Piccolo Corso Biblico

  



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L' Apocalisse Gesù compie le promesse divine e alcuni eventi vengono letti dalle comunità cristiane attraverso le profezie escatologiche ed apocalittiche giudaiche.

La morte/resurrez/ascensione/pentecoste è il giudizio divino finale su Israele ( Yom Yhwh ) che apre la storia ad una "svolta". La svolta della storia, l'inizio del nuovo eone è la caduta di Gerusalemme ad opera dei romani ( 70 d.c.) e la distruzione del tempio.

L'istituzione giudaica è finita , Gesù è il messia " Figlio dell'UOMO " che ha radunato il " resto" di Israele fedele e inaugurato la comunità delle beatitudini cioè il Regno messianico aperto a tutte le nazioni.

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Il nuovo eone quanto durerà? Come si svolgerà, sarà un grande tribolazione , fino a quando ? Le comunità giovannee stavano vivendo una situazione simile a quella dell'autore del Libro di Daniele : oppresse politicamente e culturalmente dall'Impero romano ( 95-98 d.c.) dove l'imperatore Diocleziano si fa adorare come un dio.

Le comunità cristiane si sono stabilite nella storia ormai da anni , c'era stato un periodo di convinzione che Gesù risorto sarebbe tornato presto e queste domande , in quella situazione, cominciavano a dover trovare rsiposte . Il punto di partenza della comunità di Giovanni :
1 Gv 3, 1a.2 Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. simili a Lui : Gesù è il Figlio unigenito del Padre, il Figlio che assomiglia perfettamente al Padre in tutto ciò che è e fa.

Gv 14,9 «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre.

Coloro che saranno viventi dello Spirito di Gesù alla loro morte come Lui risorgeranno Uomini Definitivi e in questo saranno simili a Lui . Essere viventi dello Spirito significa vivere la Carità nella comunità che estende il Regno per le beatitudini.

Una delle tentazioni più pericolose per la vita delle comunità era quella di rifugiarsi nelle sicurezze attinte dal passato, dalla tradizione giudaica o da quella filosofica ellenica .

La novità che l'Apocalisse offre sul modo di concepire la storia, il tempo e lo spazio, come elementi della nuova creazione iniziata da Gesù viene formulata nell'invito a lasciar passare le "cose di prima":
"...E la morte non sarà più, né gemito né fatica né grido sarà più, poiché le cose di prima passarono..." (Ap 21,4). Bisogna guardare al nuovo eone con le categorie nuove del Vangelo. E' la comunità messianica ," visibile " nella celebrazione domenicale della messa , che ha la sapienza per interpretare ogni momento del nuovo eone : questa sapienza le viene dalla vita nello Spirito divino.

Rapito dallo Spirito , Giovanni-comunità può posizionarsi nel "Giorno di Jhwh//di Gesù" che ha portato alla svolta della storia e illuminare il nuovo eone con la rivelazione di Gesù, il vangelo eterno :
Ap 1,8 Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente! Gesù è la ricapitolzione di tutta la creazione ed è il Signore che dalla croce salva creazione e storia incorporando in sè l'Umanità credente.

Il messaggio che la comunità cristiana deve comunicare è la signoria universale di Dio che si attua continuamente nella storia e che si è manifestata in Gesù risorto e che si manifesterà con certezza come compimento del disegno del Padre nella Umanità salvata e definitiva.

Gesù-rivelazione, questo vangelo eterno, dovrà scontrarsi con tutte le potenze avverse cosmiche e storiche ma c'è una certezza : ci sarà un Compimento vittorioso. Come si svolgerà questa storia? Per comprendere è necessario leggere il Libro .
Il messaggio[ da una conferenza di Ricardo Pérez Márquez - studibiblici.it]

" ... Come ricuperare il suo messaggio nella vita della chiesa, e come rendere attuale il valore della profezia contenuta in esso ?

Le visioni di Giovanni contribuiscono ad allargare l’orizzonte dei suoi lettori, collocandosi in un ambito in cui si sente la comunione con Dio e orientando l’esistenza verso un futuro di pienezza che non conoscerà mai fine.

Per i credenti ciò comporta l’impegno concreto a collaborare alla trasformazione del creato; di fronte alla visione pagana del mondo, dove i potenti sembrano reggere i destini degli uomini, si scopre una veduta nuova, quella dello Spirito, dove si riconosce Dio come unico signore della storia e del creato.

L’uso dei simboli hanno lo scopo letterario e teologico di creare un universo simbolico in cui il lettore e gli ascoltatori possono immergersi pienamente, tanto da esserne influenzati e da modificare il loro modo di percepire il mondo.

L’autore mostra a conclusione della sua opera un mondo completamente trasformato al cui centro è presente il Signore della vita. Immagine di questo nuovo mondo è la Gerusalemme celeste, dono di Dio poiché discende dal cielo, ma costruita da quanti hanno messo la propria vita al servizio del Regno.

L’insegnamento sul destino ultimo dell’uomo e della storia si presenta come profezia dei tempi nuovi, quelli della Gerusalemme nuova, dove cielo e terra entrano in una perfetta comunione.

Nella parte finale del libro, cieli e terra sono inquadrati in un unico giorno e in unico spazio dove non c’è più bisogno della luce del sole né della luna, né di santuario alcuno, perché tutto ciò che fa parte della realtà umana è inondato dalla gloria di Dio (cf Ap 21,22-23, Gv 19,30).

Il tempo esiste solo in un continuo presente, poiché non c’è più alternarsi del giorno e della notte (Ap 22,5); lo stesso succede con lo spazio, non più delimitato da alcun confine ma caratterizzato dalla sua totale trasparenza e splendore, come lo stesso autore ci tiene a dimostrare nella minuziosa descrizione che egli offre della nuova Gerusalemme (Ap 21,11-21).

Il libro inizia e termina con una beatitudine. Al posto della catastrofe attesa o del cataclisma previsto, il libro contiene una proposta di pienezza di vita così formulata: “Beato colui che legge e coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mantengono le cose che sono scritte in essa: il tempo, infatti, è vicino..." (Ap 1,3) “Beato chi mantiene le parole della profezia di questo libro…” (Ap 22,7)


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