Corso di Religione

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SEGNI E SIMBOLI

simboli e religioni
         


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Esoterico ed essoterico Il linguaggi antichi sono simbolici: non distinguono una realtà spirituale separata da una realtà materiale. La realtà viene percepita ed espressa come un tutto in relazione dinamica e indissolubile.

I cinesi erano popoli poco portati al pensiero logico astratto e produssero una lingua molto diversa da quella che si sviluppò in occidente.

Molte delle parole potevano essere usate come aggettivi, sostantivi, verbi,e la loro successione non era determinata da regole grammaticali quanto dal contenuto emotivo della frase. La parola cinese più che un concetto era un simbolo che richiamava alla mente un complesso indeterminato di emozioni ed immagini (ideogrammi)

L ’intenzione di chi parlava non era tanto quella di esprimere una idea intellettuale, quanto di toccare, emozionare, influenzare l’ascoltatore. Analogamente il carattere scritto non era un segno astratto, ma piuttosto una forma organica che conservava l’intero complesso emotivo ed immaginario della parola. Gli antichi scritti cinesi sono brevi ma anche ricchissimi .

Esoterico ed essoterico Il simbolo conta più per l'effetto che produce che per quello che dice di una certa realtà. E' un segno che provoca, massaggia l'interiorità, l'emotività, l'immaginazione. Attiva l’intuizione, richiama, collega, incastra, fa risonanza con la realtà nascosta erchè sovra-sensibile che esso rappresenta.



Ciò che del simbolo è ESSOTERICO ( // esteriore, sensibile, percettibile ) rimanda ad una realtà nascosta che è irrimediabilmente impossibile da conoscere attraverso la percezione e l’intelligenza razionale. L’ aspetto essoterico dei simboli è costituito in una catena di percorsi figurativi analogici , ... significanti ma tutti inadeguati a cogliere i significati.

Per questo sono  ridondanti : tendono a portare la coscienza verso una risonanza con la realtà sovra-sensibile, nascosta sia alla percezione sensoriale che alla capacirà razionale .

Il simbolo appartiene all’ESOTERICO ( // interiore, sovrasensibile // segreto)  . Agisce sul profondo , sollecita l'inconscio ( // interiore, sovrasensibile // segreto)   e scatena l' emotività perchè l'immaginazione risuoni con la realtà sovrasensibile che esso invoca.
croce    => incrocio, attenzione, rallentare oppure, crocefissione, cristianesimo ,crocifisso, Gesù, prontosoccorso , etc.

bilancia => pesatura, tribunale, giustizia, eguaglianza ... costellazione, compleanno figlia, etc

Il linguaggio simbolico non è il linguaggio della precisione ma della  suggestione, della emotività, del desiderio  che ci pone di fronte alle realtà evocate chiedendoci una decisione: contemplarle per integrarle nella nostra vita o rifuggere da esse, respingerle . I linguaggi simbolici del sacro L’esperienza religiosa si è manifestata in modi diversi secondo le culture e le epoche.

La jerofania ( e la rivelazione  ) , avviene sempre attraverso qualcosa di diverso dal sacro stesso : gli intermediari del sacro, sciamani, profeti, le sibille etc.

L’esperienza del sacro  viene espressa con qualcosa di diverso dalla esperienza stessa: attraverso cioè il linguaggio del sacro .

L'uomo ha continuamente nostalgia della jerofania e cerca , attraverso simboli, di riattivarne l'esperienza interiore che essa gli ha lasciato.

Nei simboli sacri gli uomini cercano di prolungare l'esperienza del sacro, paurosa ma attraente, affascinante.

Attraverso i simboli del sacro , i simboli religiosi, l'uomo attiva il suo rapporto con il Mistero che si è rivelato, con i mondi del sacro, sovrasensibili o "spirituali".
Il simbolo religioso si puo' rappresentare come un composto con tre strati:
- uno piu' esterno, il significante
- uno mediano, il medium , il ponte
- ed uno piu' profondo, il significato
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Il significante (è sensibile) è l'ente, la carta di identità dell’essere ; la conoscenza razionale dell’essere individuale, localizzabile nello spazio e nel tempo, descrivibile filologicamente e storicamente, misurabile.

Il Ponte ( è il mezzo, il medium) , la forma comunicativa ( parola-mito, segno-grafico-pittorico-scultoreo-forma musicale-danza--rito, etc ) , ciò che sollecita la metaintuizione , l'anima .

Il significato (è soprasensibile) è l’essere reale, la sua identità conosciuta globalmente nella coscienza ma non localizzabile spaziotemporalmente , non descrivibile oggettivamente . E' costituito da significati, valori etici , estetici e valori spirituali ( alleanza) .

La faccia esteriore ( essoterica) del simbolo sacro, quella visibile, appartiene al MONDO CORRUTTIBILE , è MATERIA.

La faccia nascosta del simbolo ( esoterica) è la rivelazione originaria, l' archetipo , il modello esemplare che gli dèi hanno utilizzato per "creare il mondo".

Essa  è SPIRITO, appartiene al mondo degli dèi, delle thotès, il MONDO INCORRUTTIBILE .

Lì c'è il significato , il senso di ogni cosa.
La Parola religiosa L'uomo ha utilizzato da sempre i simboli religiosi per ri-conoscere l'esperienza del sacro, per ri-conoscere ciò che non è evidente , che non è immediatamente percebibile , ma del quale fa esperienza.

Tutte le culture testimoniano la inadeguatezza dei linguaggi umani ad esprimere il sacro .

Da almeno 5000 anni l’uomo ha trasmesso se sue esperienze religiose nei simboli sacri che ritroviamo nei reperti archeologici , ma la jerofania ha trovato la sua espressione più completa nella Parola.

Non semplicemente la parola che comunica il pensiero o il ragionamento , ma la Parola religiosa.
L'uomo nasce come homo religiosus e La Parola è originariamente e primariamente parola jerofanica, parola di rivelazione.

La Parola umana è simbolo per eccellenza.
La parola religiosa è parola di rivelazione : è evocativa della jerofania.


La parola ha come ogni simbolo due facce: una essoterica, udibile, esteriore, ( il vocabolo, il significante ) ed una nascosta, esoterica: il significato, sovrasensibile ma intuibile.
A differenza di altri simboli la parola può essere Parola di rivelazione ( di un jerofanìa) ed avere una terza Realtà nascosta: lo spirito.
Disse Gesù :

Gv 6, 63 È lo Spirito che dà la Vita ( quella eterna) , la carne ( la natura umana) non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono Spirito ( il Mio) e sono Vita ( la Mia, quella eterna) .

Le parole di Gesù comunicano il suo Spirito , l'anima lo percepisce. Tutti gli esseri dotati di Spirito possono comunicarlo attraverso la Parola.

Simbolo e fede Il simbolo nella lingua greca antica richiama due aspetti di una unica realtà come i due cocci di un patto sottoscritto ma anche le due facce di una moneta .

Se prendiamo una moneta in mano noi vediamo di essa solo e sempre una faccia, l'altra è sempre nascosta . Le due facce della moneta non sono percepibili contemporaneamente , una è visibile, sensibile, l'altra non è visibile, sensibile : è sovrasensibile.



La moneta è simbolo perchè presenta sempre una sola faccia sensibile ma rimanda ad un oggetto reale che è sovrasensibile, è solo intuibile.

Noi vediamo la moneta (il significante) , ne leggiamo il valore ( il significato) e ne intuiamo il controvalore, l'oggetto che potremmo acquistare.

Facciamo un atto di fede nella moneta : invece di portarci in tasca l'oggetto reale che però non vediamo, che   per noi è sovrasensibile in quel momento, ne portiamo il suo simbolo, la moneta : " intuisco e credo ( dò FEDE ) che dietro la moneta ci sia un valore economico di scambio

La dinamica del simbolo è evocativa: il simbolo svolge la sua funzione attraverso l' intuizione e l'atto di fedeDei simboli in genere ci fidiamo : intuisco e credo che dietro parola (simbolo) ci sia una realtà ; intuisco e credo che dietro la natura ci sia la vita ; etc.

Nelle comunità religiose il fedele crede che il simbolo sacro , la Parola di Rivelazione, contenga un ponte ( contesto communicativo) che permette di comunicare interiormente (anima) con la divinità e riceverne lo spirito.

La FEDE in una Parola di Rivelazione è un atto conscio che avviene allo stesso modo con cui ordinariamente tutti fanno un atto di FEDE verso una moneta ( simbolo ) credendo che essa abbia un controvalore materiale anche se non è materialmente presente.

Attraverso questo atto di FEDE la comunicazione con il sacro diventa reale, perchè il sacro è reale, sebbene sovrasensibile.
La conoscenza globale di Gesù avvenuta nella iniziazione cristiana (conoscenza intelletiva, razionale, intuitiva, spirituale...) ha lasciato una impronta nell' e fin dalle origini i cristiani l'hanno espressa simbolicamente , eminentemente con il simbolo del crocifisso .

Quando un cristiano prega davanti ad un crocifisso , attraverso questo simbolo egli orienta la sua anima verso Gesù stesso che è vivo, reale ma sovrasensibile.

Egli non vede Gesù, ma - ponendo FEDE nelle Sue Parole di rivelazione- sa che Egli è reale .
Il simbolo del crocifisso orienta ed evoca non solo la conoscenza razionale che è verbalmente comunicabile di Gesù ( dottrine) : l' oggetto (o dipinto o altro) crea un contesto comunicativo che evoca la conoscenza globale di Gesù.

Quando il crocifisso viene contemplato dal cristiano ( // che ha fede in Gesù ) esso "massaggia" la sua interiorità e la sua anima, fa sorgere nella coscienza sentimenti, emozioni, intuizioni, insieme ai significati di Gesù .

Il crocifisso agisce come un ponte che mette in comunicazione con Gesù che viene ri-conosciuto globalmente , sovrasensibile ma reale.

Attraverso il simbolo sacro del crocifisso e l'atto di fede, il cristiano comunica realmente con Gesù.

Così funzionano tutti i simboli sacri, ciascuno però all'interno del proprio sistema simbolico , che è la religione.

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