI 
Per questo Egli è "vicino"   a chiunque lo cerca ed è facile trovarLO .

Ogni uomo può facilmente trovare Colui che dà la VITA immortale e che si è rivelato  al mondo in Gesù, l'UOMO COMPIUTO e DEFINITIVO.
Il compimento della creazione-storia e il Regno di Dio. Israele , il popolo che aveva ricevuto la rivelazione divina , si attendeva  il compimento della creazione come  assetto definitivo del mondo in cui avrebbe dominato tutti gli altri popoli (quindi finalmente sarebbe stato libero da nemici) per sempre. Attendeva  questo compimento come " venuta  del Regno di Dio ": un Regno su questa terra, incorruttibile, eterno con Gerusalemme al centro in cui il popolo di Dio sarebbe stato felice per sempre e gli altri popoli sottomessi . Al tempo di Gesù si chiedevano : 2Pt 3,4 «  Dov'è la sua venuta, che Egli ha promesso  ?  
Il Regno di Dio secondo i profeti in Isarele sarebbe " venuto" ... " un giorno" il " gran giorno di JHWH" .L’espressione “giorno del Signore” (yôm Yhwh) è attestata solo nella letteratura profetica. Compare la prima volta in Am 5,18, l’ultima in Ml 3,23. Sedici volte si trova nella forma “giorno del Signore” (yôm Yhwh), due in quella di “un giorno per il Signore” (yôm le Yhwh, Is 2,12; Ez 30,3) e una volta come variante di quest’ultima forma con l’interposizione del verbo “venire”: “un giorno viene per il Signore” (yôm bā’ le Yhwh, Zc 14,1). Altre espressioni, tra “giorno” e “Signore” aggiungono termini come “vendetta”, “ira”, ecc. Altre ancora lo caratterizzano come un giorno di giudizio nel suo aspetto negativo: giorno di ira, vendetta, tribolazione; di oscurità, nubi, tempesta; di battaglia, sterminio, rovina, sconvolgimento; di sventura, corruzione, indigenza, ecc. *** . Le aspettative del popolo sono legate al giorno del Signore come giorno di vittoria sui nemici e di salvezza per Israele e non possono non richiamare gli interventi eccezionali di Dio in favore del suo popolo. Il giorno del Signore si presenta dunque come il giorno del rendiconto finale e del definitivo giudizio purificatore (cfr. Ml 3,3). La purificazione sarà cruenta, perché la venuta del Signore, venendo al termine di una serie di inviti al ravvedimento, sarà quella definitiva. ... Egli è legato al suo popolo da un’alleanza che esige fedeltà reciproca agli impegni assunti, impegni che invece il popolo vive con colpevole superficialità.... Se l’annuncio del giorno del Signore è funzionale all’appello prioritario alla conversione e se il profeta è suscitato per ricondurre Israele alla fedeltà all’alleanza, allora il Dio pre sentato dai profeti non è un Dio vendicativo (cfr. Ez 18,23). Il castigo annunciato per il giorno del Signore sarà sì terribile, perché Israele respinge i continui inviti alla riconciliazione, ma il Signore è ancora pronto a perdonare, se si inverte rotta con decisione.
In realtà al tempo di Gesù potevano dire che :

2Pt 3,4Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi,  tutto rimane come al principio della creazione»
Il Regno di Dio è il Regno della VITA:incorruttibilità , // immortalità Sap 2,23  Sì, Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità , // lo ha fatto immagine della propria Natura ( incorruttibile)
La rivelazione divina aveva donato ad Israele la Sapienza  : accogliendola, chiunque avrebbe conseguito la PERFEZIONE, il COMPIMENTO  del proprio essere  cioè   l' incorruttibilità  (.. poichè DIO "ha creato l'uomo per l'incorruttibilità") quindi  // l'immortalità.

Nell'UOMO compiuto, incorruttibile si sarebbe manifestato il Regno  di Dio,  compimento di tutta la creazione-storia.
Paolo :
1Cor 15,53 È necessario infatti l' espressione significa : " è previsto dal Progetto Creativo di Dio "
che questo corpo corruttibile si vesta d'incorruttibilità  // e questo corpo mortale si vesta d'immortalità.
- il corpo umano ricapitola in sè tutta la creazione visibile e questa è mortale ma è destinata dal Progetto a compiersi nella perfezione cioè ad essere " rivestita" di immortalità

54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità // e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata inghiottita nella vittoria.( è stata vinta, eliminata)Il problema : la stoltezza umana Il Mondo non è una terra felice : c'è il male . L'umanità si rivela storicamente incapace di seguire alla perfezione la Sapienza, la "legge di vita" dell'essere ( cf. Genesi : il mito della caduta ) .
Contrastare l'azione della Sapienza divina è il "peccato" dell'uomo - fin " dal principio": la stoltezza umana agisce nel cosmo e nella storia come una forza caotizzante , decreativa.

Nella storia Dio agisce come Creatore , Colui che DA' l'essere, la VITA , mentre l'uomo che compie il male agisce come decreatore, forza che dà corruzione, distruzione, morte.

Il cosmo è creazione-storia : in quanto creazione divina è " buono" , in quanto storia è minato dal "male"  fatto dagli uomini.
L'uomo è fondamentalmente  stolto perchè non osserva la Sapienza e le sue Leggi , quindi : come può l'umanità compiersi , "vestirsi di immortalità", essere definitiva, libera dal male e dalla morte?

Solo Dio può eliminare dall'uomo questo peccato radicale : la stoltezza.
L'uomo che compie il male decrea e mina la sua stessa vita , corrompe il suo essere e invece della perfezione, dell'incorruttibilità e dell'immortalià raggiunge il "fallimento" definitivo. Ne consegue che il mondo è una realtà dinamica :
Tutto esiste in modo condizionale : solo  la giusta relazione con Dio  è VITALE e questa relazione viene espressa nella Bibbia come " alleanza ".

Se l'uomo rispetta i termini dell' alleanza stabilita da Dio  va verso un  compimento  , la perfezione dell'essere altrimenti va verso la decreazione, il fallimento.
Israele, il popolo eletto da Dio, l' uomo chiamato a vivere in alleanza con LUI e al quale ha dato una promessa di VITA definitiva , ha sempre rotto l' alleanza.


La storia dell'uomo a causa della sua stoltezza è sempre stata ed è ancora tribolazione.
La promessa salvifica Secondo la tradizione giudaica Dio aveva creato il mondo per creare Israele e farne il Suo popolo, eletto a vivere con Lui per sempre. In Palestina.

Ger 11,4 «Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi comando; allora voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio,
Ger 7,23« Ascoltate la mia voce , e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò , perché siate felici».
 
Ez 36,28 voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.

Il compimento della promessa divina di salvezza ( voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio... perché siate felici ) era l'attesa del pio israelita, il quale sapeva che...

Sap 4,7  Il GIUSTO   ( l'uomo che fosse vissuto perfettamente secondo la Sapienza divina) .. 13 Giunto in breve alla PERFEZIONE ha conseguito la PIENEZZA di tutta una vita 7 anche se muore prematuramente, si troverà in un luogo di RIPOSO
L'uomo ha in sè un anelito di perfezione, di compiutezza, di definitività e questo compimento del suo essere è  l'incorruttibilità  che lo libera dalla morte cioè lo riveste di immortalità.

Se egli osserva le Leggi divine, la Sapienza , vi giunge.
Ma nessun uomo fu giusto Tutta l'opera divina, la Creazione, è stata fatta da Dio in vista del Suo popolo, Israele.

Il giudeo , avendo " camminato sempre sulla strada che Dio aveva prescritto" ( la Sapienza rivelata e contenuta nelle scritture) ... avrebbe raggiunto la sua Pienezza umana , la Perfezione, il COMPIMENTO DEL SUO ESSERE , la felicità della "vita piena e definitiva insieme a Dio"( la pace-shalom definitiva ).

Ma nessuno nel popolo aveva camminato sempre .." sulla strada che LUI aveva prescritto". Lo dice la stessa Sapienza :

Sal 143,2 Non entrare in giudizio con il tuo servo:  davanti a te nessun vivente è giusto. 

Mi. 7,2 L'uomo pio è scomparso dalla terra,  non c'è più un giusto fra gli uomini
Sal. 12, 2 "Aiutami, Signore!  Non c'è più uomo fedele , è scomparsa la fedeltà tra i figli dell'uomo"  - 
Rm 3,9 tutti sono sotto il dominio del peccato, 10 come sta scritto:  Non c'è nessun giusto, nemmeno uno 11non c'è chi comprenda, non c'è nessuno che cerchi Dio! 12Tutti hanno smarrito la via, insieme si sono corrotti; non c'è chi compia il bene, non ce n'è neppure uno. 13La loro gola è un sepolcro spalancato, tramavano inganni con la loro lingua, veleno di serpenti è sotto le loro labbra, 14la loro bocca è piena di maledizione e di amarezza. 15I loro piedi corrono a versare sangue; 16rovina e sciagura è sul loro cammino 17e la via della pace non l'hanno conosciuta. 18Non c'è timore di Dio davanti ai loro occhi. ...20 Infatti in base alle opere della Legge nessun vivente sarà giustificato davanti a Dio , perché per mezzo della Legge si ha conoscenza del peccato [ ma non la liberazione da esso ].

Come poteva Dio compiere la Sua promessa di perfezione, di pienezza e incorruttibilità ?
La fede nella promessa divina di compimento  ed insieme l'evidenza della storia come decreazione a causa della stoltezza degli uomini aveva orientato la teologia giudaica a vedere come necessario un atto definitivo di Dio che eliminasse il male e la morte per sempre. Sarebbe venuta una mietitura dell'umanità , un giudizio universale condotto dal Creatore stesso il quale avrebbe scelto coloro che potevano essere giudicati compiuti umanamente attraverso l' osservanza della Sua Legge, i Giusti, eliminando tutti gli altri, gli Empi.

Sarebbe stato il Suo Regno definitivo sulla terra , in Israele : i suoi nemici sottomessi , in una creazione rinnovata . Il compimento della Sua Opera creativa sarebbe stato un Mondo perfetto // definitivo ... per Israele!.
La Nuova Alleanza Aveva annunciato il profeta Isaia :

Is 65,17 Ecco, infatti, IO creo nuovi cieli e nuova terra; (" tutto" ) non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, sarà qualcosa di assolutamente NUOVO
Is 66,22 i nuovi cieli e la nuova terra, che io farò, dureranno per sempre davanti a me .  sarà il compimento, la perfezione, la definitività dell'OPERA di Dio, la Sua CREAZIONE

E' la promessa di una Nuova Creazione COMPIUTA // DEFINITIVA I profeti annunciarono questa Nuova Creazione come una Nuova alleanza che Dio avrebbe stabilito per sempre , una relazione nuova con LUI che avrebbe dato la VITA all'umanità.Is 55,3 Io stabilirò per voi un'alleanza eterna , i favori assicurati a Davide.
Is 61,8 concluderò con loro un'alleanza eterna

Ger 32,40 Concluderò con loro un'alleanza eterna

Ger 50,5 «Venite, uniamoci al Signore con un'alleanza eterna , che non sia mai dimenticata».
Ez 16,60 stabilirò con te un'alleanza eterna .
Ez 37,26 Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro.

Questa:

Ez 36, 24Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. 25Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati ; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, 26vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27 Porrò il mio Spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Visto il disastro storico i profeti vedono una sola possibilità per l'uomo di vivere in sintonia con Dio : che LUI ponga  nell'uomo il suo stesso SPIRITO (// il SACRO// la VITA)La comunione di Spirito tra Dio e l'uomo è l'unica possibilità per l'uomo di essere in sintonia con la Sapienza e " raggiungere l'incorruttibilità"La PROMESSA : l' uomo che accoglie la Nuova Relazione-Alleanza con Dio riceve il Suo SPIRITO il quale lo farà VIVERE in perfetta relazione-armonia con LUI" fino a COMPIERLO come UOMO PERFETTO, DEFINITIVO. Secondo la promessa l'uomo diventerà un essere NUOVO, un essere che ha in sè lo Spirito, la Vita divina , e tutta la creazione - che in sè ricapitola - perteciperà a questa VITA definitiva. Annota Paolo :
1Cor 15,50 Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, // né ciò che si corrompe può ereditare l'incorruttibilità.L'umanità che si riproduce, che cioè prende la vita da se stessa, non ha nessuna possibilità di raggiungere la sua PIENEZZA - PERFEZIONE - DEFINITIVITA'Solo la NUOVA OPERA DIVINA ( la Nuova Alleanza annunciata dai profeti ) può dare incorruttibilità , "VITA definitiva" alla creazione  visibile... che ogni uomo ricapitola  in sè .  
La speranza del popolo : il compimento della Creazione Divina , l'avvento del Regno di Dio si sarebbe manifestato con la SUA vittoria sulla morte .

L'avvento di Gesù rivela che ciò è veramente avvenuto in Lui  : " è passato dalla morte // è risorto" e questo può avvenire in ogni uomo che ha sè la Sua stessa VITA ( zoe) .
Convinti che «il tempo è compiuto» (Mc 1,15) e che si è ora nella pienezza del tempo (Gal 4,4), gli autori del NT trasformano non poco sia le formule sia i contenuti del "giorno del Signore"  dell'AT. Anzitutto affermano che i testi profetici si sono compiuti quando, in qualità di Figlio, Gesù ha parlato portando a pienezza le parole dei profeti (Eb 1,2); poi alla sua morte, che è descritta con i tratti del giorno del Signore dell’AT (cfr. Mt 27,45 par. con Am 5,18‐20 e 8,9); e, infine, all’effusione dello Spirito nella Pentecoste (cfr. At 2,17 con Gl 3,1)

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