Piccolo Corso Biblico

  



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Apocalittica petrina - 2Pt 3,1-13 PROMEMORIA

La religione non è sufficiente per raggiungere la perfezione/compiutezza umana, la pienezza dell'essere . In Gesù l'essere umano raggiunge la perfezione definitiva, l'Uomo. Questa perfezione che è l'Uomo definitivo, eterno , Gesù la dona all'umanità. Gesù ha liberato un resto di Israele dalla religione portandolo alla fede nella sua salvezza, la Vita che compie l'Uomo e supera la morte nella risurrezione.

Gv 17, 1 Gesù ... alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l'ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, 2 giacché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia VITA eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. 3 Questa è la VITA eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.
2Pt1,3 La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la Vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù. Con Gesù non sono più le religioni che cercano di colmare il bisogno di salvezza dell'uomo : bastano i suoi doni .

Dio, mediante il dono della sua potenza, il suo Spirito, in Gesù ha donato ai credenti tutto ciò che riguarda la Vita [zoen] eterna e la pietà//devozione (eusebeian) cioè tutto ciò che riguarda la salvezza e la religione : Gesù colma il bisogno religioso dell'essere umano .

La partecipazione alla Vita di Dio, in Gesù, rende inutile la religione (compresa la religione di Jhwh , il giudaismo ) e dona gratuitamente una pienezza di Vita che supera la morte , pienezza comunemente chiamata nelle scritture cristiane, Regno di Dio, Regno dei Cieli, vita eterna. Il dono è immediato, non è un premio promesso per un futuro.

mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù. -Tutto ciò che di salvifico hanno ricevuto i credenti lo hanno ricevuto conoscendo Gesù ( epignosis ) . Il termine conoscenza nella bibbia ha soprattutto significato di comunione di vita , infatti viene usato per indicare l'unione coniugale .

Os 4,6 Perisce il mio popolo per mancanza di conoscenza. Poiché tu rifiuti la conoscenza, rifiuterò te come mio sacerdote; hai dimenticato la legge del tuo Dio e io dimenticherò i tuoi figli.
Os 6,6 poiché voglio l'amore e non il sacrificio ,
il sacrificio rituale, la religione , la conoscenza di Dio la comunione di Vita con Lui più degli olocausti.

ci ha chiamati con la propria gloria e virtù- Abac 2,14 Poiché, come le acque colmano il mare, così la terra dovrà riempirsi di conoscenza della gloria del Signore

Chi ha accolto Gesù nella propria sfera di vita personale/comunitaria si è unito a Lui con il dono di sè per una pienezza di Vita nella carità . Con ciò egli riceve da Gesù la Vita divina che supera la morte e nella vita comunitaria di carità, conosce Gesù .

1Gv2,3 Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4 Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; 5 ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo. completo, pieno, la comunione di Spirito//Carità Da questo conosciamo che siamo in lui: 6 chi dice di rimanere in lui, deve camminare com'egli camminò.

Conoscendo Gesù , i credenti vivono già una Vita incorruttibile che supera la morte. La pienezza di Vita in Gesù nella comunità messianica delle beatitudini, è una nuova modalità di Vita impossibile a chi non l'ha ricevuta.

Gv 13,34 Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Gv 15,12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.


Il comandamento di Gesù, l'unico , è nuovo perchè chi è capace di praticarlo è solo l'Uomo . Gesù lo ha praticato spontaneamente , per sua Natura umanodivina e l'Uomo , per la sua partecipazione a questa Natura , diventa capace di praticarlo.

2Pt1,4 Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina
dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.


I beni ricevuti in Gesù a partire dal battesimo cristiano contengono promesse escatologiche : ciò che è già attivo nel cristiano, la partecipazione alla natura divina, sarà piena e definitiva nella parousìa ( la presenza definitiva dello Spirito nell'Uomo , il compimento , la salvezza) .

Questa salvezza operata da Gesù compie le promesse divine annunciate dai profeti e salva dalla concupiscenza [ il desiderio smodato delle cose che spinge l'uomo a farsi il dio che governa la creazione-storia a modo suo - cf.Genesi 1-3 ]. La concupiscenza è nel mondo fin dalle origini dell'uomo ed è la causa del peccato che corrompe la vita portando la creazione divina, l'uomo, al fallimento dell'esistenza [ la corruzione che è nel mondo e porta alla morte] 

5 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; 6 alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; 7 alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore. 8 Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. Ogni impegno umano va speso perchè la Vita ricevuta da Gesù diventi definitivamente presente ( parousia).

La concatenazione è : fede e opere - opere e accoglienza/conoscenza di Gesù - conoscenza di Gesù e controllo del desiderio (concupiscenza)- controllo e pazienza-pazienza e pietà- devozione a Gesù - devozione e affetto fraterno - comunione affettiva e comunione nell' amore di carità.

 La fede introduce alla conoscenza di Gesù, alla comunione di vita nella carità.

Fede-Gesù-carità : è la comunità delle beatitudini che non è accidiosa e che produce frutti del Regno di Dio, cioè pienezza di vita per tutti.

1G 4,7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio.1G 4,8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.

La carità è l'amore divino, viene da Dio in Gesù e rende simili a Lui, figli suoi. Questa è il culto Cristiano : vivere similmente a Lui con la Vitalità divina che è la Carità . Nell'Uomo perfetto e definitivo rimarrà solo la carità.

La religione non serve più a nulla : il servizio religioso come culto a Dio dell'AT, diventa nella comunità di Gesù servizio-carità all'uomo ; la pietà religiosa connaturata con l'uomo diventa declinazione storica della carità.

9 Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati. 10 Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; Gesù è il messia finale , il " Figlio dell'UOMO " che ha radunato il " resto" di Israele fedele e inaugurato la comunità delle beatitudini cioè il Regno messianico aperto a tutte le nazioni.

Questo Regno è l'estensione al mondo del compimento della creazione avvenuto in Gesù risorto.


9...egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito 10 per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra.

Entrano nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, coloro che vivono nella luce, Gesù e si impegnano totalemente in questo.

.. perché, così facendo, non inciamperete mai. 11 In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.
La conversione alla Carità(A.Maggi.studibiblici.it trascrizione di una conferenza non verificata dall'autore )
".... Il regno di Dio, che Gesù è venuto ad annunciare e a inaugurare, richiede da parte di quanti vi aderiscono un cambio radicale dei valori esistenti nella società. Gesù chiede di sostituire i rapporti di forza con quelli di amore, quelli di dominio con quelli di servizio, quelli di interesse con quelli di generosità. E questo non può essere una pia teoria, ma una pratica costante, un cambio che non può venire formulato in una dottrina, ma deve essere visibile come caratteristica abituale e riconoscibile dei suoi seguaci.

Se è vero che la società civile ha bisogno di leggi con obblighi, proibizioni e sanzioni contro i trasgressori, nella comunità cristiana i codici di comportamento sono altri. Come si fa a conciliare la "tolleranza zero" con il perdonare «settanta volte sette» (Mt 18,22), il castigo con l'amore per il nemico, la difesa intransigente di utopistiche dottrine con il bene concreto dell'uomo?
Con Gesù non è più una legge a regolare i rapporti tra le persone, ma l'amore. La verità del suo messaggio non può in alcun modo essere condizionata da situazioni contingenti. Nessuna emergenza permette di annacquare la buona notizia di Gesù. Farlo significa tradirlo. E tradire il messaggio di Gesù equivale a tradire se stessi. L'amore, l'unico atteggiamento che Gesù ha chiesto ai suoi di rendere manifesto in maniera tangibile, non può mai venire meno nella comunità che si rifa al suo nome. Se quelli che nella società si sentono emarginati e disprezzati non trovano nella comunità cristiana un'accoglienza che prescinda dalle loro colpe, ma solo giudizi e condanne, perdono ogni speranza. Quando la comunità dei seguaci di Gesù non è capace di offrire uno sguardo di misericordia che esprima perdono, un abbraccio compassionevole che non consideri le colpe, significa che il sale ha perso il sapore e «a null'altro serve che ad essere gettato via e I il pestato dalla gente» (Mt 5,13).

Le severe parole del Crlisto sono chiare: se quelli che pensano di seguirlo non sono capaci di testimoniare amore, tenerezza e compassione, non servono a nulla e meritano il disprezzo della società che da essi si attendeva nuova linfa vitale. Il giudizio, l'accusa, il rimprovero, il castigo, l'emarginazione, il disprezzo sono anche troppo presenti nella società, e Gesù non è venuto ad appesantire con altre norme situazioni già insostenibili. Lui è la manifestazione di quell'amore che «non spezza una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta» (Mt 12,20; Is 42,3).

Gesù propone un altro volto di Dio che, se accolto, fa nascere un nuovo modo di vivere. Il Padre di Gesù è un Signore che non punisce e non castiga nessuno, ma a tutti offre amore incondizionato, più grande di quello di una madre per il suo figliolo («Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai», Is 49,15).
L'amore di Dio non si arrende neppure di fronte all'evidenza, non arretra davanti al tradimento e al peccato, ma è capace di suscitare vita là dove questa non c'è. Questo suo amore il Signore aveva cercato di farlo giungere agli uomini attraverso la voce dei profeti, ma evidentemente era un messaggio rimasto incompreso e inascoltato.

Poi, con Gesù, questo amore ha visto la sua massima espressione e manifestazione, ma stranamente fu fonte di scandalo fin dal suo primo apparire. Non solo i suoi contemporanei si sdegnarono per il suo atteggamento verso i peccatori, ma anche le prime comuunità cristiane ebbero difficoltà ad accogliere e praticare gli insegnamenti del Cristo, disattesi, annacquati e persino censurati.

Come è stato possibile tutto ciò?
La risposta va forse cercata nella tentazione del potere che, rifiutata nettamente da Gesù, è stata spesso accolta dai suoi seguaci. L'amore è utile per servire, non per comandare. Per dominare e comandare, l'amore diventa un intralcio. Per sottomettere gli uomini c'è bisogno di inculcare paura, e la paura di Dio, del suo castigo, è la più efficace. Ma nessuna forma di amore è possibile laddove esiste la paura (1Gv 4,18). Il Dio che mette paura, che giudica, condanna e castiga, è la divinità imposta da ogni istituzione religiosa che pretenda di esercitare un potere assoluto per sottomettere gli uomini ai suoi ordinamenti. Il Padre che libera da ogni paura, che non giudica, non condanna, ma a tutti incondizionatamente offre il suo amore, è la buona notizia che Gesù ha rivelato all'umanità per renderla felice. ... "
Falsi profeti e testimoni oculari.2Pt 3,1 Questa, o carissimi, è già la seconda lettera che vi scrivo, e in tutte e due cerco di ridestare con ammonimenti la vostra sana intelligenza, 2 perché teniate a mente le parole già dette dai santi profeti, e il precetto del Signore e salvatore, trasmessovi dagli apostoli. Gesù , nel " discorso escatologico " aveva avvertito i suoi del pericolo dei falsi profeti e maestri che con affermazioni basate su mitologie e sofisticate elucubrazioni (favole : cf Tm 1 e 4 ; Tt 1,14 ) avrebbero potuto ingannarli.

il precetto del Signore e salvatore, trasmessovi dagli apostoli. -A differenza di costoro I discorsi degli inviati di Gesù ( gli apostoli ) si basano sulle promesse e profezie dell'At e sui fatti in cui Gesù compie quelle promesse, essendo essi testimoni oculari .

2pt1,16 Infatti non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. 17 Egli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».

Si tratta della trasfigurazione di Gesù , anticipo della gloria definitiva. La trasfigurazione di cui sono stati testimoni fu un anticipo della glorificazione piena di Gesù : ha dato loro la certezza della parousìa (il compimento finale di tutte le promesse salvifiche, la creazione salvata e compiuta , il Regno definitivo di Dio, l'Uomo ).

18 Questa voce noi l'abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. 19 E così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori. 20 Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione , 21 poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.

Sappiate anzitutto questo- nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione- ma va sempre confrontata con gli atti e le parole di Gesù che ne sono il compimento . La lettera richiamava qui il " discorso escatologico " di Gesù trasmesso nei vangeli sinottici. Ma c'erano evidentemente ancora molte cose da chiarire.

Ci dovette essere una lunga riflessione perchè le prime comunità chiarissero il tema della " seconda venuta del Signore " e del giudizio universale in modo teologico piuttosto che cronologico.

Nel frattempo , nella incertezza c'è stata anche una confusione alla quale non erano estranei i falsi profeti e maestri provenienti dalle comunità giudaiche.

Questi non perdevano occasione per far notare ai pastori delle comunità ( in alcune erano ancora gli apostoli ) come molti attendevano l'imminente venuta di Gesù per un giudizio universale ( secondo la teologia del libro di Daniele ) ma erano morti e non era successo ancora nulla.

Paolo cercava soluzioni teologiche :

1Tess 4,13Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell'ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. 15Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. 16Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.

Paolo immagina che il giudizio universale sia vicino e improvviso e che si svolgerà in modo simile a quello che c'è stato per Israele (cf Mt 27,25ss) e conclude:

18Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.


Ma

2Pt 2,1 Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina. 2 Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di impropèri. 3 Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è già da tempo all'opera e la loro rovina è in agguato....

L'autore della lettera aveva già messo in guardia dai falsi maestri e profeti: la loro rovina è in agguato , perciò non seguiteli.
2Pt3,3Questo anzitutto dovete sapere: negli ultimi giorni ] si farà avanti gente che si inganna e inganna gli altri e che si lascia dominare dalle proprie passioni. 4Diranno: «Dov'è la sua venuta, che egli ha promesso? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi, tutto rimane come al principio della creazione». 5Ma costoro volontariamente dimenticano che i cieli esistevano già da lungo tempo e che la terra, uscita dall'acqua e in mezzo all'acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio, 6e che per le stesse ragioni il mondo di allora, sommerso dall'acqua, andò in rovina. 7Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima Parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina dei malvagi.
negli ultimi giorni -[ questo eone ] c'è gente che si inganna e inganna gli altri e che si lascia dominare dalle proprie passioni - gente che non usa la ragione , ingannando se stessi e gli altri.

Diranno: «Dov'è la sua venuta, che egli ha promesso? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi, tutto rimane come al principio della creazione». -Tema evidentemente scottante quello della seconda venuta del Signore.

L' autore cerca la risposta alla provocazione partendo dall'ultima parola , creazione.

La creazione sussiste a causa della Parola divina e sussisteva ben prima che nascesse Israele e Dio facesse l'alleanza con le relative promesse .

E' sempre a causa della stessa Parola che fu sconvolta la creazione con il diluvio. La creazione, il mondo è fragile di fronte alla Parola. Solo la Parola (= Dio) crea, conserva , governa , trasforma e porta a compimento la creazione. Questo vale anche per la storia, in quanto creazione è storia e viceversa.

Se oggi il mondo esiste è perchè è ancora quella Parola che lo conserva per portare a compimento la creazione . Non c'è nessun ritardo : quella Parola/promessa divina che ha creato il mondo è sempre stata ed è ancora attiva.

fuoco per il giorno del giudizio e della rovina dei malvagi. [ il fuoco era il simbolo del giudizio divino sulla storia che avrebbe eliminato i malvagi e rinnovato la creazione per la perfezione definitiva, il compimento.]

8Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giornoL'autore cita il Sal 90,4.

Il tempo , in Dio, ha una dimensione cronologica diversa da quella umana. Secondo la tradizione giudaica i giorni della creazione furono 7 ,ma ognuno di quei giorni dura 1000 anni ; l'ultimo giorno è quello in cui il messia atteso da Israele porta a compimento la creazione. 1000 anni = si tratta di un tempo lungo ].
9Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di cambiare mentalità. L'apparente rirardo/lentezza di Dio nel compiere le sue promesse va interpretato teologicamente : è il tempo storico necessario per radunare l'Israele ideale .Mt 23,37 Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!

Gv11,47Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. 48Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». 49Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! 50Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». 51Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; 52e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.


Mt 21,34 Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto

Lc 3,«Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio


Gesù è già in se stesso la ricapitolazione della creazione-storia ; l'avvento di Gesù è già la pienezza dei tempi , ma nella creazione-storia , la salvezza di Gesù , offerta universalmente , non è ancora stata accolta da tutti e c'è la libertà degli uomini quindi c'è ancora uno sviluppo storico.

Gesù viene continuamente nella storia , nella sua Chiesa per evangelizzare il mondo , radunare /raccogliere i frutti dellla sua salvezza compiendo così il giudizio universale.

Il tempo che la Parola concede alla creazione non è un tempo cronologico ma un tempo opportuno , quello dell'ascolto della Parola e dell'accoglienza della sua offerta salvifica.



2Pt3,10 Il giorno del Signore verrà come un ladro cf Mt 24,43ss. Richiamo ancora al discorso escatologico di Gesù.

verrà come un ladro- non ci saranno segni di preavviso , è necessario perciò conoscere il suo disegno salvifico nella storia e rimanere vigili
allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta. Le credenze cosmologiche dell'epoca prevedevano la fine del mondo come collassamento della creazione. [ cf. Am 5,18ss-Is2,22ss-Ger 30,5ss-Sof 1,14-ss-Gl 4,1ss etc. ].

Gesù rivela -in se stesso, risorto- che il disegno di Dio non prevede nessun collassamento della creazione ma il suo compimento a perfezione definitiva : il Suo Corpo glorioso , la Sua Chiesa di Uomini Definitivi.

11Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, La vita di fede delle comunità cristiane affretta, cioè partecipa in modo determinante al compimento della creazione perchè essa stessa è già Nuova Creazione.

Mentre le filosofie stoiche ellenistiche dell'epoca proponevano il mito dell'eterno ritorno, gli autori cristiani sottolineano -pur utilizzando il linguaggio giudaico legato alle antiche cosmologie- la definitività del compimento della creazione. 

Il linguaggio apocalittico serve per richiamare le comunità alla perseveranza nella vita di fede

15La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza. - Mentre gli eretici ed i falsi maestri e profeti praticano l'immoralità ( pensano che il ritardo del compimento dimostri che non ci sarà ) e non sono vigili , non sono pronti a cogliere ogni venuta del Signore nella storia, i cristiani vivano nella fede che hanno loro trasmesso gli apostoli e così si manterranno vigili e pronti.
... 12mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! 13Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia. 14Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. 15La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. ... come un sacricificio perfetto gradito a Dio ( cf 1Pt 1, 13ss ) .

così vi ha scritto anche il nostro carissimo fratello Paolo, secondo la sapienza che gli è stata data, 16come in tutte le lettere, nelle quali egli parla di queste cose. In esse vi sono alcuni punti difficili da comprendere, che gli ignoranti e gli incerti travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina. Ultime raccomandazioni 17Voi dunque, carissimi, siete stati avvertiti: state bene attenti a non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore dei malvagi. 18Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen.
La lettera si conclude ribadendo la comunione apostolica e ripetendo e raccomandazioni già date. I cristiani attendono questo compimento perchè Dio , un dio fedele, con certezza , lo farà. Da questa certezza ( ecco il messaggio apocalittico ) bisogna partire per leggere la storia . E trarne le conseguenze.
Apocalittica paolina ESCATOLOGIA Nella prospettiva Paolina la morte e la resurrezione di Gesù portano a compimento il disegno salvifico promesso nell'AT. Quanti mediante la fede e il battesimo sono resi partecipi di questo evento di salvezza sono strappati dal regno del peccato e della morte e uniti a Gesù Cristo, il Figlio unico, e sono costituiti eredi della vita eterna o definitiva.

Ma nonostante questa svolta decisiva e irreversibile il regno di Dio non è ancora pienamente stabilito. La morte, connessa con il peccato, continua la sua azione devastante e il mondo è sottoposto alla caducità e alla corruzione.

Perciò Paolo, pur confermando la sua piena fiducia nel compimento del disegno salvifico di Dio, insegna che «nella speranza noi siamo salvati»: la salvezza finale o escatologica è una realtà che si attende «nella perseveranza» (Rm 8,24-25).

I credenti, i quali hanno già ricevuto le primizie dello Spirito come garanzia della completa redenzione, vivono nell'attesa della parousia , la " seconda venuta "del Signore.

E' un'attesa vigile e operosa per essere trovati irreprensibili nel giorno di Cristo (Fil 1,10; I Cor 1,8; 1 Ts 3,13). Uno stile di vita contrario alle Spirito conduce alla morte e l'esito finale di un'esistenza contrassegnata dall'egoismo elevato a sistema, le «opere della carne», è l'esclusione dal regno di Dio (Gal 5,19-21; 1 Cor 6,0-10).

Su questa tensione escatologica si innestano lo sforzo e l'impegno pratico dei cristiani per crescere e progredire in un progetto di vita incentrato sull'amore fraterno (1 Ts 3,12; 4,1.9-10): in questo infatti si concentra la volontà di Dio, che essi continuamente devono discernere e attuare (Rm 12,2; 13,8).

La prospettiva escatologica inaugurata dalla risurrezione di Gesù Cristo rende liberi [ indipendenti ] i credenti nei confronti di tutte le realtà terrene e situazioni storiche.

Ai cristiani di Corinto che gli chiedono consiglio circa la scelta dello stato di vita sposarsi o restare celibi Paolo propone due motivazioni di fondo. La prima è di carattere religioso ed etico.

Per essere buoni cristiani non c'è bisogno di cambiare lo stato di vita, perché in ogni condizione sociale o religiosa quello che conta è I'osservanza dei comandamenti di Dio (1 Cor 7,19c).

La seconda motivazione è tratta dalla realtà escatologica. La risurrezione di Cristo ha aperto uno squarcio sullo scenario del mondo e della storia sottraendoli alla loro fissità ciclica e ripetitiva: «Il tempo ormai si è fatto breve... passa la scena di questo mondo».

La conseguenza non è il disimpegno o la fuga, ma la libertà in ogni condizione storica o mondana, compreso lo stato di vita matrimoniale oppure celibatario:

«D'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; coloro che piangono come se non piangessero, quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano come se non comprassero, quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno»(1 Cor 7,29-31).

La libertà, motivata dalla prospettiva escatologica, non è semplicemente negativa, ma si traduce in un impegno pratico e perseverante, che nelle lettere di Paolo e della sua tradizione assume un aspetto militante.

L'apostolo esorta i cristiani di Roma a svegliarsi dal sonno «perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti; la notte è avanzata e il giorno è vicino». Li esorta ad abbandonare le opere delle tenebre e a rivestire «le armi della luce».

Vivere da cristiani significa rompere con lo stile di vita proprio dei pagani e conformarsi a quello di Gesù il cui distintivo è la qualità dei rapporti definiti dall'amore. (Rm 13,8-14).

Sullo sfondo del dramma della salvezza dalle dimensioni cosmiche si colloca la «lotta» dei credenti che possono contare sull'«armatura di Dio» per resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo avere superate tutte le prove (Ef 6,18). L'equipaggiamento descritto - «verità, giustizia, zelo, fede e preghiera perseverante» - offre un quadro delle attitudini e qualità spirituali richieste ai credenti per realizzare il progetto di vita cristiana.

L'eone di Israele finisce con la caduta di Gerusalemme e la distruzione del tempio. Dopo questo evento inizia la diaspora dei cristiani e l'avvento dell'eone cristiano ; l'eone cristiano è l'eone della signoria divina esercitata per mezzo del suo messia glorioso.

Questi combatterà la battaglia finale contro le forze del male fino alla vittoria finale. Inizia un nuovo eone ma non è ancora la fine, il regno definitivo: anche l'eone cristiano avrà una sua storia e dovrà giungere a compimento. Un punto rimane fermo :

At 4,12 In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati».

La creazione-storia non va verso una fine ma verso un compimento, il compimento della nuova creazione, l'uomo nuovo , l'uomodio eterno.e' necessario che Gesù regni ancora finchè non avrà posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. I giudei si erano rivelati nemici di Gesù, che fine faranno?

Molte comunità cristiane in quei tempi erano perseguitate dalle singoghe ma anche molte sinagoghe entravano a far parte delle comunità cristiane ; questo veniva letto da Paolo come un segno che Gesù voleva ancora salvare Israele e lo avrebbe salvato prima del compimento della creazione-storia.

Rom 11,7Quello che Israele cerca, non lo ha ottenuto; mentre lo hanno ottenuto gli eletti; e gli altri sono stati induriti, 8 com'è scritto:«Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchie per non udire, fino a questo giorno». 9 E Davide dice: «La loro mensa sia per loro una trappola, una rete, un inciampo e una retribuzione. 10 Siano gli occhi loro oscurati perché non vedano e rendi curva la loro schiena per sempre».

Avvertimento rivolto ai credenti stranieri
(Mt 21:40-43; Ef 2:7-13) (1Co 4:7; 10:11-12) Zacc 1:17; 8:13

Rom 11, 11 Ora io dico: sono forse inciampati perché cadessero? No di certo! Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta agli stranieri per provocare la loro gelosia. 12 Ora, se la loro caduta è una ricchezza per il mondo e la loro diminuzione è una ricchezza per gli stranieri, quanto più lo sarà la loro piena partecipazione!


Se la caduta di Israele ha aperto la salvezza alle genti ( i non-ebrei) la piena partecipazione alla salvezza di Gesù quale bene maggiore produrra per il mondo ?

13 Parlo a voi, stranieri; in quanto sono apostolo degli stranieri faccio onore al mio ministero, 14 sperando in qualche maniera di provocare la gelosia di quelli del mio sangue, e di salvarne alcuni. 15 Infatti, se il loro ripudio è stato la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non un rivivere dai morti?

Paolo vede la riammissione di Israele nel popolo di Dio come un evento certo, segno che preluderà al compimento, la parousia ; l'entrata di molti giudei delle singoghe nelle comunità cristiane è vista dall'apostolo come un segno profetico di questa riammissione. Solo Colui che "ha indurito" la maggior parte d'Israele, può anche scioglierne l'indurimento.

Rom 11, 23 “Anch'essi, se non persevereranno nell'incredulità, saranno innestati; Dio infatti ha il potere di innestarli di nuovo!”


Lo farà, quando «il liberatore» uscirà da Sion ([Rom 11, 26). Costui, secondo il linguaggio paolino (cfr 1 Tessalonicesi, 1, 10), non è nessun altro se non il Cristo che ritorna. Ebrei e pagani, infatti, hanno lo stesso Signore (10, 12)

I testi Il " Figlio dell'UOMO". Dn 7, 13 Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui, 14 che gli diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto.
Mc 14,Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?» 62 Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'UOMO seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo».

Il Regno di Dio definitivo è stato consegnato al " Figlio dell'UOMO".
Gesù ha ricevuto dal Padre il Regno eterno.

Eb 1,1 Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, 2 in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. 3 Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli, 4 ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.

Il risorto è al disopra di tutti gli esseri celesti, i " figli di Dio" come venivano chiamati gli angeli. Egli infatti è il " Figlio unigenito del Padre"

5 Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto:Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato? E ancora: Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?
6 E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
7 Mentre degli angeli dice: Egli fa i suoi angeli pari ai venti, e i suoi ministri come fiamma di fuoco, 8 del Figlio invece afferma: Il tuo trono, Dio, sta in eterno e: Scettro giusto è lo scettro del tuo regno; 9 hai amato la giustizia e odiato l'iniquità, perciò ti unse Dio, il tuo Dio, con olio di esultanza più dei tuoi compagni. 10 E ancora:Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. 11 Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. 12 Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine. 13 A quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi alla mia destra, finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? 14 Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza?


Eb 2,1 Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non andare fuori strada. 2 Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, 3 come potremo scampare noi se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all'inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l'avevano udita, 4 mentre Dio testimoniava nello stesso tempo con segni e prodigi e miracoli d'ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà. 5 Non certo a degli angeli egli ha assoggettato il mondo futuro, del quale parliamo. 6 Anzi, qualcuno in un passo ha testimoniato:< Che cos'è l'uomo perché ti ricordi di lui o il Figlio dell'UOMO perché tu te ne curi? 7 Di poco l'hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e di onore l'hai coronato 8 e hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi.

Avendogli assoggettato ogni cosa, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Tuttavia al presente non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa : ancora agiscono nel cosmo e nella storia forze a Lui contrarie .

Quando il vangelo si sarà confrontato con tutte le nazioni , quando le potenze dell'aria e le potenze della terra si sottometteranno ad esso, non sarà più necessario nessun tempo perciò questo si fermerà. E sarà la fine.
1Cor15,20-28 1 Cor 15,20 Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. 21 Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; 22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. 23 Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; 24 poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza.

Il Padre consegnato a Gesù risorto ed asceso al Cielo il Regno eterno. E' il Regno messianico. Gesù dovrà sottomettere a sè tutte le potenze dell'aria e terrestri poi riconsegnare il Regno ricevuto al Padre. Sarà il Regno di Dio definitivo, compiuto.

25 Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26 L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, 27 perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. 28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

Il segno della fine è la comunione universale in Gesù, con il Padre.
1 Tess4,16-17 1Tss 4, 16 Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17 quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore. 18 Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

C'è la convinzione che Gesù sarebbe tornato presto a radunare gli eletti ( tromba, shofar Gl 2,1 Sof 1,16): avrebbe trovato dei viventi. Come la mettiamo ? I defunti sarebbero risorti, ma i viventi? Avrebbero dovuto morire e poi risorgere? No, dovrebbero essere rapiti cioè assunti in cielo. Congetture .

In questo tempo i cristiani sono coloro che sono eletti da Gesù' a combattere una battaglia virtualmente gia' vinta ma : ogni volta che una persona viene guarita dal male e dalla morte, dal peccato, Gesù' vede satana precipitare , ma anche ogni volta che un cristiano torna al male e alla morte, satana aumenta il suo regno.

[1Cr 15,51 Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. 53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità. 54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria. 55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?
]
2 Tess2,1-12 2Ts 2,1 Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, 2 di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente.

Paolo cambia registro.

3 Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4 colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.


Il Gran giorno finale non è imminente.Tutto dipende dallo espandersi del Regno messianico e quindi dalla opposizione che le forze e potenze inique faranno alla evangelizzazione del mondo.

Queste forze vengono personificate nell'uomo iniquo che richiama altre figure dei profeti come l'anticristo di Zaccaria II ez 28, 2 e Gv 2,18 o il culto idolatrico nel tempio ( ora comunità cristiana ) di Antioco Epifane .

L'ingannare ,exapatese , indica l'azione volontaria di qualcuno che aveva interesse a dividere le comunità. Quanto all'apostasia come segno della fine non ci sono esegesi convergenti , il contesto la mette in relazione con il culto idolatrico dell'uomo iniquo.

5 Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? 6 E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. 7 Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9 la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, 10 e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. 11 E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna 12 e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.

Linguaggio sibillino e di difficle comprensione. Se il segno della fine è l'uomo iniquo, come mai questo ancora non si è manifestato? Evidentemente qualcosa lo trattiene dalla manifestazione-segno.

Il mistero dell'iniquo è già in atto e costituisce un peirasmos, una tribolazione ed una prova per i cristiani. Manifestandosi in pienezza , sarà annientato da Dio con la sua parola ( soffio della bocca ).

1Tess 1,3Dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli, come è giusto, perché la vostra fede fa grandi progressi e l'amore di ciascuno di voi verso gli altri va crescendo. 4 Così noi possiamo gloriarci di voi nelle Chiese di Dio, per la vostra perseveranza e la vostra fede in tutte le vostre persecuzioni e tribolazioni che sopportate. 5È questo un segno del giusto giudizio di Dio, perché siate fatti degni del regno di Dio, per il quale appunto soffrite. 6 È proprio della giustizia di Dio ricambiare con afflizioni coloro che vi affliggono 7 e a voi, che siete afflitti, dare sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo, insieme agli angeli della sua potenza, con 8fuoco ardente, per punire quelli che non riconoscono Dio e quelli che non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. 9 Essi saranno castigati con una rovina eterna, lontano dal volto del Signore e dalla sua gloriosa potenza. 10 In quel giorno, egli verrà per essere glorificato nei suoi santi ed essere riconosciuto mirabile da tutti quelli che avranno creduto, perché è stata accolta la nostra testimonianza in mezzo a voi. 11 Per questo preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l'opera della vostra fede, 12perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
Apocalittica di Giuda Ci sono nelle comunità falsi maestri e falsi profeti ( eretici)

Giuda 1, 5 Ora io voglio ricordare a voi, che già conoscete tutte queste cose,Tenere a mente sempre la testimonianza apostolica , fondata su fatti salvifici che il Signore dopo aver salvato il popolo dalla terra d'Egitto, fece perire in seguito quelli che non vollero credere, 6 e che gli angeli che non conservarono la loro dignità ma lasciarono la propria dimora, egli li tiene in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del gran giorno. 7 Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all'impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno.

La storia della salvezza ci dice che Dio ha sempre incenerito falsi maestri profeti o sapienti , fossero angeli o uomini. Sebbene fossero oggetto di grazia divina, sempre furono puniti, quindi questi che sono tra noi, anche se cristiani no sfuggiranno al giudizio divino.

8 Ugualmente, anche costoro, come sotto la spinta dei loro sogni, contaminano il proprio corpo, disprezzano il Signore e insultano gli esseri gloriosi.9 L'arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, ( cf apocrifi giudaici-Assunzione di Mosè) non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore!

Michele ha evitato di dare giudizi ma ma ha lasciato il giudizio a Dio, costoro invece eprimono giudizi sugli angeli.

10 Costoro invece bestemmiano tutto ciò che ignorano; tutto ciò che essi conoscono per mezzo dei sensi, come animali senza ragione, questo serve a loro rovina. 11 Guai a loro! Perché si sono incamminati per la strada di Caino e, per sete di lucro, si sono impegolati nei traviamenti di Balaàm e sono periti nella ribellione di Kore.

Quello che dicono e fanno costoro non è fondato se non sui loro sogni e così contaminano la loro mente ed il loro corpo non perchè non si rendono conto del nesso tra confusione religiosa e concezione della sessualità e quindi della relazione con gli altri; i loro insegnamenti ( nella cultura ebraica si può insegnare solo ciò che si vive) sono perciò confusione religiosa, contaminazione, impurità, impudicizia, etc.; anche se insultano gli angeli ritenendosi come loro (indenni dal male poichè sono stati battezzati nello Spirito di Gesù) saranno inceneriti da Dio per le loro opere.

12 Sono la sozzura dei vostri banchetti sedendo insieme a mensa senza ritegno, pascendo se stessi; come nuvole senza pioggia portate via dai venti, o alberi di fine stagione senza frutto, due volte morti, sradicati; 13 come onde selvagge del mare, che schiumano le loro brutture; come astri erranti, ai quali è riservata la caligine della tenebra in eterno.

contaminano i banchetti eucaristici e si vantano dei loro discorsi fumosi.

14 Profetò anche per loro Enoch ( cf apocalittica giudaica ), settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue miriadi di angeli per far il giudizio contro tutti, 15 e per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà che hanno commesso e di tutti gli insulti che peccatori empi hanno pronunziato contro di lui».

Il giudizio verrà inevitabilmente per tutti,è profezia confermata da Gesù. [ cf.: Mt 7,15 Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Mt 24,11 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; Mt 24,24 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti.Mc 13,22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. ]

16 Sono sobillatori pieni di acredine, che agiscono secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce parole orgogliose e adùlano le persone per motivi interessati.

Sono molte indicazioni che vengono date alla comunità per riconoscerli e non affidarsi a loro.

17 Ma voi, o carissimi, ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo. 18 Essi vi dicevano: «Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni». 19 Tali sono quelli che provocano divisioni, gente materiale, privi dello Spirito.

"La fede autentica è solo quella nella rivelazione-Gesù trasmessa dai testimoni inviati al mondo ( apostoli). Ricordatevi di questa tradizione apostolica , tenetela sempre a mente e tutto ciò che è stato introdotto " in più" va rifiutato come falso."

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